Come vendere un immobile ereditato: tutte le informazioni su procedure e documentazione
Last Updated on Luglio 17, 2024
Sono tante le persone che si chiedono come vendere un immobile ereditato. Non sempre, infatti, conviene mantenere la proprietà e proporre l’unità sul mercato degli affitti (i motivi sono diversi). Se ti trovi in questa situazione, nelle prossime righe puoi trovare diverse informazioni tecniche relative alle procedure e alla documentazione per la vendita di una casa ereditata dai genitori o da altri parenti. Seguici nelle prossime righe per scoprire di più!
Come funziona l’accettazione dell’eredità
Prima di entrare nel vivo della risposta alla domanda “Come vendere un immobile ereditato?” ed entrare nel vivo della documentazione necessaria per finalizzare la transazione, è necessario parlare di accettazione dell’eredità.
Si tratta di uno step fondamentale per divenire proprietari. Prima dell’accettazione, infatti, si utilizza la definizione tecnica di “soggetti chiamati all’eredità” (in questo caso, non è possibile disporre in alcun modo degli immobili).
Quando si parla di accettazione di eredità, è possibile chiamare in causa tre strade. Ecco quali:
- Accettazione dell’eredità in forma esplicita: in questo frangente, è necessario fare ricorso a un atto ad hoc. Grazie ad esso, è possibile retrodatare il momento dell’acquisizione dei diritti all’apertura effettiva della successione. Con questa modalità, si ha a che fare con un’accettazione senza riserve;
- accettazione tacita: in questo frangente, si procede a compiere, sul bene immobile, atti giudiziari specifici concretizzabili unicamente dal suo proprietario. Un caso frequente di accettazione tacita di un’eredità riguarda i figli che continuano a risiedere presso l’immobile dove vivevano i genitori defunti;
- accettazione con beneficio d’inventario: l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario è subordinata a un’elencazione completa non solo della natura dei beni, ma anche del loro valore. Si tratta di una situazione frequente nelle circostanze in cui il de cuius aveva contratto, durante la sua esistenza in vita, diversi debiti. Gli eredi optano per l’accettazione con beneficio d’inventario per evitare di trovarsi a pagare questi ultimi.
Se l’ereditata accettata è caratterizzata dalla presenza di beni immobili, è necessario procedere alla trascrizione nei registri immobiliari. In mancanza di quest’ultima, non è possibile parlare di efficacia nei confronti di terzi. Nei casi in cui gli eredi hanno optato per l’accettazione dell’eredità immobiliare in forma tacita, la legge prevede che il notaio si occupi sia della trascrizione, sia della redazione dell’atto di compravendita in caso di decisione, da parte degli eredi, di mettere l’immobile sul mercato.
Dopo questa doverosa premessa, passiamo a vedere quali sono i documenti necessari per vendere una casa ricevuta in eredità.
Vendita di una casa ereditata: i documenti necessari
Dopo aver accettato l’eredità – le modalità sono state elencate nelle righe precedenti – se si ha intenzione di vendere la casa è necessario disporre di specifici documenti. Quali sono? Ecco l’elenco dei principali:
- Certificato di morte del de cuius;
- dichiarazione di successione: nei casi in cui nell’eredità sono compresi beni immobili, è obbligatorio presentare la suddetta dichiarazione entro 12 mesi dalla data del decesso, anche se gli eredi sono solo parenti stretti del trapassato;
- atto di provenienza dell’immobile, reperibile dal rogito. Si tratta di un documento fondamentale per avere la certezza che la casa appartenesse effettivamente al soggetto deceduto;
- eventuale contratto di mutuo stipulato dal de cuius in caso di finanziamento ancora in corso al momento del decesso;
- certificato di agibilità;
- eventuali permessi di costruire finalizzati a verificare l’assenza di abusi edilizi in occasione dell’esecuzione di lavori;
- certificazione energetica;
- visura catastale con planimetria del fabbricato;
- contratto di locazione registrato nei casi in cui l’immobile da vendere risulta regolarmente occupato da un locatario;
- certificati attestanti l’adesione alla normativa vigente in materia di sicurezza degli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento.
Nei frangenti in cui l’immobile ereditato che si vuole vendere è sito in un condominio, è necessario procurarsi innanzitutto il regolamento. Si tratta di un documento fondamentale, in quanto va richiamato, per legge, in tutti gli atti di acquisto. Essenziale è anche disporre, in modo da presentarli al nuovo proprietario per farsi un’idea delle spese che dovrà sostenere, dei dettagli sul bilancio preventivo e su quello consuntivo.
Inoltre, è essenziale essere in grado di presentare una dichiarazione dell’amministratore attestante la regolarità delle spese di condominio da parte dell’ex proprietario. In caso di pendenze, il nuovo proprietario dovrà rispondere per le quote dell’anno in corso.
Posso vendere casa prima della successione?
Quando ci si chiede come vendere un immobile ereditato, è naturale farsi domande in merito alla possibilità di procedere alla vendita prima della successione. La risposta è no, non si può fare. La vendita può essere concretizzato solo dopo aver gestito il processo di acquisizione del bene.
La vendita di una casa ereditata va dichiarata nel 730?
Siamo in periodo di dichiarazione dei redditi, motivo per cui tantissime persone che si domandano come vendere un immobile ereditato cercano di informarsi anche sulla necessità o meno di dichiarare la casa venduta nel 730. Cosa dice la legge in merito? Che in caso di vendita di un immobile ricevuto in eredità, le plusvalenze o le minusvalenze frutto della cessione vanno incluse nella sezione “redditi diversi”,
La normativa italiana prevede che sia le successioni sia le donazioni siano soggette a imposte proprie. La liquidazione delle stesse e il versamento devono avvenire al momento della presentazione della dichiarazione di successione o di donazione. Non vanno in alcun modo a impattare sull’ammontare delle imposte incluse nel Modello 730.
Concludiamo rammentando che, in caso di casa ereditata con diversi comproprietari, qualora uno di essi non dovesse concordare con la vendita ha la possibilità di cedere unicamente la propria quota di competenza. Si può anche optare per la via della divisione giudiziale, oggettivamente più complessa.