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Case all’asta: la crescita del 2022 e i consigli per comprare senza rischi

Last Updated on Dicembre 28, 2022

Acquistare case all’asta: gli italiani, quando si tratta di diventare proprietari immobiliari, scelgono sempre di più questa alternativa. Nel corso dell’anno che finirà tra pochi giorni, infatti, il numero di immobili venduti all’asta è aumentato rispetto al 2021. A livello nazionale, infatti, sono state concluse 190mila vendite, il 3% in più rispetto all’anno precedente.

Si tratta, in ogni caso, di dati inferiori rispetto a quelli pre pandemici. Nel 2019, l’anno subito precedente allo scoppio dell’emergenza sanitaria, cigno nero che ha messo a dura prova i numeri del mercato immobiliare, le case vendute all’asta in Italia sono state 223mila.

Entrando nel vivo dei dati attorno ai quali ruota questo articolo – estrapolati dall’ultimo rapporto del Gruppo Ilimity – ricordiamo che, per quanto riguarda gli esperimenti a singola asta, l’aumento rispetto al 2021 è stato di oltre il 50%. Con l’espressione tecnica “esperimento d’asta”, si inquadra il singolo tentativo di vendita di un’unità immobiliare.

I numeri relativi alle aste immobiliari partite a seguito di procedure di fallimenti di imprese vedono un aumento degli esperimenti di 9mila unità. Dai 41mila del 2020, si è passati ai 49mila dell’anno che ci sta per salutare.

Confrontando i dati con quelli del 2019 e con quelli del 2021, si ha, in entrambi i casi, una cifra inferiore. Nell’anno pre pandemico, infatti, gli esperimenti sono stati 62mila, per passare a 58mila nel corso del 2021.

A cosa è dovuta questa perdita di quota? Secondo gli esperti del settore real estate, sarebbe da puntare il dito contro la tendenza, sempre più diffusa, a vendere immobili costruiti da un lasso di tempo superiore ai 6 anni.

Aste immobiliari telematiche: cosa sapere sull’andamento

Parlare dei dati relativi alle case all’asta in Italia vuol dire, per forza di cose, chiamare in causa anche i numeri delle aste telematiche. Rispetto agli anni precedenti, la crescita è stata più che evidente. Per il 2022, infatti, si ha a che fare con una percentuale di procedure gestite in maniera telematica pari al 77. Un salto notevole rispetto al 2019, quando le aste immobiliari telematiche rappresentavano il 33%. I player del settore immobiliare sono ottimisti; soprattutto grazie all’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, infatti, si prospetta un aumento del ricorso alla sopra citata modalità di asta.

L’incremento che è stato possibile apprezzare fino ad ora è dovuto invece alla necessità di ridurre gli assembramenti durante la pandemia e al decreto, risalente al 10 aprile 2018, che ha visto il Ministro della Giustizia stabilire la modalità telematica come unica opzione per l’esecuzione delle aste giudiziarie, il tutto con lo scopo di ridurre il più possibile i tempi del processo esecutivo.

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Consigli per acquistare in sicurezza

Nel 2019, alla vigilia della crisi pandemica, il mercato delle aste immobiliari in Italia aveva un peso dell’11% circa. Quest’anno, con il periodo nero provocato dal Covid ormai alle spalle da tempo – il settore immobiliare è stato uno dei primi a riprendersi dalla crisi – e con un mercato immobiliare che, per ora, mostra una notevole resilienza alle criticità provocate dalla guerra in Ucraina, i punti percentuali sono due in più.

Questo comporta la necessità, per chi sta valutando se comprare casa all’asta, di informarsi su come farlo in sicurezza. Di seguito, abbiamo riportato alcuni consigli che è utile conoscere.

L’importanza del documento di avviso di vendita

Quando ci si approccia al mondo delle case all’asta con l’intenzione di acquistare un immobile, è importantissimo leggere l’avviso di vendita. L’offerta, infatti, deve essere presentata seguendo pedissequamente le sue indicazioni. Il rischio, in caso contrario, è quello di vedersi escludere dall’asta immobiliare. Per evitare questa poco auspicabile conseguenza, ci si può anche far seguire da un esperto, così da aver la certezza di seguire la procedura alla lettera.

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Attenzione al budget

Decidere di partecipare a una vendita di case all’asta implica un’attenzione specifica al budget. Prima di avviare tutte le pratiche necessarie alla partecipazione, è fondamentale essere certi di avere a disposizione tutta la cifra necessaria. A tal proposito, ricordiamo che la legge prevede che la somma venga saldata nella sua interezza entro i 4 mesi dall’aggiudicazione dell’immobile. Per evitare brutte sorprese – può capitare, infatti, che la banca ricusi l’istanza di mutuo – è bene partire con il giusto anticipo. In questo modo, l’istituto di credito potrà vagliare sia la situazione finanziaria del richiedente, sia le caratteristiche dell’immobile e procedere eventualmente con una predelibera. Si minimizza così il rischio di trovarsi, ad asta avviata e anche conclusa, senza la cifra necessaria a disposizione.

La lettura della perizia

Chi non ha mai avuto a che fare con le case all’asta e ha intenzione, comprensibilmente, di acquistare senza mettere in secondo piano la sicurezza e la tranquillità, dovrebbe leggere con molta attenzione la perizia. Il motivo è legato al fatto che, quando si ha a che fare con le case all’asta, è facile trovarsi davanti a situazioni in cui soggetti terzi si oppongono alla vendita all’asta dell’immobile.

Attenzione: si tratta di una situazione possibile, ma comunque molto rara. Per sicurezza, in ogni caso, è opportuno cautelarsi.

L’eventualità di abusi edilizi

Acquistare casa all’asta in sicurezza vuol dire cautelarsi dalle criticità provocate dagli abusi edilizi. In merito a questo tema, è fondamentale sottolineare che, in caso di irregolarità, è possibile procedere alla loro sanatoria entro 120 giorni dal giorno di trasferimento dell’immobile. Nella maggior parte dei casi, non compromettono le possibilità di ricevere il mutuo.

Anche quando si parla degli abusi edilizi, la lettura della perizia è il punto di partenza per capire la situazione dell’immobile. Pure in questo frangente, chiedere l’aiuto di un esperto può fare la differenza.