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Superbonus 110%: le novità su massimali e proroga

Last Updated on Luglio 18, 2024

Il Superbonus 110% è al centro dell’attenzione in questi giorni per via di alcune novità importanti che riguardano in particolare i massimali e la proroga dei termini. Se ti interessa sapere qualcosa di più in merito – sicuramente sì, dato che si parla di un incentivo per la riqualificazione edilizia che presenta diversi vantaggi – non devi fare altro che proseguire nelle prossime righe di questo articolo.

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Superbonus 110% novità: cosa sapere sui massimali

Una delle più importanti e recenti novità riguardanti il Superbonus 110% riguarda l’entrata in vigore dei massimali sui costi. Il punto di riferimento per quanto riguarda la posizione del legislatore da questo punto di vista è il cosiddetto Decreto Costi Massimi.

Cosa bisogna sapere in merito? Innanzitutto che i massimali sopra citati si applicano solo ad alcuni interventi. Quali, di preciso? Tra le varie opzioni è possibile includere gli interventi di riqualificazione energetica, così come le strutture opache verticali di isolamento delle pareti perimetrali. Da non dimenticare sono anche le strutture opache orizzontali che favoriscono l’isolamento di coperture e pavimenti e, tra le numerose alternative, l’installazione di sistemi di schermatura solare.

Quando si parla dei massimali dei costi del Superbonus 110%, è importante soffermarsi anche sugli oneri non inclusi. In questo novero sono da citare l’IVA e i costi connessi alle prestazioni professionali. Sempre nell’ambito delle spese escluse dai massimali troviamo le opere di installazione. In linea generale, bisogna considerare come non inclusi tutti i costi relativi alla manodera.

Un doveroso cenno va dedicato al fatto che, nell’ambito dei sopra citati massimali di spesa, vanno considerati anche i materiali utilizzati nel corso dei lavori. Un ulteriore aspetto da sottolineare riguarda il fatto che, nell’elenco delle FAQ relative al sopra menzionato decreto, si specifica che l’obbligo legato all’asseverazione della congruità dei costi è previsto solo nel caso degli interventi di tipo energetico che beneficiano delle detrazioni fiscali e che possono accedere alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Da includere sotto al cappello appena citato sono altresì gli interventi che possono beneficiare del cosiddetto Super Ecobonus, fondamentale per rendere più agevoli i lavori finalizzati all’efficientamento energetico.

Per capire meglio la situazione, è utile fare un esempio pratico. Immaginiamo il caso di un lavoro di isolamento delle pareti disperdenti. In questo frangente, le regole relative ai massimali di costi del Superbonus 110% prevedono un calcolo che deve fare riferimento ai costi di fornitura di:

  • Isolante termico;
  • Sistema di ancoraggio;
  • Materiali utilizzati per la realizzazione dell’intonaco esterno.

Rientrano nell’elenco in questione anche la pavimentazione – a patto che non sia di pregio – le tegole, le porzioni isolate del controsoffitto.

Nei casi in cui l’obiettivo è quello di cambiare gli infissi, per quanto riguarda il tema massimali bisogna ragionare considerando prima di tutto le spese necessarie alla fornitura dell’infisso stesso. Da non trascurare sono poi quelle per il telaio e per il controtelaio. Oltre a queste, bisogna chiamare in causa gli oneri per la tapparella, per il celetto, per il rullo avvolgibile e per il suo avvolgitore.

Nelle situazioni in cui è prevista la sua presenza, va tenuta in conto anche tutta la dotazione per l’impianto elettrico.

Un altro caso da analizzare quando si analizza ciò che rientra nel calcolo dei massimali del Superbonus 110% riguarda una delle principali operazioni di efficientamento energetico dell’abitazione, ossia l’installazione di una caldaia a condensazione. Ecco le voci di spesa che rientrano nel sopra menzionato calcolo:

  • Oneri per la fornitura della caldaia vera e propria;
  • Canna fumaria;
  • Sistema di termoregolazione;
  • Sistema di trattamento dell’acqua e di pompaggio della stessa;
  • Componenti dell’impianto idraulico e di quello elettrico (sotto a questo cappello, è necessario includere anche i serbatoi di accumulo).

Essenziale è aprire anche la parentesi dedicata agli interventi dell’Ecobonus per i quali non è possibile richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura. Anche in questi frangenti – così come nel caso degli interventi in edilizia libera o caratterizzati da un costo inferiore a 10 euro – è necessario verificare il rispetto dei massimali dei costi, basandosi sulla tipologia di intervento. In caso di verifica, non è richiesta l’asseverazione di un tecnico abilitato.

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Super bonus 110%: tutto sulla proroga

Come accennato nelle righe precedenti, quando si parla delle novità del Superbonus 110% non si può non chiamare in causa la proroga del termine fissato al 30 giugno per il completamento del 30% dei lavori. A seguito di numerose anticipazioni e discussioni, il 20 aprile è stato reso ufficiale l’accoglimento delle richieste della maggioranza in merito all’aspetto sopra citato. Entrando nel vivo della situazione facciamo presente che, nell’ambito della risoluzione del Def, si parla del prolungamento dei termini attualmente previsti dalla Legge di Bilancio per quel che concerne le abitazioni unifamiliari.

Nel testo depositato alla Camera, si sottolinea che il limite del 30% dei lavori va visto in considerazione dell’intervento complessivo e non delle singole micro procedure. Nell’ambito della sopra citata risoluzione, si presenta una richiesta specifica riguardante anche l’allentamento dei limiti attualmente vigenti per la cessione dei crediti edilizi. L’obiettivo è quello di aprire la strada a realtà diverse rispetto agli istituti di credito e alle assicurazioni.

Nella giornata di ieri, il Documento di Economia e Finanza è approdato sui banchi della Camera dei Deputati, in un contesto caratterizzato dalla maggioranza sempre più attiva nel chiedere all’esecutivo di valutare uno scostamento di bilancio con lo scopo di reperire più risorse per il sostegno sia delle famiglie, sia delle imprese.

Il documento è stato approvato. Non resta quindi che attendere per vedere come verrà gestito il nodo dei termini per il completamento dei lavori nelle villette unifamliari.

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