Mercato degli affitti in tilt
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Mercato degli affitti in tilt: 11% delle case rimane inutilizzato

Last Updated on Maggio 29, 2024

Mercato degli affitti in tilt: le ultime stime dichiarano che ben l’11% delle case italiane rimane vuoto e inutilizzato. La precarietà abitativa, unita al caro affitti, risultano problemi più che mai attuali. Ma quali sono i fattori che hanno portato a questa situazione? Quali sono le cause che scoraggiano i proprietari di casa da un guadagno passivo e redditizio? Ne parliamo insieme in questo articolo, buona lettura!

Le ultime stime sul mercato degli affitti

Il 19 marzo 2024, Nomisma, società di ricerca e consulenza per il business, ha pubblicato le ultimissime stime sul mercato degli affitti e su quello immobiliare.

I risultati sono uno specchio concreto della situazione attuale e sui problemi che coinvolgono locatori e locatari.

 

Nel report “Affitti: mercato bloccato con 11% delle abitazioni inutilizzate” Nomisma ha diffuso dati riguardanti campioni di proprietari e inquilini, le loro abitudini e le esperienze passate con immobili e canoni di locazione.

La società riporta che, in Italia, il 57% delle abitazioni risulta di proprietà e usato come prima abitazione, mentre le case destinate alla locazione sono circa il 10% dello stock immobiliare disponibile.

Un altro 11% è invece a disposizione, ovvero non è né locato né utilizzato come prima abitazione. Parliamo quindi di case vuote, che rimangono inutilizzate e contribuiscono a creare un gap numerico tra domanda e offerta, ma soprattutto precarietà abitativa.

Infatti, risulta una scarsità di offerta di case in locazione, che unita all’aumento generale dei prezzi degli ultimi due anni circa, ha fatto schizzare i canoni di locazione alle stelle (+2,1% nel 2023).  

Gli operatori di Nomisma si pronunciano anche per i primi sei mesi del 2024, e prospettano un ulteriore calo del numero di compravendite e stabilità per canoni e contratti di locazione

Ma perché i proprietari sono restii ad affittare se la locazione sembra essere un ottimo investimento?

Sappiamo che ben il 30% dei locatori si dichiarano non disposti ad affittare le proprie abitazioni, con una maggiore concentrazione tra coloro che possiedono 2 immobili. La quota scende infatti al 15% per chi dichiara invece di possedere 3 o più abitazioni oltre quella di residenza.

Analizzando le intenzioni dei proprietari che avevano già esperienze con le locazioni loro proprietà, troviamo un 10% che non ha più intenzione di affittare le proprie abitazioni. 

Il motivo? Ben il 40% di questi ha avuto esperienze negative (come sfratti, ingiunzioni di pagamento, mancati pagamenti) che li fa desistere da ottenere un guadagno passivo

Forse non conoscevano la Protezione Zappyrent?

Perché tutte queste case vuote?

La domanda che viene da porsi è: perché tutte queste case vuote? È davvero questo il numero di proprietari scoraggiati dal pericolo di morosità o ci sono altri fattori che contribuiscono alla precarietà abitativa?

Proviamo ad analizzare la situazione attuale del mercato degli affitti:

  • Non c’è carenza di immobili: solo nel 2023, le compravendite hanno subito un calo prossimo al 10% con quasi 710 mila abitazioni totali che sono passate di mano sul mercato. Il report di Nomisma ci segnala inoltre un 11% di case vuote.
  • La dimensione dell’immobile non è un problema: chi cerca una casa in affitto si accontenta sempre di più di spazi ristretti e monolocali.
  • Il calo delle compravendite ha lasciato spazio alle locazioni: Il calo registrato ha offerto sempre più spazio al mercato degli affitti a lungo termine. Infatti la perdita di potere d’acquisto, la diminuzione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi su mutui e garanzie hanno allontanato il sogno della casa di proprietà da molte delle famiglie. Nel 2023, 48 mila nuclei familiari hanno rinunciato ad acquistare una casa e hanno spostato il 7,3% della domanda dall’acquisto al mercato delle locazioni, accentuando la pressione sul settore.
  • La domanda è sempre elevata: come riporta Milano Finanza “sono state 700 mila le domande di locazione in Italia nel 2023” tanto che i canoni di locazione sono aumentati a dismisura (ci basti pensare a Bologna che ha registrato l’aumento massimo dell’8,9%) approfittando della precarietà abitativa. Le grandi città pullulano adesso di immobili inaccessibili per le tasche dei più.

