Superbonus 90%, contributi per i redditi sotto i 15.000 euro: al via le domande
Last Updated on Luglio 16, 2024
Grandi novità in arrivo per il superbonus 90% e relativamente al contributo per i redditi bassi: il 2 ottobre, infatti, è possibile iniziare a presentare la domanda tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Le istanze di accesso ai contributi potranno essere inviate, sempre tramite il sito dell’Agenzia, fino al 31 ottobre. Per sapere qualcosa di più in merito, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.
Super bonus 90%: di cosa si tratta e quali sono i beneficiari
Dal 2 ottobre fino a fine mese, sarà possibile inviare, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato un prontuario con le istruzioni per la compilazione dell’istanza, la domanda di accesso ai contributi a fondo perduto sugli interventi edilizi che possono essere detratti al 90%.
Le spese per il superbonus 90% devono risultare sostenute nel lasso di tempo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre dell’anno in corso. Gli immobili oggetto degli interventi devono essere prime case (si parla, nello specifico, della prima casa del richiedente il contributo). Il superbonus 90% può essere richiesto pure per lavori su parti comuni di condomini.
Chi sono i beneficiari? I proprietari, ma anche i titolari di altri diritti di godimento, con un reddito che non deve risultare superiore ai 15.000 euro annui.
Superbonus al 90%: come viene calcolato il contributo?
Come si calcola la misura dei contributi del superbonus 90%? Gli aiuti consistono in un bonus integrativo relativo al 10% delle spese agevolabili sostenute dal soggetto richiedente fino a un massimo di 9600 euro. Si parla, di riflesso, di un contributo calcolato sull’ammontare di spesa rimasto a carico del contribuente.
La misura del bonus riconosciuto, verrà stabilita sulla base del numero di domande pervenute all’Agenzia delle Entrate. Complessivamente, per la misura del superbonus 90% sono stati stanziati 20 milioni di euro.
Come verrà ripartita questa cifra? Tenendo conto del rapporto fra le risorse disponibili e l’ammontare dei contributi richiesti dai contribuenti. I dettagli sulla ripartizione verranno comunicati, entro e non oltre il 30 novembre 2023, dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate attraverso un provvedimento ad hoc.
Per quel che concerne le spese detraibili con il superbonus 90% e la quota del 10, non oggetto di agevolazioni fiscali, che rappresenta il contributo per il quale presentare la richiesta, bisogna conteggiare quanto segue:
- Importi versati dal richiedente tramite il bonifico parlante;
- importi degli eventuali sconti in fattura applicati dalle imprese a fronte della cessione del credito d’imposta;
- importi pagati, tramite bonifico, dal condominio.
Nel terzo caso, l’attribuzione al richiedente il contributo per la percentuale eccedente dal superbonus 90% viene effettuata tenendo conto dei millesimi delle sue proprietà.
Sulla base di quanto specificato in questo paragrafo, se i contributi dovessero risultare inferiori rispetto ai fondi stanziati, tutti i richiedenti riuscirebbero a ottenere la cifra richiesta.
Qualora, invece, il rapporto tra i fondi stanziati e i contributi richiesti per la parte eccedente il superbonus 90% dovesse essere superiore al 10%, i beneficiari avrebbero la possibilità di ottenere una somma pari al contributo richiesto, moltiplicato, a sua volta, per la percentuale determinata.
Cosa succederebbe, invece, in caso di rapporto inferiore al 10%? Che le istanze verrebbero messe in ordine cronologico a partire dal primo bonifico effettuato e considerando come data di partenza il 1° gennaio 2023. In questo frangente, si procederà a erogare, a ciascun richiedente, un contributo pari al 10% di quanto richiesto, proseguendo fino a esaurimento dei fondi.
Contributo per redditi bassi: cosa sapere sui beneficiari
Come sottolineato, nell’ambito di una nota dedicata, dall’Agenzia delle Entrate, il contributo oggetto di queste righe è destinato alle persone fisiche. Necessario è aver percepito, nel 2022, un reddito – il calcolo va effettuato sulla base dei criteri messi in primo piano nel DL Aiuti Quater – non superiore ai 15.000 euro. Come funziona questo meccanismo? Vediamolo assieme:
- Si somma il reddito complessivo, ossia quello di riferimento per le agevolazioni fiscali, sia del richiedente, sia dei familiari specificati del comma 8-bis 1 dell’articolo 119 del DL Rilancio;
- dividere il risultato ottenuto per il numero di parti ottenuto tenendo conto dei criteri della tabella 1-bis allegata al DL Rilancio.
In questo modo, si riesce a ottenere quello che, di fatto, è il reddito familiare medio del contribuente che invia la domanda. Perché questa possa essere presa in considerazione è necessario, come già accennato, che il reddito non superi i 15.000 euro.
Come già specificato, i beneficiari sono i titolari del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento dell’immobile il quale, ribadiamo, deve essere stato oggetto di lavori che beneficiano del superbonus 90%.
Per dovere di precisione, è il caso di rammentare che questo contributo integrativo può essere fruito anche da parte degli eredi. Necessario è che questi ultimi abbiamo la detenzione materiale e diretta dell’unità immobiliare.
Come inviare la domanda
A questo punto, non resta che soffermarsi sugli step da seguire per inviare la domanda. Chi vuole accedere ai contributi, destinati ai contribuenti a basso reddito, e relativi alla percentuale a carico del contribuente per lavori su edifici che beneficiano del superbonus 90%, deve considerare, come accennato all’inizio dell’articolo, il range di tempo compreso tra il 2 e il 31 ottobre 2023.
Si può procedere anche rivolgendosi a intermediari regolarmente abilitati alla consultazione dei cassetti fiscali. Se si opta per compilare personalmente la domanda, è necessario dichiarare il possesso dei requisiti necessari per l’accesso al beneficio. Essenziale è altresì indicare il proprio codice fiscale – o quello del de cuius se si parla di eredi – così come l’IBAN sul quale accreditare il contributo economico.
La domanda va inviata unicamente via web, seguendo una procedura che verrà presto resa disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo il primo invio della domanda, il contribuente riceverà una ricevuta avente lo scopo di comunicare l’iniziale presa in carico della domanda. A questa ne seguirà una seconda, con specifiche relative all’esito della richiesta.