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Mercato delle locazioni in Italia: a gennaio cresce la domanda al Sud

Last Updated on Febbraio 4, 2024

Lasciato alle spalle il 2023, anno all’insegna dei numeri poco positivi per quanto riguarda i numeri dell’immobiliare, si cominciano a raccogliere i primi dati relativi al 2024. Cosa si può dire, per esempio, in merito al mercato delle locazioni in Italia a gennaio 2024? Prima di tutto che Milano rimane al primo posto a livello nazionale per i canoni di locazione, cresciuti, nel corso del primo mese di quest’anno, soprattutto nei quartieri periferici.

Queste zone spiccano da un lato per l’aumento della domanda, dall’altro, per il calo dell’offerta (fonte: Immobiliare.it Insights).

Una crescita uniforme della domanda

Nel corso del primo mese dell’anno, il mercato delle locazioni in Italia si è contraddistinto per una crescita della domanda uniforme in tutta la penisola (parliamo di locazioni a lungo termine). A livello nazionale, si parla di un incremento del 19,6%. La crescita maggiore tra le macro zone del Paese si può riscontare al Sud, con un aumento del 21,1% della domanda di immobili in locazione.

Di poco inferiore è la flessione a Nord-Ovest (parliamo di un +20,8%). Con un incremento della domanda di immobili in affitto a lungo termine pari a 18,6%, chiudono la classifica le isole.

Il record di Trieste

In un periodo in cui, sull’onda degli aumenti dei tassi dei mutui, sempre più persone stanno temporeggiando per quanto riguarda l’acquisto di casa, il record della domanda di case in affitto a lungo termine spetta a Trieste.

Il dato in questione è relativo sempre alla situazione del mercato delle locazioni in Italia nel mese di gennaio 2024 che, ribadiamo, arriva dopo un anno molto complesso per il mondo immobiliare (oltre alla riduzione delle compravendite, nel terzo trimestre è stato possibile apprezzare anche una contrazione degli immobili affittati a lungo termine, pari per la precisione al 4,1% in meno rispetto al medesimo periodo del 2022).

Nel capoluogo friulano, a gennaio 2024 è cresciuta del 53,4% la domanda di immobili in affitto a lungo termine. Secondo posto per Catanzaro, con un incremento del 35,3% su scala mensile, e terzo per Genova, con un aumento di poco superiore al 34%.

A Milano, invece, l’aumento della domanda di case in affitto a lungo termine si è fermato, da dicembre 2023 al primo mese di quest’anno, al 18,5%. Il capoluogo lombardo, come già accennato, è in cima alla lista in Italia per quanto riguarda i prezzi degli affitti. Nel mese di gennaio, con una media di 23,13 euro al metro quadro, è stato raggiunto il record su scala biennale.

Aumenta l’offerta di immobili in affitto a lungo termine

Una caratteristica importante del mercato delle locazioni in Italia nel primo mese del 2024 riguarda l’aumento dell’offerta di immobili dedicati agli affitti a lungo termine. 

Sempre guardando i dati di Immobiliare.it Insights, è possibile notare un incremento medio che, a livello nazionale, si assesta attorno al 10,5%, con il Nord-Ovest che guida la classifica su tutta la penisola (+12,4% in tutta Italia).

Interessante è il caso di Aosta che, a fronte di un incremento degli immobili sul mercato superiore al 57%, si contraddistingue per una riduzione della domanda. Tra dicembre 2023 e gennaio 2024, il calo è stato vicino al 46%.

I prezzi medi crescono in (quasi) tutta Italia

Un’altra peculiarità che caratterizza il mercato delle locazioni in Italia ormai da tempo è la crescita dei prezzi, riflesso diretto dell’incremento della domanda. Da dicembre 2023 a gennaio 2024, la media nazionale è cresciuta, seppur non di tanto (parliamo dello 0,8%). Entrando nel vivo dei numeri delle macro zone, è possibile riscontrare l’aumento più consistente al Sud, con un incremento dell’1,6%. Sulle isole, invece, i prezzi degli affitti nell’ultimo mese hanno perso quota, con una riduzione dello 0,9%.

Il caso Milano

Il più volte menzionato caso di Milano merita una parentesi a sé quando si parla di mercato delle locazioni in Italia: il capoluogo lombardo, ormai da anni, non ha eguali, lato prezzi, a livello nazionale.

Gennaio 2024, come poco fa ricordato, è stato un mese da record nell’ultimo biennio, considerato dagli esperti come il colpo di coda del ciclo immobiliare post pandemico.

Nel corso del primo mese dell’anno, le zone più costose dove trovare casa in affitto sono risultate il centro, con una media di 31,4 euro mensili al metro quadro – nessuna variazione rispetto al dicembre 2023 – la macro area che comprende la Stazione Garibaldi, la zona Moscova e la zona di Porta Nuova, con un canone medio di 30,1 euro mensili/metro quadro e la zona dell’Arco della Pace.

In quest’ultima area – per amor di precisione, è il caso di comprendere pure l’Arena e Pagano – la media, il mese scorso, è stata di 27,9 euro al metro quadro.

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Per trovare le case in affitto più economiche a Milano bisogna spostarsi verso zone periferiche come Baggio, il vicinissimo quartiere degli Olmi e Bisceglie, dove la media, il mese scorso, si è assestata attorno ai 16,5 euro mensili/metro quadro.

Questi quartieri, mediamente meno costosi rispetto a quelli centrali, sono protagonisti di un trend di crescita dei prezzi a dir poco notevole. Il prezzo al metro quadro degli immobili in locazione a lungo termine è infatti cresciuto, su scala mensile, del 4% circa.

Si tratta di un dato che porta ancora di più a riflettere sul problema della scarsità di case a prezzi sostenibili a Milano, criticità che, come recentemente sottolineato dall’Osservatorio Casa Abbordabile, un progetto del Politecnico di Milano, è acuta dalla progressiva riduzione del numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Dal 2015 al 2021, dato non certo favorevole ai numeri del mercato delle locazioni in Italia, lo stock in questione si è ridotto notevolmente. Parliamo di preciso di 25000 alloggi in meno (ad oggi, sono complessivamente 59000).