cosa si può scaricare dal 730 dell'affitto
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Cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto?

Last Updated on Luglio 18, 2024

Chiunque viva in una casa presa in locazione, una volta all’anno si preoccupa di cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto. Soprattutto in questo periodo di crisi, il pensiero di poter recuperare un po’ di spese è indubbiamente interessante. Se vuoi sapere di preciso quante ne puoi scaricare e come, non devi fare altro che proseguire nella lettura dell’articolo presente nelle prossime righe.

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Detrazione affitto 730 2021: ecco cosa sapere

Quando ci si chiede cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto, è necessario innanzitutto ricordare che l’agevolazione spetta sia all’intestatario del contratto di locazione, sia agli eventuali cointestatari. Essenziale è rammentare che, per poter usufruire della detrazione, l’immobile deve risultare adibito ad abitazione principale.

A quanto ammonta l’agevolazione specifica? Al 19%. Va però considerato la necessità di calcolarla sia sulla base del reddito complessivo, sia tenendo conto del numero di giorni di utilizzo dell’immobile nel corso dell’anno fiscale.

Sulla base della situazione in cui ci si trova, è necessario compilare un determinato rigo del modello. Giusto per fare un esempio, ricordiamo il caso degli studenti fuori sede. In questo frangente, è necessario fare riferimento al rigo E8/E10 e ricordare che la detrazione sull’affitto corrisponde al 19% nei limiti di una somma pari a 2.633 euro.

Detrazione affitto 730: quanto recupero?

Quando ci si chiede cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto è necessario, come già accennato, prendere in considerazione un’ampia gamma di casistiche. Tra le varie circostanze da valutare c’è quella del contribuente – o di più di un intestatario, ricordiamo – che, non essendo studente fuori sede, stipula un contratto di locazione o lo rinnova. Come bisogna muoversi in questi frangenti? Ecco quello che c’è da fare:

  • Indicare il codice 1;
  • Compilare il rigo E71.

Come già accennato, bisogna considerare anche il fattore del reddito. Ecco i dettagli in merito con i corrispondenti limiti di recupero:

  • Detrazione di massimo 300 euro in caso di reddito fino a 15.493,71 euro;
  • Detrazione fino a 150 euro in casso di reddito massimo di 30,987,41 euro.

Entrando nel vivo dei dettagli relativi alle modalità di compilazione del modello 730 per quanto riguarda le detrazioni delle spese d’affitto ricordiamo che in corrispondenza della colonna 1 deve essere indicato il numero di giorni in cui, durante l’anno, l’immobile preso in affitto è stato adibito ad abitazione principale. La colonna 2, invece, è adibita alla specificazione della percentuale di detrazione spettante.

Detrazione affitto senza residenza: quanto si può scaricare?

Nel momento in cui ci si domanda cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto, una doverosa parentesi va dedicata alla situazione di chi ha un contratto di locazione e non ha la residenza presso l’immobile che ha preso in affitto.

In questi frangenti, è necessario prendere come riferimento l’articolo 16 del Tuir. Quest’ultimo ricorda che la detrazione spetta ai soggetti intestatari e cointestatari di contratti di affitto di immobili presso i quali è stata trasferita l’abitazione principale.

Un caso a sé è quello del trasferimento per motivi di lavoro. In questo frangente, per quanto riguarda il recupero dell’affitto vanno considerati i limiti seguenti:

  • Detrazione massima di 991,60 euro in caso di reddito annuo che non supera i 15.493.71 euro;
  • Detrazione non superiore ai 495,80 euro in caso di reddito massimo di 30.987,41 euro.

Attenzione, però: questo caso prevede delle eccezioni. Si può usufruire della detrazione sull’affitto solo nei seguenti casi:

  • Contratto di lavoro da dipendente;
  • Trasferimento della residenza nel Comune in cui si lavora o in un Comune limitrofo. Quest’ultimo deve distare almeno 100 km e trovarsi in una Regione diversa da quella di provenienza.

Fondamentale è infine rammentar la possibilità di fruire della detrazione nei primi tre anni di trasferimento della residenza.

Detrazione affitto cedolare secca: ecco cosa sapere

Un’ulteriore parentesi riguarda il binomio detrazione dell’affitto e cedolare secca. Cosa dire in merito? A tal proposito va rammentato che, come ricordato nelle righe precedenti, l’agevolazione fiscale varia sulla base del reddito. Quest’ultimo, va considerato comprendendo anche le cifre assoggettate al sopra citato regime della cedolare secca.

Detrazione affitto 730: come muoversi in caso di contratto con regime convenzionale?

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Proseguendo con l’elenco delle casistiche di riferimento quando si parla di cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto, un doveroso cenno va dedicato al contratto con regime convenzionale. In questo frangente, il suddetto deve risultare stipulato o rinnovato tenendo conto delle linee guida dell’articolo 2, comma 3 e articolo 4, commi 2 e 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431. Si tratta di contratti di affitto stipulati tenendo conto delle regole stabilite da sindacati od organizzazioni di categoria. Entrando nel dettaglio delle loro caratteristiche, facciamo presente che, generalmente, hanno una durata di tre anni. In alcuni casi, possono essere rinnovati per ulteriori due.

Un’latta caratteristica importante dei suddetti contratti riguarda la presenza di riferimenti a limiti relativi al canone di locazione. Questi ultimi possono variare sia sulla base della tipologia di immobile, sia a seconda della sua ubicazione.

Doveroso a tal proposito è ricordare che non spetta alcuna detrazione in caso di contratti di affitto stipulati tra enti pubblici e soggetti privati.

Detrazione dell’affitto dal modello 730: quali documenti servono?

A questo punto, dopo aver parlato di cosa si può scaricare dal 730 dell’affitto, vediamo un attimo quali sono i documenti necessari per usufruire dell’agevolazione. Nel già citato caso degli inquilini che si sono trasferiti in un’altra città per motivi di lavoro, è necessario presentare la seguente documentazione:

  • Contratto d’affitto regolarmente registrato;
  • Regolare contratto di lavoro dipendente.

Al posto del contratto è possibile presentare la CU più recente. Essenziale al fine di poter usufruire delle detrazioni sull’affitto è anche la presentazione di un’autocertificazione attestante l’utilizzo dell’immobile come residenza e il rispetto di tutti i requisiti necessari per poter beneficiare delle detrazioni.

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