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Accendere un mutuo: i passi necessari da compiere

Last Updated on Luglio 18, 2024

Accendere un mutuo è il sogno di tantissime persone. Si tratta infatti del primo passo verso l’acquisto della casa di proprietà (che, in una fase successiva, si può eventualmente affittare). Se vuoi sapere di preciso quali sono gli step da considerare per procedere all’accensione di un mutuo, non devi fare altro che proseguire nelle prossime righe di questo articolo.

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Come si apre un mutuo?

Quando si parla di come accendere un mutuo, sono diversi gli step da considerare. Il primo prevede il fatto di passare in rassegna le proposte di diverse banche. Nel momento in cui si parla del criterio di convenienza, il punto di riferimento deve essere il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Come ben sai, oggi basta poco per esaminare le varie alternative di mutuo. Sul web, infatti, esistono numerosi simulatori che permettono di capire il peso della rata inserendo varie informazioni, dallo stipendio che si percepisce fino ai tempi di durata del piano di ammortamento.

Archiviato questo step, arriva ora il momento di raccogliere la documentazione necessaria per accendere il mutuo concretamente. Quali sono? Nel momento in cui si parla di requisiti per ottenere un mutuo, è necessario chiamare in causa diverse tipologie di documenti. I primi da considerare sono quelli di natura anagrafica, ossia la carta d’identità, il certificato di residenza e di famiglia, l’atto di matrimonio, il permesso di soggiorno se l’aspirante mutuatario è un cittadino extra comunitario.

Necessari per l’accensione del mutuo sono anche i documenti attestanti la situazione reddituale. Che garanzie servono per un mutuo? Entrando nel vivo di questo aspetto, ricordiamo che si tratta delle ultime due buste paga. Se si è in pensione o liberi professionisti/imprenditori, bisogna ovviamente presentare il cedolino della pensione o il mix modello unico ed F24. Da non dimenticare quando si vuole accendere un mutuo è anche la necessità di presentare il CUD o il 730. Obbligatoria è infine la presentazione dell’ultimo estratto del conto corrente.

L’ultima parentesi va dedicata ai documenti relativi all’immobile. Per il rilascio del mutuo, è necessario presentare in banca il contratto preliminare di acquisto, l’atto di provenienza, la planimetria catastale e, nell’eventualità di un immobile di nuova costruzione, anche la concessione edilizia.

A questo punto, l’istituto di credito inizia a esaminare la documentazione con lo scopo di capire se, dall’altra parte, c’è una persona con in possesso tutte le garanzie per il pagamento delle rate.

Tempi di risposta per il mutuo: ecco cosa sapere

Quando si parla di come accendere il mutuo, un capitolo di indubbia importanza riguarda i tempi di risposta a seguito della presentazione della documentazione. Per conoscere il verdetto finale, sono necessari 20 giorni. Dopo altri 30, invece, si arriva all’erogazione vera e propria del finanziamento.

Attenzione, però! Nel momento in cui si parla dei tempi per chiedere un mutuo per la prima casa e per ottenerlo, i riferimenti sopra citati sono indicativi. Entrando nel vivo di questo aspetto importantissimo per chi vuole accendere un mutuo, ricordiamo che la situazione può cambiare da Regione a Regione. Dati alla mano, si può andare dagli 85/90 agli oltre 122. Nel nostro Paese, il tempo medio per l’ottenimento del finanziamento dopo aver chiesto di accendere un mutuo è di circa quattro mesi e mezzo.

Ricordiamo che, in questo lasso di tempo, la banca non si occupa solo del controllo della situazione reddituale dell’aspirante mutuatario. L’istituto di credito, infatti, deve capire anche se sull’immobile a cui è interessata la persona che ha chiesto di accendere un mutuo gravano delle ipoteche. Essenziale è anche ricavare tutte le informazioni in merito ai passaggi di proprietà. Tutte le specifiche in merito vengono ricavate dalla relazione preliminare del notaio, che ripercorre tutta la storia dell’immobile.

Requisiti per ottenere un mutuo: quali sono?

Quando si tratta di accendere un mutuo e si parla nello specifico di requisiti, bisogna ovviamente chiamare in causa il possesso di garanzie tali da riuscire a pagare le rate. Esistono anche dei requisiti anagrafici relativi all’età e alla residenza. Ecco quali sono:

  • Possesso della cittadinanza italiana;
  • Maggiore età;
  • Possesso della residenza o del domicilio fiscale in Italia.

I clienti stranieri possono accendere un mutuo e ottenerlo? La risposta è sì. Essenziale, però, è che soddisfino l’ultima delle tre condizioni riportate nell’elenco. Inoltre, devono dimostrare di lavorare nel nostro Paese in maniera continuativa da almeno tre anni.

Costi mutuo acquisto prima casa: le spese accessorie

Il costo del mutuo è un capitolo di indubbia importanza. Quando lo si analizza, è necessario porre attenzione anche alle spese accessorie. Tra queste è possibile citare le imposte, ma anche le spese di perizia, quelle d’istruttoria, l’assicurazione e gli oneri notarili. Da non dimenticare è anche l’applicazione di un eventuale tasso di mora in caso di ritardo nel pagamento delle rate.

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Motivi per cui la banca non concede il mutuo

Come già detto, sono tante le persone che sognano di accendere un mutuo. Non sempre, però, il sogno riesce a tradursi in realtà. In diversi casi, infatti, l’istituto di credito rigetta la richiesta. Quali sono i motivi per cui la banca non concede il mutuo? Diversi. Ecco i principali:

  • Rata troppo alta rispetto alla capacità reddituale dell’aspirante mutuatario. Per intenderci, la rata non deve superare 1/3 dello stipendio netto;
  • Situazione lavorativa incerta (p.e. cassa integrazione e mobilità);
  • Passato da cattivo pagatore del mutuatario;
  • Immobile proveniente da una donazione. Quest’ultimo, infatti, potrebbe essere oggetto di rivendicazione da parte di soggetti che ritengono di essere stati privati dei propri diritti.

Da non dimenticare è anche l’esclusione del mutuo in caso di immobile caratterizzato da irregolarità edilizie.

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