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Caminetti a bioetanolo: cosa sono, tipologie, quanto costano

Last Updated on Maggio 21, 2023

I caminetti a bioetanolo rappresentano una delle alternative più ecologiche per riscaldare le varie zone della casa. Se stai pensando di sceglierne uno per i tuoi spazi abitativi, non ti resta che proseguire nella lettura di questo articolo.

Camino bioetanolo: alla radice di un successo

I caminetti a bioetanolo, che funzionano grazie a un combustibile liquido e non richiedono l’installazione della canna fumaria, negli ultimi anni sono stati interessati da un grande successo commerciale. A cosa è dovuto? Innanzitutto alla versatilità. I caminetti a bioetanolo, che possono essere sia mobili, sia fissi, possono essere posizionati in diversi contesti della casa, dal salotto fino al bagno.

Nelle situazioni in cui si ha a che fare con un caminetto a bioetanolo non fisso, si parla di un vero e proprio elemento d’arredo che, se lo si desidera, può essere spostato in un’altra zona della casa. Nei casi in cui, invece, si opta per un caminetto incassato, non bisogna preoccuparsi della necessità di eseguire opere in murature complesse.

Basta scegliere una parete realizzata o rivestita con materiali ignifughi – i pannelli di cemento o di calcio silicato vanno benissimo – e fare attenzione agli spazi necessari all’incasso.

Bioetanolo: ecco cosa sapere

Per capire come funzionano i caminetti a bioetanolo, è necessario riflettere innanzitutto sulle peculiarità del combustibile che consente loro di funzionare. Come viene ottenuto? Attraverso la lavorazione di due tipologie di due tipologie di fonti di energia pulita. La prima sono le biomasse.

La seconda, invece, sono materie prime come la canna da zucchero, le patate e le banane. Per ottenere il bioetanolo, si provoca la fermentazione degli zuccheri contenuti in questi alimenti. Questo è il motivo per cui, quando ci si avvicina a un caminetto a bioetanolo scoppiettante, è normale avvertire un odore affine a quello delle mandorle.

Il ricorso al bioetanolo permette di ottenere una fiamma in tutto e per tutto uguale a quella di un camino tradizionale. A differenza di quest’ultimo, però, i caminetti a bioetanolo non producono fumo e neppure cenere.

Non esiste neppure il rischio della produzione di scintille. Per i motivi appena menzionati, i caminetti a bioetanolo rappresentano una soluzione sicura nel momento in cui si deve riscaldare un ambiente domestico dove sono presenti dei bambini. Un altro aspetto positivo dal punto di vista dell’impatto ambientale riguardata l’assenza di impatto sulle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

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Caminetto a bioetanolo: le tipologie disponibili

I caminetti a bioetanolo sono disponibili in diverse tipologie. Come già detto, tra queste spicca il caminetto a incasso. Da non dimenticare sono anche i caminetti sospesi, molto amati da chi arreda il salotto con un mood moderno o minimal, per non parlare di quelli a pavimento. In questo caso, si apre un vero e proprio mondo di soluzioni estetiche.

Si va dal piccolo caminetto da tavolo, ideale per rendere più eleganti i momenti di convivialità, fino al camino di dimensioni più rilevanti, da posizionare davanti al divano.

La capacità riscaldante

Spostiamoci un attimo dal focus sull’estetica, entrando nel vivo di un aspetto che, invece, è legato al funzionamento dei caminetti a bioetanolo. Chi valuta se sceglierli o meno, si interroga, per forza di cose, sulla loro capacità riscaldante. Cosa si può dire in merito? Che è senza dubbio inferiore rispetto a quella ei camini tradizionali alimentati con i ciocchi di legno.

Nei casi in cui, però, si ha la necessità di aumentare blandamente – e come già detto senza impatti eccessivi sull’ambiente – la temperatura di un ambiente di 20/25 metri quadri, i biocaminetti rappresentano una soluzione fantastica.

Chi vuole renderli ancora più efficienti, può ingegnarsi e, per esempio, procedere all’installazione di una presa d’aria. Dove posizionarla? Sia sopra, sia sotto il braciere. Con questo semplice accorgimento, è possibile raggiungere più rapidamente la temperatura desiderata nell’ambiente di casa in cui il caminetto è situato.

I costi

I caminetti a bioetanolo rappresentano una soluzione sostenibile ed efficiente per migliorare il comfort climatico negli ambienti di casa. Cosa si può dire in merito ai loro costi? Che sono estremamente variabili. Nei casi in cui si punta verso un caminetto da tavolo, si possono trovare modelli bellissimi e di qualità attorno ai 50 euro. Per soluzioni da incasso di grandi dimensioni e con bruciatori grandi, si arriva a 2000 e anche oltre.

Attenzione: oltre al costo vero e proprio del caminetto, va considerata anche la cifra necessaria per l’acquisto del combustibile. In media, ne viene consumato mezzo litro all’ora. Considerando che un litro di bioetanolo costa dai 3 ai 5 euro – è meglio evitare quello di fascia troppo bassa, in quanto si può avere a che fare con odori fastidiosi o, nel peggiore dei casi, anche con scintille – facendo il punto della situazione sulle proprie abitudini quotidiane si ha un quadro chiaro di quanto si andrebbe a spendere.

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Un elemento d’arredo sempre al passo con i tempi

Come già detto, i caminetti a bioetanolo possono essere considerati dei veri e propri elementi d’arredo. Ci sono configurazioni estetiche per tutti i gusti. Chi ama il mix fra tecnologia e minimalismo, può orientarsi verso i caminetti la cui forma ricorda quella degli schermi piatti della tv.

Doveroso è un cenno all’esistenza dei caminetti da appendere al muro. Ce ne sono anche di piccoli ed eleganti, posizionabili con l’aiuto di qualche vite senza perdere tanto tempo e, soprattutto, senza bisogno di chiedere l’aiuto di un tecnico.

Chi ama osare e ha spazio a sufficienza a disposizione, sceglie spesso di posizionare, attorno al bruciatore, divani e poltrone, restituendo l’idea di focolare domestico attorno al quale raccogliersi la sera.