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Bonus mobili: cosa cambia nel 2023?

Last Updated on Novembre 18, 2022

Quando si parla di vantaggi per chi ristruttura casa o per chi decide di cambiare l’arredamento, non si può non chiamare in causa il bonus mobili. In merito a esso, è importante parlare di un cambiamento che diventerà realtà a partire dal 2023. Per saperne di più, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.

Le novità per il bonus mobili

Parlare del bonus mobili in questi giorni vuol dire, prima di tutto, rammentare che, a partire dal 2023, cambierà tutto. Chi ha intenzione di usufruire del bonus per come è ora – ossia un’agevolazione che permette di recuperare, nell’arco di un decennio e attraverso detrazioni Irpef, il 50% di quanto speso per l’acquisto di immobili e grandi elettrodomestici a basso consumo fino a un massimo di 10.000 euro – ha tempo fino al 31 dicembre 2022.

Dall’anno prossimo, infatti, calerà il limite di spesa previsto per poter avere accesso alla detrazione sul reddito imponibile Irpef.

Per comprendere bene la situazione è necessario ricordare che, con l’approvazione della Legge di Bilancio 2022, si è concretizzato un importante cambio di passo rispetto agli anni precedenti. Per il bonus mobili, ma anche per altri incentivi importanti come l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni, si è andati oltre alla proroga annuale, dando spazio a termini di scadenza per più periodi d’imposta.

Ciò vuol dire, concretamente, che le agevolazioni fiscali sopra menzionate sono confermate fino al 2024. Nel caso del bonus mobili, chi ha messo in agendo l’acquisto di elementi d’arredo e di elettrodomestici a basso consumo – ricordiamo che la classe non deve essere inferiore alla A+ per tutti i prodotti, eccezion fatta per i forni e le lavasciuga che considerano come limite dalla A in su – deve tenere in conto, come già accennato, del cambiamento riguardante il limite di spesa.

Per gli acquisti effettuati dopo il 31 dicembre di quest’anno, infatti, è dimezzato. Per amor di precisione, rammentiamo che non si tratta del primo cambiamento che, negli ultimi tempi, ha coinvolto il bonus dedicato a chi vuole arredare casa e rinnovare gli elettrodomestici.

Nel 2021, infatti, il limite di spesa massimo era stato spostato a 16.000 euro per poi tornare, nel 2022, a 10.000. Oggi come oggi, è previsto un ulteriore mutamento. A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, si potranno detrarre le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sostenibili sempre considerando il 50% di quanto speso, ma con un limite massimo pari a 5.000 euro.

Ciò vuol dire che, chi ha la necessità di rinnovare casa – magari perché intenzionato a metterla in affitto – deve accelerare i tempi per non perdere l’attuale convenienza del bonus mobili.

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Bonus mobili 2022: le regole per accedere alle detrazioni

Discutere di bonus mobili in queste settimane non vuol dire soltanto soffermarsi sui cambiamenti che prenderanno corpo a partire dall’anno prossimo. Vuol dire anche sottolineare che, se si ha intenzione di usufruire delle detrazioni sugli arredi e sugli elettrodomestici acquistati nel corso dell’anno 2022, è necessario che la suddetta spesa sia collegata a lavori di ristrutturazione che hanno avuto inizio a partire dal 1° gennaio dello scorso anno.

A tal proposito, fa fede la data riportata sulla SCIA, che deve essere categoricamente anteriore rispetto a quella che compare sulle fatture di acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. Facciamo altresì presente che, per le regole attualmente vigenti, non è assolutamente necessario, ai fini del godimento delle detrazioni previste per il bonus mobili, che le spese per la ristrutturazione siano sostenute prima rispetto a quelle dedicate agli arredi e agli elettrodomestici.

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Il bonus mobili ci sarà anche nel 2024?

Sì, il bonus mobili ci sarà anche nel 2024. Esattamente come per il 2023, però, varrà il limite dei 5.000 euro recuperabili, tramite detrazioni sul reddito imponibile Irpef, al 50%. Ciò vuol dire che si potrà parlare di un rimborso massimo pari a 2.500 euro.

Come richiedere il bonus mobili

Archiviati gli approfondimenti relativi alle novità sul bonus mobili per il prossimo anno, non resta che capire come procedere con la presentazione della domanda. L’agevolazione può essere richiesta chiedendo l’aiuto di un consulente presso i CAF o procedendo in maniera autonoma alla compilazione del 730 o del Modello Unico.

Le spese oggetto di detrazione possono essere pagate nelle seguenti modalità:

  • bonifico: in questo frangente, la normativa non obbliga all’utilizzo del bonifico appositamente predisposto dalle banche e da Poste Italiane S.p.a. per le spese finalizzate alle ristrutturazioni edilizie;
  • pagamento a rate: in questo caso, è necessario che, da parte della società che eroga il finanziamento al contribuente, venga concretizzato un pagamento, che può essere effettuato sia tramite bonifico, sia attraverso la carta di credito. Del pagamento in questione, il contribuente deve possedere la ricevuta;
  • pagamento con carta di credito o di debito: nel momento in cui si opta per queste modalità di pagamento, è essenziale ricordare che la data di pagamento è quella in cui l’utente ha utilizzato la carta e non il giorno in cui, invece, la somma è stata sottratta dal saldo disponibile;

Doveroso è sottolineare che le medesime modalità di pagamento – e le regole che le riguardano – possono essere considerate anche quando si parla del saldo delle spese di trasporto e di montaggio. Non è ammesso il pagamento in contanti.

Concludiamo rammentando che, in caso di decesso del contribuente o di cessione dell’immobile per il quale sono stati acquistati gli immobili e i grandi elettrodomestici, l’eventuale parte di bonus non goduta non può essere trasferita.

Tutte le specifiche sottolineate in queste righe, a partire dalla spesa massima effettuabile per poter usufruire delle detrazioni, valgono a singola unità immobiliare. Se si decide di ristrutturare e arredare diversi immobili, si può richiedere più volte il bonus mobili.