mercato degli affitti
Blog

Mercato degli affitti: come sono andate le cose nel 2022?

Last Updated on Luglio 18, 2024

Siamo quasi alla fine del 2022 ed è arrivato il momento di fare il punto della situazione relativamente al mercato degli affitti. Come sono andate le cose quest’anno nelle varie città d’Italia? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Mercato delle locazioni in Italia: i dati del 2022

Quando si parla del mercato degli affitti in Italia e dei dati che lo riguardano, un doveroso cenno va dedicato al fatto che, nel corso dell’anno che si sta avviando a conclusione, i numeri delle locazioni nel nostro Paese si sono avvicinate sempre di più ai livelli pre Covid.

Entrando nel vivo delle peculiarità del mercato facciamo presente che, nel 2022, il mondo delle locazioni in Italia ha ripreso le sue caratteristiche di mercato contraddistinto dalla presenza di numerosi cluster, da quello degli studenti fino a quello delle famiglie non intenzionate a comprare casa o non pronte a fare il grande passo dell’acquisto.

I numeri dei contratti sono più che positivi; si parla, infatti di un ritorno ai livelli pre crisi del 2008, il primo grande spartiacque a livello economico prima dello tsunami del Covid.

decreto-salva-casa-sì-mini-abitazioni

Il rapporto tra domanda e offerta

Analizzare i dati relativi al mercato degli affitti nel 2022 vuol dire, per forza di cose, prendere in considerazione il rapporto tra domanda e offerta. Come evidenziato dai dati provenienti dal gruppo SoloAffitti, nei grandi centri urbani del Paese è in crescita la domanda. Tutto questo ha un rovescio della medaglia, ossia l’offerta a dir poco scarsa.

L’aumento dei canoni

Cosa dire, invece, in merito ai canoni? Come evidenziato da una recente indagine della quale abbiamo avuto modo di parlare in questo articolo, nel caso di Milano è stato possibile apprezzare un notevole aumento. Attenzione: si parla di un incremento concretizzatosi non nell’ultimo anno, ma di una crescita registrata dal 2015 ad oggi. A Milano e nella Capitale, i canoni di affitto sono stati interessati, nel lasso di tempo sopra citato, da un aumento del 20% circa. Ricordiamo che, se si guarda al mercato degli affitti di otto anni fa, le due città in questione erano caratterizzate da canoni di affitto mediamente più alti rispetto ad altri centri urbani di Italia.

Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che, per la tipologia di immobile più richiesta, ossia il trilocale di un’estensione media pari a 70 metri quadri, servono circa 945 euro al mese (dati provenienti da un report dell’agenzia Abitare.Co.).

Essenziale è rammentare che la situazione può cambiare notevolmente a seconda di dove è collocato l’immobile. Nelle aree periferiche delle grandi città, per la tipologia di abitazione sopra citata sono necessari, in media, 580 euro mensili (si parla di un aumento di quasi il 25% rispetto ai canoni del 2015).

Se, invece, si guarda agli immobili di pregio, per un trilocale di circa 70 metri quadri il canone medio è pari a 1.350 euro mensili (+ 28,3% rispetto ai numeri del 2015).

Nel momento in cui si analizza il mercato degli affitti dal punto di vista dei canoni e si guarda alla situazione delle singole città, è Roma a presentare i prezzi più alti. Nella Capitale, un trilocale con le caratteristiche sopra citate, se immobile di pregio, ha un costo mensile di 1.365 euro al mese circa.

Il problema della morosità

Parlare del mercato degli affitti nel 2022 implica un focus sulla morosità. Il problema in questione ha rappresentato una delle principali criticità nel corso dell’emergenza Covid. A dimostrazione di ciò, è possibile citare il blocco degli sfratti.

Con la fine della crisi pandemica e l’inizio delle sue conseguenze sul prezzo dell’energia e sulla supply chain – effetti provocati anche dal conflitto russo – ucraino – si è iniziato a fare i conti con un caro energia mai visto prima, che ha avuto un impatto anche sulle spese condominiali.

Soprattutto nei contesti condominiali caratterizzati dalla presenza del riscaldamento centralizzato, si parla di un incremento pari anche al 50%. Come evidenziato da un’indagine commissionata da Facile.it e portata avanti dagli istituti mUp Research e Norstat, questo ha portato a un aumento delle morosità riguardanti le spese condominiali.

decreto-salva-casa-sì-mini-abitazioni

Ricerca di immobili in affitto: i numeri da conoscere

Un altro aspetto da considerare quando si parla del mercato degli affitti riguarda i numeri della ricerca di immobili in affitto. Nel corso dei primi 8 mesi dell’anno in corso, su Milano le ricerche di immobili in locazione sono aumentate del 6,2% rispetto al medesimo periodo del 2021. Se si guarda ad altre città, come per esempio Bologna, si può notare un incremento superiore al 7%. Lo stesso si può dire per Firenze.

Numeri ancora più alti per Catania, dove la ricerca di immobili in affitto, sempre durante i primi otto mesi dell’anno che sta per finire, è aumentata di oltre il 10% rispetto al periodo gennaio – agosto del 2021.

Il quadro appena descritto, come sottolineato da diversi esperti del settore real estate, è frutto di una riduzione della propensione all’acquisto. Le compravendite immobiliari sono aumentate rispetto al 2021, mantenendo un buon livello di resilienza rispetto all’impatto del conflitto russo – ucraino.

Nonostante questo, si può comunque parlare di una sorta di pausa di riflessione da parte dei potenziali acquirenti, che valutano più approfonditamente se procedere o meno all’acquisto. A spaventare sono soprattutto gli aumenti dei tassi, che impattano in particolare i contratti a tasso variabile.

Lato proprietari, questo aumento di richieste di immobili in affitto rappresenta indubbiamente un’opportunità per ottimizzare le entrate mensili che, grazie all’avanzare delle soluzioni proptech, sempre più snelle e orientate a risolvere in maniera rapida e con l’aiuto della tecnologia le criticità burocratiche, diventano più sicure e rapide da ottenere (tutto viene gestito online).

Proprietario di casa?

X