 

Insomma, la situazione risulta rosea per qualsiasi proprietario di casa che abbia intenzione di buttarsi nel mercato degli affitti, a prescindere dalla posizione della casa o dalla dimensione di essa. L’alta richiesta di immobili in locazione permetterebbe ai proprietari di trovare un inquilino rapidamente, ed iniziare a guadagnare dalla seconda proprietà in poco tempo. 

Quindi perché l’11% degli immobili sono case vuote?

Il timore dell’inquilino moroso ha bloccato il mercato degli affitti

Il motivo più diffuso della mancata messa in locazione tra proprietari di case vuote sembra essere il timore di possibili morosità

Infatti, la stabilità contrattuale, la tipologia di lavoro e l’assenza di pendenze di pagamento sono le caratteristiche più importanti secondo i locatori che non vogliono lasciare le loro case vuote.  

Quasi 1/3 dei locatori dichiara di aver subìto fenomeni di morosità (tra le 2 e le 4 mensilità) e il 13% degli affittuari dichiara di aver saltato almeno un pagamento. Stessa dinamica si registra per i ritardi nel pagamento dell’affitto: il 27,5% degli affittuari ha dichiarato di aver pagato l’affitto in ritardo almeno una volta nell’ultimo anno. La quota di ritardi riscontrati nei confronti dei locatori sale al 38%.

Nel 40% dei casi la morosità dei locatari è causata dall’emergere di spese impreviste, specialmente tra professionisti che subiscono una discontinuità nelle entrate. 

In 1 caso su 3, invece, la morosità è dovuta ad una temporanea perdita di lavoro o a difficoltà legate al reddito, incidenza che si alza sensibilmente in presenza di redditi bassi o nulli.

Circa il 50% dei locatori preferisce però attendere prima di intraprendere azioni legali per la morosità, una percentuale che aumenta proporzionalmente alle abitazioni possedute.

Fortuna che esiste una soluzione in grado di annullare i timori dei proprietari ed occuparsi delle faccende legali al posto loro. 

Come si chiama? Protezione Zappyrent.

Protezione Zappyrent: vantaggiosa per il proprietario e nemica della precarietà abitativa

La soluzione migliore per annullare le paure dei proprietari è un servizio che si incarica di pagare mensilmente il locatore al posto dell’inquilino, e si chiama Protezione Zappyrent.

È un servizio innovativo che garantisce al proprietario la riscossione del canone mensile anche se l’inquilino non è puntuale. Zappyrent si occupa dell’intera gestione dei pagamenti versandoli direttamente sull’account del locatore.

A tutela di entrambe le parti, il servizio procede a congelare il deposito cauzionale per l’intera durata del contratto nel momento stesso del suo versamento. I proprietari hanno così la certezza di poter contare su una cifra sempre disponibile in caso di danneggiamento dell’immobile, mentre agli inquilini è garantita la restituzione dell’intera cifra al termine del contratto, senza nessuna trattenuta.

In caso di morosità, invece, è Protezione Zappyrent a far sì che il proprietario riceva il canone ogni mese e si occupa dell’iter di sfratto offrendo servizi legali gratuiti al locatario.

Prima che il proprietario stipuli il contratto, Zappyrent si occupa anche di fare un check creditizio del potenziale inquilino ed individuare possibili situazioni di pendenze di pagamento o future problematiche finanziarie. 

Con Protezione Zappyrent i locatori sono tranquilli: possono finalmente ricavare reddito dalle loro case vuote e contribuire a risolvere il grave problema della precarietà abitativa.Gli affitti a lungo termine sono il nostro pane quotidiano e grazie ai nostri servizi riusciamo a tutelare locatori e inquilini, evitando liti o disguidi tra le parti.

Le soluzioni future per il mercato degli affitti

Oltre alla Protezione Zappyrent esistono altre soluzioni che potrebbero risanare il problema della precarietà abitativa

Alcune di queste vedono le istituzioni come promotrici, e tra queste troviamo:

  • regolamentare gli affitti brevi: è ormai noto come l’ampia diffusione dei B&B turistici abbia privato lavoratori e studenti in cerca di affitto di possibilità e spazio;
  • promuovere bonus e contributi per l’affitto più consistenti: gli affitti troppo elevati delle città, uniti all’inflazione risultano davvero insostenibili per i più, non solo per la fascia di reddito più bassa;
  • incentivare il canone concordato: una soluzione per aiutare locatori e locatari, e contribuire ad un mercato degli affitti più equo e sostenibile. 

 

Come fare quindi a far ripartire il mercato degli affitti? 

Con Zappyrent! Non aver timore, carica il tuo annuncio sulla nostra piattaforma. A risolvere eventuali problemi ci pensiamo noi con Protezione Zappyrent!

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