Trasferimento delle detrazioni per la ristrutturazione: cosa fare in caso di vendita, donazione, eredità
Last Updated on Luglio 16, 2024
Trasferimento delle detrazioni per la ristrutturazione: è possibile in caso di vendita? Sono tantissime le persone che, dopo aver usufruito del bonus che permette di recuperare, attraverso detrazioni dal reddito imponibile IRPEF, parte di quanto speso per migliorare l’estetica e la funzionalità del proprio immobile, si fanno tale domanda quando pensano di vendere casa. Nelle prossime righe, scopriamo la risposta e quello che prevede la normativa vigente. Continua a leggere per saperne di più.
A chi spettano le detrazioni fiscali in caso di vendita?
In caso di vendita di un immobile sul quale sono stati effettuati lavori di ristrutturazione, le quote relative alla detrazione fiscale a chi spettano? Quelle non godute, salvo diversi accordi presi tra le parti, spettano all’acquirente dell’unità immobiliare (che deve essere una persona fisica). Il punto di riferimento normativo in questo frangente è il TUIR (per la precisione bisogna guardare all’articolo 16 bis, comma 8).
Chi ha ristrutturato casa e ha intenzione di venderla – e, ovviamente, anche chi progetta di comprare un immobile oggetto, negli anni precedenti, di lavori di ristrutturazione – si pone domande in merito alle situazioni in cui, nell’atto di compravendita, non si fanno cenni relativi al trasferimento delle detrazioni per la ristrutturazione.
Come bisogna comportarsi in queste circostanze? Per rispondere è necessario fare riferimento alla circolare pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 25 giugno 2021 (la numero 7). In questo documento si specifica che, in caso di vendita di un immobile sul quale sono stati effettuati lavori di ristrutturazione, il venditore può continuare a usufruire del beneficio fiscale previsto dalla legge. Fondamentale a tal proposito, però, è che le parti giungano a un accordo in merito e che quest’ultimo venga formalizzato tramite una scrittura privata che deve essere autenticata da un notaio o da un altro pubblico ufficiale autorizzato dalla legge.
In assenza di qualsiasi riferimento nell’atto di compravendita o di accordi come quello appena descritto, le detrazioni devono essere trasferite all’acquirente. In questa circostanza, l’unico aspetto da chiarire è l’identità del proprietario al 31 dicembre precedente la data del rogito dell’immobile.
Trasferimento delle detrazioni fiscali in caso di donazione: ecco cosa sapere
Come gestire, invece, il trasferimento delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione – parliamo sempre di quelle derivanti sia dal bonus ristrutturazioni, sia dall’Ecobonus 110% – nell’eventualità di una donazione immobiliare? Anche in questo caso, il riferimento normativo a cui appellarsi è il sopra menzionato articolo 16-bis del TUIR (sempre al comma 8). In questa parte del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, infatti, si specifica che “In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi di cui al comma 1 la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare“.
L’interpretazione della giurisprudenza non considera il fatto che, da parte del legislatore, sia stato utilizzato il termine “vendita”. L’applicazione concreta dell’articolo del TUIR, infatti, riguarda tutte le situazioni in cui si ha a che fare con la cessione di un immobile, anche i casi in cui quest’ultima avviene a titolo gratuito, cosa che accade nella donazione.
Detrazioni fiscali in caso di donazione immobiliare: come fruire delle detrazioni delle spese che il donante sta pagando
Come fruire, in caso di donazione immobiliare, delle detrazioni delle spese che il soggetto donante sta pagando? In questo caso bisogna considerare, durante la compilazione del 730, le righe comprese fra E41 ed E4 nella sezione IIIA. Inoltre, in quella IIIB, concentrarsi sulle righe che vanno da E51 a E53. In caso di difficoltà, ci si può sempre rivolgere a uno dei tanti CAF attivi sul territorio italiano.
Detrazioni IRPEF in caso di vendita dell’immobile: cosa succede se l’acquirente compra solo una parte dell’unità?
Il tema del trasferimento delle detrazioni per la ristrutturazione non è certo semplice da esaurire. Ci sono, infatti, numerosi aspetti da considerare. Uno di questi chiama in causa le situazioni in cui un proprietario mette in vendita un immobile e chi compra acquista solo una parte dell’unità. Cosa succede in questa circostanza? Che non è previsto, a differenza di quanto accade con l’acquisto dell’intero immobile, il trasferimento automatico delle agevolazioni fiscali. Condizione di partenza perché si possa parlare di ciò è infatti l’acquisto dell’intera unità immobiliare.
Trasferimento bonus ristrutturazioni agli eredi: cosa dice la legge?
Il trasferimento delle detrazioni per la ristrutturazione riguarda anche i casi in cui l’immobile oggetto dei lavori viene ereditato. Questa situazione si verifica, per esempio, le volte in cui, poco dopo aver fatto i lavori nella propria casa, un proprietario immobiliare con figli viene a mancare e, per diritto di successione, l’unità immobiliare passa a questi ultimi, che ne divengono nuovi proprietari.
La legge, in questo caso, prevede che a godere delle detrazioni siano gli eredi che detengono l’immobile. Vi è quindi un trasferimento diretto del beneficio fiscale dal de cuius ai suoi eredi. Fondamentale è che l’immobile venga detenuto non solo nel corso dell’anno in cui è necessaria l’accettazione dell’eredità, ma fino alla fine del rimanente periodo d’imposta.
Nell’eventualità in cui i figli sopra menzionati dovessero decidere di mettere in affitto la casa ereditata dal defunto genitore, per tutta la durata del sopra citato contratto di locazione non avrebbero il diritto di usufruire delle detrazioni fiscali. Non bisogna preoccuparsi per le quote di detrazione IRPEF non ancora godute. Queste ultime, infatti, potranno essere riscattate dal proprietario dell’immobile una volta giunto a termine – a prescindere dal motivo – il contratto di affitto.
Concludiamo rammentando che, se sono presenti più eredi, questi ultimi si dividono in modo uguale le detrazioni fiscali.