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Ristrutturare casa: quanti italiani hanno fatto lavori nel 2022 e le previsioni per l’anno prossimo

Last Updated on Luglio 18, 2024

Nel corso dell’anno che stiamo per salutare, circa il 37% degli italiani ha scelto di ristrutturare casa o, in generale, di migliorare le caratteristiche della propria abitazione. A fornire questi dati è stata, nelle scorse settimane, la ricerca Bonus fiscali e riqualificazione edilizia – La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa.

Curata dagli esperti di Nomisma, è stata presentata in occasione dell’ultima Assemblea Nazionale Angaisa.

Oltre al dato sopra ricordato, è bene citare anche le previsioni per il 2023. Quanti saranno gli italiani che sceglieranno di dare il via a lavori di ristrutturazione nella propria casa? Secondo la sopra citata ricerca, per il prossimo anno sarà possibile parlare di un generale raffreddamento delle percentuali che, invece, ci hanno accompagnato nel corso del 2022.

Gli esperti di Nomisma, infatti, hanno fotografato una situazione che vede solo l’11% del campione intervistato propenso a investire nella ristrutturazione di casa nei mesi a venire. Tra i motivi, rientrano anche i costi non certo bassi degli interventi tra caro energia e aumento delle spese per le materie prime che le imprese devono acquistare per poter svolgere i lavori attorno ai quali ruota il loro business.

Lavori in casa: perché si sceglie di iniziarli?

La sopra citata indagine di Nomisma ha messo in primo piano informazioni interessanti non solo per quanto riguarda la scelta di ristrutturare casa, ma anche in merito agli interventi di efficientamento energetico.

Numeri alla mano, circa 6 italiani su 10 non sono soddisfatti dei loro consumi energetici. Questo è il motivo per cui, nel corso del 2022, molti utenti hanno scelto di dare il via a lavori di efficientamento energetico della propria abitazione.

Quali sono gli altri aspetti relativi alla casa per i quali si prova poca soddisfazione? Dopo i consumi energetici, è possibile trovare la gestione del verde, la sua irrigazione in particolare, e le modalità di manutenzione dell’edificio.

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I costi da affrontare

Come poco fa accennato, quando si parla di ristrutturare casa e di dare il via a lavori di efficientamento energetico dell’abitazione non si può assolutamente prescindere dall’attenzione ai costi. Secondo la ricerca sopra ricordata, la media di questi ultimi è pari a 5.500 euro. Attenzione: si parla del solo ammontare degli interventi di efficientamento.

Se poi, oltre a questi, si includono anche i lavori di natura strutturale, che fanno aumentare la cifra – ricordiamo che si parla sempre di costi medi – fino a oltre 13.000 euro.

Il tema dei costi porta, per ovvi motivi, ad approfondire anche quello dei bonus messi a disposizione per scaricare le spese degli interventi. In media, una famiglia su due ha scelto, nel 2022, di richiederli con lo scopo di ristrutturare casa e di dare una svolta alle prestazioni energetiche della propria abitazione.

Entrando nel dettaglio delle risposte del campione analizzato nel corso della ricerca e guardando le differenze tra le varie città, è possibile accorgersi che sono stati chiesti dal 40% circa dei romani e del 41 dei milanesi.

Osservando invece la globalità degli utenti che li hanno richiesti, è possibile apprezzare che, nel 40% dei casi, l’istanza di accesso agli incentivi è avvenuta per finanziare interventi di efficientamento delle prestazioni energetiche della casa. Nel 37% dei casi, invece, l’accesso agli incentivi è avvenuto per ristrutturare casa, mentre nel 21 per il Superbonus, che subirà modifiche sostanziali con l’entrata in vigore del Decreto Aiuti Quater.

Numeri della ricerca sempre alla mano, circa il 12% degli intervistati ha avuto, nel corso del 2022, accesso agli incentivi del bonus facciate.

In linea generale, i vantaggi fiscali si sono rivelati decisivi per chi, nell’anno che tra poche settimane archiviamo per sempre, ha deciso di ristrutturare casa o di migliorare i suoi consumi energetici domestici. Nel 51% dei casi, infatti, gli utenti che hanno risposto all’indagine hanno rivelato che, senza gli incentivi, non avrebbero mai fatto partire i lavori.

Lavori di ristrutturazione e non solo: a chi li affidano gli italiani?

L’indagine Nomisma ha posto l’accento su un altro tema di grande rilevanza quando si discute delle scelte di chi decide di ristrutturare casa o di migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione. A chi vengono affidati questi lavori? Il sondaggio ha portato alla luce il fatto che, nella maggior parte dei casi, gli utenti si sono affidati a professionisti che conoscevano già. Un altro fattore che ha avuto un grosso peso nella scelta è la necessità di completare i lavori in tempi rapidi.

Un doveroso cenno in merito alla gestione e alla progressione dei lavori va dedicato alle criticità, che hanno riguardato circa il 21% delle situazioni. Nella maggior parte dei casi, a provocare problemi e ritardi è stata la difficoltà nel reperimento dei materiali necessari al completamento degli interventi.

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Le previsioni per il 2023

Dopo questa rassegna di dati relativi al 2022, torniamo un attimo con il focus sulle previsioni relative al prossimo anno e riguardanti i numeri di chi sceglierà di ristrutturare casa o di concretizzare interventi di efficientamento energetico.

L’indagine di Nomisma ha posto in evidenza il fatto che, nel 2023, solo l’11% del campione ha in programma di effettuare sulla propria abitazione interventi come quelli citati nelle righe precedenti. Nel 38% dei casi, invece, a dominare è l’indecisione.

Tornando un attimo ai numeri facciamo presente che, in media, per singola famiglia si parlerà di un investimento di circa 10.465 euro per interventi come il rifacimento del tetto, il trattamento delle acque e il cambiamento/installazione degli impianti antincendio.

I principali fattori frenanti per quanto riguarda l’esecuzione di lavori di ristrutturazione, di efficientamento energetico e di rifacimento di tetti e facciate sono soprattutto l’inflazione e il conseguente incremento del costo del denaro.

Dopo una forte fase rialzista in questi anni, la prospettiva per il prossimo è di un generale raffreddamento del mercato.

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