usufrutto e nuda proprietà
Blog

Usufrutto e nuda proprietà: che cosa sono?

Last Updated on Febbraio 2, 2022

Quando ci si informa sugli aspetti tecnici del mondo immobiliare, può capitare di sentir parlare di usufrutto e nuda proprietà. Se stai leggendo queste righe, ti stai sicuramente chiedendo cosa si intende quando si chiamano in causa le espressioni sopra citate. Perfetto! Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo raccolto diverse informazioni per aiutarti a capire qualcosa di più.

Nuda proprietà e usufrutto: di cosa si tratta?

Quando si parla di nuda proprietà, si inquadra il diritto di proprietà di un bene immobiliare spogliato della possibilità di godere materialmente della suddetta unità. Questo secondo diritto, infatti, spetta all’usufruttuario (di cui parleremo meglio nelle prossime righe). A parte per quanto riguarda la possibilità di godere concretamente del bene, il nudo proprietario di un immobile ha gli stessi diritti di chi, per esempio, mette a reddito un immobile locandolo. Giusto per fare un esempio ricordiamo che, nel caso di usufrutto e nuda proprietà, il nudo proprietario ha legalmente il diritto di pretendere che l’usufruttuario mantenga in condizioni ottimali l’immobile. In caso di negligenza – rientra sotto a questo cappello l’omissione relativa ai lavori di manutenzione ordinaria – è possibile agire nelle sedi opportune e togliere l’usufrutto sulla casa.

Proseguendo con le cose da sapere nel momento in cui si parla di nuda proprietà, vediamo il caso di chi decide di acquistarne una. In questo caso, esattamente come quando si procede a un’acquisto tradizionale, bisogna rivolgersi a un’agenzia immobiliare. Gli esperti di queste realtà effettuano una perizia per arrivare al prezzo finale considerando aspetti come l’età dell’usufruttuario e, chiaramente, il valore del mercato dell’immobile.

Chi acquista la nuda proprietà ha la possibilità di procedere al pagamento sia a rate, sia in una soluzione unica. La scelta di questa tipologia di compravendita può rivelarsi molto vantaggiosa. Il principale aspetto positivo da considerare riguarda senza dubbio la possibilità di procedere all’acquisto a un prezzo inferiore. Essenziale, però, è valutare bene le peculiarità dell’investimento a lungo termine. Come specificato più volte, il nudo proprietario non ha la possibilità di godere nell’immediato del bene che ha acquistato.

Parliamo ora del nodo delle spese. Al nudo proprietario spetta il pagamento di quelle straordinarie e non solo e, chiaramente, anche delle imposte che, per legge, gravano sull’immobile. In caso di sua inadempienza da questo punto di vista, l’usufruttuario ha la possibilità di rivalersi legalmente e di chiedere un risarcimento.

Proseguendo con gli aspetti da considerare nel momento in cui si parla di usufrutto e nuda proprietà e considerando la seconda delle due situazioni, rammentiamo che il nudo proprietario ha la possibilità di godere dell’immobile anche nei casi in cui l’usufruttuario non utilizza l’immobile per 20 anni continuativi.

Spostiamo ora il focus sull’usufrutto. Chi è l’usufruttuario? La persona che gode di un diritto minore disciplinato dagli articoli del Codice di Procedura Civile compresi tra il 978 e il 1020. Entrando nel vivo delle peculiarità del diritto di usufrutto, ricordiamo che prevede la possibilità di godere di una proprietà altrui – l’unità immobiliare – mantenendo gli obblighi di rispettare la destinazione economica.

In poche parole, l’usufruttuario ha la possibilità di godere concretamente dell’immobile per un periodo che non può durare oltre la sua esistenza in vita. Quando si parla di un immobile con usufrutto è infatti necessario rammentare che il sopra citato diritto non può essere trasmesso agli eredi dell’usufruttuario.

Un caso a sé da prendere in considerazione è quello dell’usufrutto che vede coinvolta una persona giuridica. In questi frangenti, la durata del diritto minore non può superare i 30 anni. Dopo aver visto – per sommi capi – la differenza tra proprietario e usufruttuario, entriamo ora nel vivo di altri aspetti fondamentali per comprendere di cosa si parla quando si chiama in causa il binomio usufrutto e nuda proprietà.

Quanto spetta all’usufruttuario in caso di vendita?

Come accennato nelle righe precedenti, sono diversi i casi in cui si procede alla vendita della nuda proprietà. Di riflesso, sono tante le persone che si chiedono quanto spetta all’usufruttario in caso di vendita. La prima cosa da dire in merito è che l’ultimo soggetto, per legge, non ha alcun diritto relativo alla proprietà dell’immobile. Ecco perché, nell’eventualità di una vendita, non gli spetta alcuna percentuale dei proventi.

Quello che non cambia – fatta eccezione per casi come quello della sopra citata negligenza – è la possibilità di usufruire del diritto di godimento concreto dell’immobile.

Tornando sempre ai dettagli della vendita, facciamo presente che l’usufruttuario non ha alcuna voce in capitolo in merito al prezzo.

Diritto di usufrutto: il pignoramento è possibile?

Non c’è che dire: sono tanti gli interrogativi da prendere in considerazione quando si parla di usufrutto e nuda proprietà. Nell’ambito dei più importanti, rientrano senza dubbio le domande di chi si chiede se sia o meno possibile procedere al pignoramento dell’usufrutto. La risposta è negativa. Quello che non è consentito è il pignoramento della nuda proprietà.

Tornando al punto precedentemente citato rammentiamo che, in caso di insostenibile situazione debitoria a carico del titolare di un diritto di usufrutto, si può procedere al pignoramento e che il soggetto che acquista l’usufrutto all’asta può godere del bene immobiliare per un tempo pari a quello previsto sul contratto originale.

Qual è il prezzo di una casa con usufrutto?

Concludiamo questo excursus dedicato al mondo dell’usufrutto e nuda proprietà parlando del prezzo che si paga per una casa con usufrutto. Il valore in questione si ottiene moltiplicando tra loro mercato, il tasso di interesse legale e per la percentuale di coefficiente, che dipende, come accennato nelle righe precedenti, dall’età dell’usufruttuario.