Student housing: cos’è e come investire
Last Updated on Luglio 18, 2024
Come ben si sa, il settore degli investimenti immobiliari è estremamente sfaccettato. Nell’ambito delle strade che si possono prendere se si ha intenzione di trarne una fonte di guadagno, rientra lo student housing.
Se stai leggendo queste righe, significa che hai pensato almeno una volta di investire in questo ambito. Perfetto! Nelle prossime righe dell’articolo, potrai trovare diversi consigli per partire con il piede giusto.
Student housing: di cosa si tratta?
Partiamo come sempre dalle basi, cercando di capire di cosa si parla quando si chiama in causa lo student housing. Si tratta di un cluster del mondo immobiliare avente il fine di colmare un gap molto preciso, ossia l’alta richiesta di alloggi da parte di studenti universitari e situazioni che, nella maggior parte dei casi, si contraddistinguono per un’offerta ridotta.
A livello europeo, in pochi anni è stato possibile assistere a una crescita strabiliante. Dal 2007 al 2017, il giro d’affari è infatti passato da 720 a oltre 7mila milioni di euro.
Cosa dire dell’Italia? Che, con tempi molto diversi rispetto a quelli internazionali, sta comunque recuperando terreno. Numeri alla mano, per arrivare a competere con gli altri Paesi europei sono necessari oltre 75mila posti letto.
Housing per studenti in Italia: perché investire?
Perché vale la pena investire in student housing in Italia? I motivi sono diversi. Prima di tutto, è il caso di ricordare che il nostro Paese attrae da sempre talenti dall’estero in quanto diverse sue università hanno un forte prestigio internazionale. Interessante è altresì ricordare che nel 2021, a poco più di un anno dallo scoppio della pandemia, le iscrizioni all’università sono aumentate, facendo registrare un +7% rispetto all’anno accademico precedente.
Da non dimenticare è poi l’afflusso degli studenti Erasmus, interessato da un decremento nei mesi più tragici dell’emergenza sanitaria ma ripreso da tempo (anche se con numeri molto diversi rispetto al periodo pre Covid).
Al quadro appena descritto il nostro Paese fa fronte con circa 64mila posti letto. Alla luce di ciò, lo student housing è considerato uno dei cluster emergenti del mercato immobiliare. Tra i vantaggi da considerare troviamo anche il fatto di intercettare una domanda ad alta solvibilità (non è necessario, per intenderci, impegnarsi per trovare l’inquilino ideale proteggendosi dal rischio di morosità).
L’approccio che per ora si sta adottando vede in primo piano la trasformazione di parte del patrimonio edilizio già esistente. Un caso esemplare da questo punto di vista riguarda l’ex villaggio olimpico di Torino che, a seguito della cessione di sette caseggiati, si sta lavorando alla realizzazione di un progetto di housing studentesco.
A ricordarci quanto l’interesse verso lo student housing sia consistente, basta chiamare in causa il Pnrr. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si parla infatti dello stanziamento di 1 miliardo di euro destinati al Ministero dell’Università e della Ricerca con lo scopo di dare un boost al numero di posti letto per studenti universitari in Italia. In questo processo, è previsto anche il coinvolgimento di investitori privati.
Student housing: come investire?
Come può il piccolo investitore immobiliare puntare sul settore degli alloggi per studenti? La principale strada da seguire in questo caso vede in primo piano la scelta di affittare la propria seconda casa. Essenziale è ovviamente mettere in atto interventi di riammodernamento, che possono implicare, giusto per fare un esempio, la creazione di una o più stanze da letto nuove.
Conta tanto anche la collocazione dell’immobile. Nel momento in cui si decide dove acquistarlo, è bene fare attenzione alla vicinanza rispetto al campus universitario, così come alla prossimità con i mezzi pubblici.
Pure l’arredamento ha il suo perché: l’optimum da questo punto di vista è un approccio smart, caratterizzato da un’attenzione particolare alla tecnologia.
Nel momento in cui si decide di investire negli alloggi per studenti, bisogna mettersi nell’ottica della necessità di gestire, nel corso del tempo, i rapporti con più di un inquilino. Fondamentale è ovviamente intervenire in caso di problemi tecnici o di interventi di manutenzione.
Un aspetto sul quale soffermarsi riguarda l’importanza di procedere già in partenza all’acquisto di un appartamento grande. Il motivo è presto spiegato ed è legato alla possibilità di ricavare da esso più stanze senza bisogno di intervenire con lavori di ristrutturazione massivi.
Da queste operazioni bisogna aspettarsi un rendimento compreso tra il 5 e il 6% del valore dell’immobile (le percentuali si intendono ovviamente al lordo delle imposte). La marginalità è quindi più alta rispetto a quella con cui si ha a che fare quando si affitta a famiglie o a singole persone che nulla hanno a che fare con il mondo studentesco.
Tornando un attimo alle caratteristiche dell’immobile ideale per investire in student housing è doveroso rammentare che, oggi come oggi, sul mercato è possibile trovare diverse unità non nuove che possono essere ristrutturate a prezzi convenienti.
Orientarsi verso queste ultime è un vantaggio non da poco. Più basso risulterà il prezzo iniziale, più alta sarà la marginalità una volta iniziato il periodo di affitto.
Nella creazione delle stanze – aspetto cruciale per avere a che fare con un rendimento importante – è quanto mai cruciale porre attenzione ai regolamenti catastali. In caso contrario, il rischio, assolutamente non auspicabile, è quello di trovarsi a dover pagare ingenti more.
Se non si hanno né i mezzi né il tempo per gestire autonomamente tutti gli aspetti sopra citati, il consiglio è di demandare l’aspetto gestionale a un operatore specializzato che interloquisce con i fondi immobiliari. In questi frangenti, grazie al canone garantito da fideiussione, si minimizza ulteriormente il rischio di insolvenza.