quanto rendono gli affitti a lungo termine
Blog

Quanto rendono gli affitti a lungo termine in Italia?

Last Updated on Marzo 1, 2024

Chiedersi quanto rendono gli affitti a lungo termine è naturale nei casi in cui si è proprietari di un immobile e si ha intenzione di metterlo a reddito (sempre più persone lo stanno facendo in questo periodo di crisi, che sta vedendo un ritorno importante del mattone come ben rifugio).

A fornire una risposta alla domanda ci ha recentemente pensato l’ufficio studi del gruppo Tecnocasa, che ha preso in considerazione i dati del primo semestre dell’anno scorso, annoverando solo i numeri delle locazioni a lungo termine ed escludendo, invece, le locazioni brevi.

Immaginando l’esempio di un bilocale di 65 metri quadri, nelle grandi città italiane si parla di un rendimento annuo lordo attorno al 5,2%. Soffermarsi sulla risposta alla domanda “Quanto rendono gli affitti a lungo termine in Italia” vuol dire citare anche la supremazia di Genova.

Sempre secondo la sopra citata indagine, il capoluogo ligure spicca sugli altri centri urbani di dimensioni medie e grandi nel Paese con affitti a lungo termine che rendono il 6,6% lordo all’anno. Secondo posto per Palermo, dove affittare un appartamento rene, in media, il 6,4% lordo annuo, e terzo per Verona, con un leggermente inferiore 6,3% lordo annuo.

Degno di nota è il caso di Firenze che, nel 2022, risultava in fondo alla classifica delle grandi città del Paese quando ci si chiedeva “Quanto rendono gli affitti a lungo termine?”.

Sempre sulla base dei dati raccolti dall’ufficio studi di Tecnocasa, si parlava, sempre per un bilocale di 65 metri quadri, di una rendita annua lorda del 3,90%, percentuale ben lontana da quella di Genova che, anche due anni fa, guidava la classifica dei centri urbani italiani medio – grandi con un miglior rendimento delle locazioni a lungo termine.

Ai tempi, la redditività minore degli immobili proposti sul mercato degli affitti a lungo termine venne commentata chiamando in causa gli alti costi iniziali degli immobili, sottolineando che, in linea generale, i ricavi risultavano maggiori nel comparto degli affitti studenteschi.

Le zone più ricercate dagli investitori

L’indagine, oltre ad aver fornito dati su quanto rende un affitto in Italia, ha messo in primo piano una “fotografia” delle zone preferite dagli investitori immobiliari.

Molto richieste sono le aree urbane vicine agli atenei, così come quelle dove sono presenti numerosi servizi. Per quanto riguarda questi ultimi, è necessario ricordare il loro essere sempre più richieste da dopo il lockdown. Apprezzatissime, inoltre, sono le zone dove sono stati effettuati o sono in procinto di esecuzione degli interventi di riqualificazione.

Non solo rendimenti: sempre più attenzione alla rivalutazione del capitale

Comprendere la situazione dell’attuale mercato delle locazioni vuol dire andare oltre agli interrogativi su quanto rendono gli affitti a lungo termine in Italia. Al giorno d’oggi, infatti, si guarda molto anche ai numeri di rivalutazione del capitale.

Se si guarda sempre alla globalità delle grandi città italiane, è possibile notare una rivalutazione dei prezzi degli immobili pari al 46% nel lasso di tempo compreso tra il 1998 e il 2023.

La rivalutazione maggiore si può apprezzare a Milano, con un +132,1% dal 1998 al 2023. Secondo posto per Napoli, con una generale rivalutazione del 72,1% e terzo per Firenze, con un ragguardevole +71,2%.

Acquisti per investimento: la crescita del 2023

Il 2023 è stato un anno indubbiamente complesso per il mercato immobiliare. A fronte di un generale calo delle compravendite nel comparto residenziale, è stato possibile notare un numero maggiore di acquisti per investimento nel corso del primo semestre dell’anno.

Il numero di chi, dopo essersi chiesto quanto rendono gli affitti a lungo termine, ha deciso di procedere concretamente con la compravendita, sempre secondo l’indagine dell’ufficio studi di Tecnocasa è aumentato, seppur leggermente, rispetto al medesimo periodo del 2022 quando, invece, la percentuale di acquisti per investimento era pari al 16,8%.

Come accennato all’inizio dell’articolo, il mattone è tornato a essere un bene rifugio di riferimento, soprattutto a causa del trend inflattivo. A influire sui numeri in crescita degli acquisti immobiliari a scopo di investimento ci pensa anche la definitiva ripresa del turismo dall’estero, che sta spingendo sempre più investitori a focalizzarsi su immobili da comprare per trasformarli poi in contesti ricettivi sia nelle grandi città, sia nelle località turistiche di mare.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Banner_blog03a-1200x264.png

In generale, la scelta di contratti con canoni continuativi continua a essere approcciata con perplessità da parte degli investitori, preoccupati per via degli effetti del rincaro dei costi energetici e delle conseguenze dell’incertezza economica per i locatari, con tutto quello che comporta dal punto di vista della morosità (scopri qui i dettagli della nostra Protezione Zappyrent, la formula che ti garantisce il pagamento del canone tutti i mesi, anche in caso di insolvenza da parte dell’inquilino).