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Voltura delle utenze: a chi spetta, come si fa, quanto costa

Last Updated on Novembre 9, 2024

Chi si deve occupare della voltura delle utenze? Come si fa di preciso? Sono tantissime le persone che si pongono domande in merito e la cosa non deve sorprendere. Parliamo infatti di un argomento molto importante soprattutto nei casi in cui si entra come locatari in un immobile occupato da un precedente affittuario.

Se ti interessa sapere qualcosa di più in merito, nelle prossime righe troverai diverse informazioni pratiche che speriamo possano esserti utili.

Voltura bollette: di cosa si tratta?

Prima di entrare nel vivo dei consigli su come procedere per la voltura delle utenze, vediamo di preciso con cosa si ha a che fare quando la si chiama in causa. L’operazione in questione consiste nella richiesta del cambio di intestatario di una bolletta già attiva. Attenzione: la voltura delle bollette non è un sinonimo di subentro. Nel secondo caso, infatti, si ha a che fare con la richiesta di riattivazione di un contatore non più attivo.

Chiarito questo aspetto, vediamo di preciso a chi spetta la voltura delle utenze, come procedere per richiederla e quanto costa.

A chi spetta fare la voltura?

La voltura delle utenze già attive spetta all’inquilino che subentra come locatario in un immobile precedentemente occupato, ma anche al proprietario che ha appena acquistato casa. In entrambi i casi, è necessario inoltrare una richiesta al gestore con il quale gli ex inquilini dell’immobile avevano in essere un rapporto.

La procedura di voltura delle utenze non prevede l’interruzione del servizio. Molto importante è ricordare che, dal 30 settembre dello scorso anno, è possibile, contestualmente alla voltura, procedere anche all’eventuale cambio di gestore, il tutto grazie a una direttiva ARERA che ha coinvolto sia gli utenti privati, sia le imprese.

Fare una voltura: cosa succede se l’ex proprietario della casa risulta moroso?

Quando, dopo aver acquistato un immobile, si inizia a gestire tutto quello che riguarda la voltura delle utenze e il cambio gestore, è facile accorgersi che l’ex proprietario della casa risulta moroso. Come muoversi in questi casi? Ricordiamo che, nelle circostanze appena descritte, non è il caso di preoccuparsi. In questi frangenti, infatti, il gestore non ha la facoltà di richiedere le somme non versate dall’utente moroso.

Il motivo è legato al fatto che, nel momento in cui viene effettuata una voltura, il contratto precedente viene risolto automaticamente.

Come volturare le utenze se non si ha la residenza

Gestire la voltura delle utenze è una necessità anche nei casi in cui ci si trasferisce in un immobile presso il quale non si prende la residenza. Questo è il caso, per esempio, di chi si sposta per lavoro. Come si procede in questi frangenti? Premettendo il fatto che, dal 2014, è necessario dimostrare o la proprietà o il regolare usufrutto dell’immobile ricordiamo che, nelle circostanze sopra citate, bisogna presentare i seguenti documenti:

  • Dati del vecchio intestatario;
  • Documenti in corso di validità di chi ha intenzione di diventare il nuovo;
  • Dati catastali dell’immobile;
  • Indirizzo dello stesso;
  • Codice POD e PDR;
  • Tensione di alimentazione;
  • Potenza impegnata in kW.

Al momento della compilazione dei documenti, si seleziona l’opzione “Domestico non Residente“. Nelle situazioni appena descritte, bisogna ricordare che si andrà incontro al pagamento degli oneri di sistema sia in quota energia, sia in quota fissa. Questo implica, a parità di consumi, bollette spesso più alte rispetto a quelle pagate da chi, invece, ha la residenza in un determinato immobile.

Volture utenze in caso di acquisto casa: meglio prima o dopo il rogito?

Quando è meglio procedere alla voltura delle utenze in caso di acquisto casa? Prima o dopo il rogito? Non ci sono regole stringenti da questo punto di vista. Si può richiedere il cambio di intestatario della bolletta ed eventualmente di gestore dopo il compromesso – il contratto preliminare viene firmato nella maggior parte dei casi 30/40 giorni prima del rogito effettivo – oppure concludere tutto quando la procedura di acquisto è stata finalizzata.

Costo volture utenze: a quanto ammonta?

Dopo aver chiarito come fare le volture delle utenze, quando e quali sono i documenti da presentare, è naturale chiedersi a quanto ammonti il costo di questa procedura. In attesa del 10 gennaio 2024, quando ai clienti privati con contratti legati al mercato tutelato verrà assegnato un servizio caratterizzato da tutele graduali, bisogna fare distinzione tra il già citato servizio di maggior tutela e il mercato libero. Ecco tutti i dettagli in merito:

  • Nel primo caso, a fissare i costi della voltura è l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti. Gli importi da considerare sono i seguenti: 26,13 euro + IVA per gli oneri amministrativi, 23 euro + IVA di contributo fisso, 16 euro di imposta di bollo;
  • Nel secondo caso, ossia quello del mercato libero, si va incontro a oneri che corrispondono a 26,13 euro + IVA di contributo fisso e a una quota di servizio che, invece, va dai 20 ai 60 euro. Quest’ultima è a discrezione del fornitore che, in alcuni casi, può anche procedere alla richiesta di un deposito cauzionale.

A chi spetta il pagamento delle suddette cifre? Per la legge, il soggetto che deve provvedere al versamento dei costi della voltura è il nuovo cliente.

Concludiamo parlando di un altro tema di grande importanza, ossia quello dei tempi. In media, bisogna attendere circa 7 giorni lavorativi perché venga concretizzato il cambio di intestatario delle bollette. Questi ultimi, decorrono dal momento in cui è stata presentata la richiesta. Ricordiamo che, affinché l’operazione vada a buon fine, è necessaria la collaborazione di due soggetti. Al fornitore spetta la gestione della pratica. Il distributore, invece, deve occuparsi dell’aggiornamento delle anagrafiche relative ai punti di rilievo.

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