Come guadagnare con una casa vacanze
Last Updated on Luglio 18, 2024
Sono tantissime le persone che avendo un secondo (o terzo) immobile di proprietà, si chiedono come guadagnare con una casa vacanze. Il tema, almeno in Italia, è attualissimo. Per rendersene conto, basta ricordare le recenti contestazioni di Confindustria Alberghi, che ha parlato di una discriminazione rispetto al settore degli affitti brevi a causa dell’introduzione del Super Green Pass. Chiarito questo aspetto, non resta che entrare nel vivo dei consigli pratici per chi, avendo investito in un immobile in una località turistica, si chiede quali siano i consigli migliori per farlo fruttare.
Come gestire una casa vacanza a distanza: i consigli da non perdere
Nel momento in cui ci si chiede come guadagnare con una casa vacanze, è bene mettersi un attimo a riflettere e capire quanto tempo si ha da dedicare all’immobile. Perché sì, la gestione di una casa vacanze richiede tempo nel momento in cui si punta a metterla a reddito e a guadagnarci qualcosa.
Per rendersene conto, basta citare la necessità di occuparsi del check-in e del check-out degli ospiti, delle pulizie, degli eventuali guasti, degli adeguamenti degli impianti. Non ci sono indicazioni scritte sulla pietra per quanto riguarda il tempo da dedicare a una casa da locare in una zona turistica. Tutto, infatti, dipende da fattori soggettivi come la professione principale che si svolge. Se si ha intenzione di mettere a reddito l’immobile e si è già consapevoli di avere poco tempo a disposizione, si può assoldare una persona ad hoc per le mansioni sopra citate, oppure delegare una società specializzata. In quest’ultimo caso, bisogna mettersi nell’ottica della necessità di versare in commissioni circa il 20% di quanto si incassa.
Proseguendo con l’elenco dei consigli da chiamare in causa quando ci si chiede come guadagnare con una casa vacanze, un doveroso cenno deve essere dedicato all’importanza di mettere in primo piano il massimo della trasparenza per quanto riguarda sia le disponibilità, sia le tariffe, che devono essere chiare per ogni stagione dell’anno.
Un altro aspetto da non dimenticare riguarda la necessità di gestire gli aspetti burocratici. Ok, siamo d’accordo sul fatto che affittare la seconda casa per le vacanze non sia un’attività imprenditoriale. Esistono però delle incombenze che non possono in alcun modo essere trascurate. Nell’elenco spicca senza dubbio il fatto di comunicare, tramite un portale specifico, le presenze di ospiti alla Polizia di Stato (entro 24 ore dal loro arrivo).
Un altro punto sul quale è necessario soffermarsi è quello dell’imposizione fiscale. In questo frangente, si può parlare di:
- Regime Irpef;
- Cedolare secca al 21% (in questo caso, come abbiamo avuto modo di ricordare in un articolo di qualche mese fa, possono goderne solo le persone fisiche che non utilizzano l’immobile per attività d’impresa).
Un ulteriore punto, seppur meno tecnico, che va assolutamente preso in considerazione riguarda il focus sulle regole della casa. Nelle situazioni in cui, per esempio, si è proprietari di un appartamento che si ha intenzione di affittare all’interno di un condominio, bisogna lasciare agli ospiti tutte le informazioni sugli orari di silenzio, sulla possibilità di portare o meno animali, sulla gestione della raccolta differenziata.
Come guadagnare con una casa vacanze in una città come Milano
Quando ci si chiede come guadagnare con una casa vacanze, non bisogna prendere in considerazione soltanto località di mare o di montagna, ma anche città metropolitane come Milano. In questo caso, per guadagnare è innanzitutto necessario considerare gli adempimenti sopra citati. Da non dimenticare è anche il fatto di mettere a disposizione le informazioni sulle regole in diverse lingue. Un altro trucco tanto semplice quanto riguarda il focus sui consigli relativi alle attrazioni turistiche e, visto che parliamo di Milano, la città della movida, sui migliori locali da frequentare la sera.
Quanto si guadagna con gli affitti brevi?
Oltre ai consigli su come guadagnare con una casa vacanze, è naturale prendere in considerazione anche le informazioni quantitative. Quanto, in media, si può guadagnare con gli affitti brevi? La risposta dipende da diversi fattori. Uno dei principali è il valore di mercato dell’immobile. Ipotizzando un’unità immobiliare contraddistinta da un valore di mercato di 100.000 euro, affittandola a 70 euro a notte per 5 mesi all’anno – risultato che, se si lavora bene, in località molto frequentate si può raggiungere tranquillamente – si può arrivare, al netto delle tasse, a un rendimento superiore al 5%.
Niente male, vero? Essenziale, come già detto, è promuovere la casa in maniera efficace. Questo vuol dire, oltre agli aspetti ricordarti nelle righe precedenti, il fatto di assoldare un bravo fotografo per rendere al meglio gli spazi dell’abitazione. Se proprio si ha intenzione di presentarla al meglio, è il caso di dare spazio al servizio fotografico dopo aver fatto mettere mano agli interni da parte di un home stager esperto.
Regole per la casa vacanze: il nodo del contratto
Tornando agli aspetti pratici da considerare quando ci si chiede come guadagnare con una casa vacanze, un doveroso cenno deve essere dedicato al contratto. Nel caso che stiamo trattando, chiaramente non si parla del tradizionale 4+4. Attenzione, però: non esiste soltanto la formula dell’affitto breve. Degna di nota è anche l’esistenza del contratto di affitto transitorio, che può durare dai 30 giorni – durata massima di un affitto breve – ai 36 mesi (è frequente, per esempio, tra chi affitta casa agli studenti). Da registrare presso l’Agenzia delle Entrate in quanto caratterizzato da una durata superiore a 30 giorni, va redatto inserendo i dati fiscali sia del locatore, sia del locatario, le informazioni sull’immobile e sul canone, la decisione di applicare o meno la cedolare secca e gli estremi della durata.