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Bonus edilizi: .cosa cambierà e cosa resterà nel 2024

Last Updated on Luglio 16, 2024

In questo periodo, dopo il raggiungimento, lo scorso 7 dicembre, dell’accordo provvisorio relativo alla direttiva europea sulle case green, gli occhi sono puntati sui cambiamenti che potrebbero riguardare, il prossimo anno, i bonus edilizi e quelli legati all’efficientamento energetico dell’abitazione.

Vediamo, nelle prossime righe, i possibili scenari per l’anno che sta per iniziare e per il 2025.

Detrazioni fiscali nel 2024: cosa resta in vigore e cosa no?

Per quanto riguarda la situazione dei bonus edilizi e delle altre agevolazioni fiscali relative alla casa, nel 2024 rimarrà in vigore l’ecobonus pari al 50% in caso di installazione di caldaie a condensazione con classe energetica minima A e del 65%, invece, per impianti che funzionano grazie alla termoregolazione evoluta.

In merito alle agevolazioni che, invece, potrebbero sparire, in primo piano si trovano quelle legate all’acquisto delle caldaie che funzionano a metano (il condizionale è d’obbligo in quanto si attende la messa a punto del testo definitivo della Energy Performance of Buildings Directive).

L’ipotesi, ora come ora, è quella di una concentrazione degli incentivi dei bonus edilizi verso impianti di riscalamento che funzionano grazie all’idrogeno e al biometano.

News sui bonus edilizi: gli incentivi per i sistemi di riscaldamento ibridi

Proseguendo con il focus sulle possibilità novità e sulle conferme in campo bonus edilizi, ricordiamo che il testo provvisorio della direttiva ha rinnovato la possibilità di richiedere incentivi per l’installazione di impianti di riscaldamento ibrido.

Resta ancora da sciogliere, ad oggi, l’interrogativo relativo al grado di autonomia che verrà concesso agli Stati membri UE per quanto riguarda l’erogazione degli incentivi per i bonus edilizi nei prossimi anni.

appartamentoinaffittoDetrazione fiscale per l’ecobonus: gli occhi al 2040

Parlare dell’impatto sui bonus edilizi dell’accordo provvisorio in merito alla direttiva europea sulle case green vuol dire, per forza di cose, discutere del traguardo del 2040.

La deadline in questione è stata spostata dal trilogo europeo in avanti di 5 anni rispetto al 2035 del testo originale della trattativa e segna la fine dell’era delle caldaie a gas.

A tal proposito, è doverosa una precisazione per chi sta pensando di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile, magari per avere più chance di successo sul mercato degli affitti, nei prossimi anni.

Come chiarito dal Presidente di Assotermica Alberto Montanini in occasione di alcune dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi al quotidiano Il Sole 24 Ore, questo dettaglio della direttiva europea sulle case green ha impatto sulla filiera produttiva e sul mercato dei prossimi anni, ma non sugli impianti già installati.

Dal 2040 sarà solamente vietata l’installazione di caldaie che funzionano tramite combustibili fossili.

In merito a questo tema, è importante chiamare in causa l’impatto che la direttiva europea sulle case green potrebbe avere sul regolamento Ecodesign, ossia il punto di riferimento normativo per gli impianti di riscaldamento ammessi, nel corso del tempo, alla commercializzazione nei Paesi dell’Unione Europea.

La speranza del Presidente di Assotermica Montanini è che si arrivi a un generale riallineamento tra i vari documenti, oltre che all’eliminazione della messa al bando, a partire dal 2029, degli impianti di riscaldamento caratterizzati da un’efficienza di livello inferiore al 115%.

Quali bonus edilizi ci saranno nel 2024: le agevolazioni per i condomini

Accanto ai possibili cambiamenti, quando si parla di bonus edilizi nel 2024 è il caso di ricordare anche le misure confermate. Tra queste, spiccano le agevolazioni dedicate agli edifici condominiali.

Per gli interventi di efficientamento energetico che coinvolgono almeno il 25% dell’involucro, si parla di una detrazione del 70%. In merito al limite massimo di spesa, si considera il totale delle spese fino a 40 mila euro, cifra che deve essere moltiplicata per il numero di unità immobiliari presenti in condominio.

appartamento-in-affittoGli altri bonus previsti

Nessuna variazione all’orizzonte anche per il sismabonus, che prevede una detrazione compresa tra il 70 e il 75% di quanto speso per interventi di adeguamento antisismico, che possono prevedere un miglioramento della classe di rischio. In questo caso, il tetto massimo di spesa è di 96 mila euro all’anno e per singola unità immobiliare.

Questo bonus è riservato anche ai condomini. In questo caso, a seconda del miglioramento della classe di rischio si parla di una detrazione che può andare dal 75 all’85%.

Fra i bonus edilizi che ritroveremo nel 2024 ci sarà anche quello dedicato a chi ristruttura casa. In questo frangente, è possibile usufruire di una detrazione del 50% sugli interventi di recupero di edifici residenziali, fino a un massimo di 96 mila euro di spesa.

Rientrano, come sempre, sotto al cappello di questo bonus edilizio interventi di restauro, ristrutturazione e risanamento conservativo.

Piccola modifica nell’ambito dei bonus edilizi dei quali si potrà godere nel 2024 riguarda quello per gli arredi acquistati da destinare, insieme con eventuali grandi elettrodomestici, a immobili oggetto di ristrutturazione.

In questo caso, si può apprezzare una detrazione del 50% dal reddito imponibile Irpef e un tetto massimo di spesa che, per l’anno prossimo, verrà ridotto a 5000 euro.

Gli italiani ritroveranno anche il bonus verde, agevolazione che prevede una detrazione del 36% per gli interventi di sistemazione del verde presso gli immobili residenziali. In questo caso, per singola unità immobiliare negli edifici condominiali si parla di un limite di spesa pari a 5000 euro.

Cessione del credito e sconto in fattura: cosa succederà nel 2024?

Farsi domande su quello che sarà dei bonus edilizi nel 2024 vuol dire soffermarsi pure sui nodi della cessione del credito e dello sconto in fattura. Entrambi non saranno previsti nel 2024. Le uniche eccezioni riguardano i lavori ancora in corso e destinati a proseguire anche nel 2024. Attenzione: per gli interventi appena citati, è necessario che i titoli abilitativi siano stati presentati entro il 16 febbraio 2023.

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