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Caro affitti, grandi città sempre più inaccessibili: i single non possono permettersi un bilocale

Last Updated on Marzo 21, 2024

Il caro affitti non allenta la sua morsa: le grandi città italiane, numeri alla mano, sono sempre più inaccessibili. Dato sorprendente: Milano, che rimane il centro urbano più caro in Italia per le locazioni, non è la città più inabbordabile lato canone mensile di affitto.

Come evidenziato da un’indagine condotta dall’ufficio studi di Immobiliare.it Insight, che ha preso in considerazione il reddito medio dei single e delle coppie e il canone mensile medio di un bilocale, il capoluogo lombardo è stato superato da Firenze.

Il caro affitti nella città del giglio colpisce soprattutto il target degli studenti, che hanno recentemente lanciato quattro proposte per risolvere il problema, tra cui l’innalzamento delle soglie ISEE e ISPE per accedere ai benefici legati al diritto allo studio.

Quando un canone di affitto è sostenibile?

Per inquadrare meglio le situazioni di inaccessibilità a causa del caro affitti, è necessario comprendere quando un canone di locazione può essere definito sostenibile.

Essenziale è che non superi il 30% del reddito netto del locatario, sia esso un single piuttosto che una coppia.

L’indagine sopra menzionata ha analizzato la sostenibilità dei canoni di affitto in 12 città italiane, tutti grandi centri urbani. Si tratta di Milano, Roma, Napoli, Firenze, Torino, Genova, Verona, Catania, Venezia, Bari e Palermo.

Caro affitti: le città più care per i single

I single, come ben si sa, sono in continuo aumento. Secondo i dati ISTAT, nel nostro Paese sono 8,4 milioni le persone che vivono da sole, sperimentando notevoli ostacoli dal punto di vista economico.

Il costo della vita per loro, come rilevato sempre dai parametri ISTAT lo scorso autunno, è circa il doppio rispetto a quello delle famiglie.

Il caro affitti non contribuisce certo ad alleggerirlo, rendendo diverse città di fatto inaccessibili.

Nel caso di Firenze, per esempio, solo lo 0,5% dei bilocali disponibili sul mercato delle locazioni a lungo termine risulta sostenibile per chi vive da solo. Nel capoluogo toscano, la cifra mensile media richiesta per un bilocale è pari a 1066 euro.

Parliamo quindi di più del doppio rispetto al budget mensile minimo – 480 euro – che si può destinare all’affitto per poter definire il canone sostenibile.

Tra le città che, a causa del caro affitti, sono diventate poco accessibile per i single figura anche Napoli. Guardando sempre al mercato dei bilocali, il livello di accessibilità è di poco superiore a quello di Firenze e inferiore all’1%.

Il terzo posto è occupato da Milano. Il capoluogo lombardo – interessato, negli ultimi tempi, da un sostanziale calo delle richieste di affitti brevi – vede una richiesta media mensile, per un bilocale, di 1320 euro al mese.

Il budget massimo per poter parlare di sostenibilità dell’affitto è, per un single sotto la Madonnina, 650 euro. Chi vive da solo e firma, come unico intestatario, un contratto d’affitto, può permettersi circa lo 0,8% dei bilocali disponibili sul mercato cittadino.

Cosa dire, invece, in merito alla situazione di Roma? Che il budget massimo per il canone di locazione sostenibile di un single che prende in affitto un bilocale è pari a 520 euro.

Il canone medio per un appartamento di due stanze è pari a 890 euro. I numeri appena chiamati in causa rendono il contesto capitolino meno inaccessibile di Bologna.

Gli effetti del caro affitti sulle coppie

Fino ad ora, abbiamo visto gli effetti del caro affitti nelle grandi città sui single che affittano bilocali. Cosa si può dire, invece, della situazione delle coppie? In questo caso, l’impatto del caro affitti è decisamente meno preoccupante.

Guardando al contesto di Firenze, il budget massimo medio per un affitto sostenibile è inferiore di 200 euro rispetto al canone di locazione che, nella maggior parte delle situazioni, è richiesto dai proprietari di bilocali.

A Milano, invece, la differenza tra il canone di affitto medio richiesto per un bilocale, pari a 1320 euro, e la somma massima che si dovrebbe destinare alla locazione per poter parlare di sostenibilità del canone, è pari a circa 150 euro.

Sia a Venezia, sia a Napoli, questo gap corrisponde a 100 euro al mese.

Per vederlo scendere sotto questa soglia, bisogna guardare alla situazione di Bari. Nel capoluogo pugliese, infatti, il gap tra il canone medio per un bilocale e la percentuale massima di reddito allocabile per la locazione è pari a 30 euro.

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A Bologna, si parla di una cifra estremamente bassa, pari a 6 euro. Nelle altre città come è la situazione? Considerando sempre il caso di una coppia che prende in affitto un bilocale, a Torino e a Genova il caro affitti non ha impattato in maniera eccesiva. In queste città, infatti, la disponibilità economica media dei locatari è superiore di circa 250 euro al canone medio richiesto per un bilocale.