Quanto costa comprare casa all’asta?
Last Updated on Luglio 18, 2024
Quanto costa comprare casa all’asta? Sono tantissime – comprensibilmente – le persone che si pongono questa domanda. La cosa non deve sorprendere dato che, se si guarda al solo prezzo di aggiudicazione dell’immobile, si può apprezzare un oggettivo risparmio. Attenzione, però: c’è molto di più! Le spese di acquisto di una casa all’asta non finiscono certo qui. Se vuoi scoprire a quanto corrispondono, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.
Comprare casa all’asta: i costi da affrontare
Quando ci si pone la domanda “Quanto costa comprare casa all’asta?“, bisogna prendere in considerazione anche il compenso di una figura di grande importanza, ossia il soggetto delegato alla partecipazione all’asta giudiziaria.
Un riferimento normativo fondamentale da considerare in queste circostanze è il decreto n° 227 del 15 ottobre 2015. Quest’ultimo parametra il sopra citato compenso sulla base del prezzo di aggiudicazione dell’immobile. Nei casi in cui il suddetto corrisponde a una cifra inferiore ai 100.000 euro, al delegato spetta un compenso pari a 1000 euro. La suddetta cifra copre diverse attività. In questo novero è possibile includere mansioni come la redazione dell’avviso relativo alla vendita e tutto quello che ruota attorno al processo di trasferimento della proprietà.
Alla somma sopra citata va poi aggiunto un 10% di rimborso spese. Il totale andrà poi diviso tra l’assegnatario dell’immobile e il creditore.
Come sopra accennato, il compenso del delegato è connesso al valore di aggiudicazione dell’immobile. Giusto per fare un altro esempio ricordiamo che, nel caso in cui il valore di aggiudicazione dell’immobile dovesse essere compreso tra 100.000 e 500.000 euro, il delegato si ritroverebbe, al netto del rimborso, con un compenso di 1500 euro.
Oneri notarili: cosa deve pagare chi si aggiudica un immobile all’asta?
Quanto costa comprare una casa all’asta? Rispondere a questa domanda vuol dire, per forza di cose, prendere in considerazione anche l’ammontare degli oneri notarili a carico della persona che esce vittoriosa dalla procedura. Ecco tutti i dettagli in merito:
- Imposta di registro pari al 2% del valore catastale (la percentuale sale al 9 se non si tratta della prima casa);
- Imposta catastale fissa pari a 50 euro;
- Imposta ipotecaria fissa pari alla medesima cifra ricordata nel punto precedente.
Le spese per il mutuo
Quando si parla delle spese necessarie per affrontare l’acquisto di una casa all’asta, un doveroso cenno va dedicato anche agli oneri per affrontare un eventuale mutuo. In questi frangenti, bisogna farsi trovare pronti a pagare professionisti come il notaio. Quest’ultimo viene scelto dall’istituto bancario a cui si chiede il finanziamento.
Il nodo delle spese condominiali arretrate
Chi affronta un’asta immobiliare e si aggiudica un immobile, ha diversi interrogativi che desidera sviscerare. Uno dei più rilevanti riguarda le spese condominiali arretrate. Domanda che ha il suo perché dato che, in molti casi, dietro a un immobile messo all’asta c’è una condizione economica difficile. Per rispondere all’interrogativo sopra menzionato, il punto di riferimento è l’articolo 63 del Codice Civile.
Quest’ultimo, in corrispondenza del comma 4 per la precisione, ricorda che, a seguito dell’aggiudicazione di un immobile all’asta, il nuovo proprietario è tenuto a pagare solamente le spese condominiali dell’anno in corso e quelle dell’anno precedente. Gli eventuali debiti restanti, invece, sono a carico dell’ex proprietario dell’immobile oggetto della procedura di esecuzione.
Il compenso del custode
Proseguendo con l’elenco degli aspetti da tenere in considerazione quando ci si chiede quanto costa comprare casa all’asta, è arrivato il momento di focalizzarsi sul compenso del custode giudiziario. Si tratta di una figura di grande importanza. A lui, infatti, spetta la conservazione dell’immobile in condizioni ottimali, così da evitare che eventuali danni possano inficiare il suo valore di mercato.
Quando si parla del compenso di questo professionista, bisogna tenere in considerazione diversi fattori. Ecco i principali:
- Entità dell’impegno richiesto (nei casi in cui, per esempio, si ha a che fare con un immobile in stato critico, sono necessari diversi interventi di manutenzione);
- Valore di aggiudicazione dell’immobile.
Al giudice spetta la definizione della somma a titolo di compenso. Quanto appena specificato è previsto dal decreto ministeriale 80/2009. Il compenso sopra citato è a percentuale – o a scaglioni – ed è deciso dal giudice a seconda del prezzo finale dell’immobile. Una cosa importante da sottolineare è che, sempre a discrezione del giudice, è possibile che il compenso venga ridotto. In questi frangenti, la decisioni viene presa sulla base della complessità dell’incarico svolto dal custode.
In generale, bisogna tenere conto del fatto che, per legge, il compenso che spetta al custode immobiliare in caso di asta non può essere inferiore a 250 euro.
Ricordiamo altresì che, oltre alla sopra citata somma, al custode spetta anche un rimborso di carattere forfettario pari al 10% delle spese sostenute per manutenere l’immobile.
Un caso specifico da considerare riguarda le eventualità in cui il ruolo di custode è svolto dal debitore o dal creditore. In questi frangenti, il compenso è escluso d’ufficio. Per amor di precisione, facciamo presente che la somma spetta al soggetto che ha chiesto il pignoramento dell’immobile per recuperare un debito.
Tornando ai dettagli relativi alla figura del custode immobiliare, rammentiamo che viene nominato dal tribunale che si occupa dell’esecuzione immobiliare e che la suddetta nomina si rinnova ogni tre mesi.
Le altre spese
Oltre alle spese ricordate in queste righe, rammentiamo l’esistenza di altri oneri dei quali è fondamentale tenere conto nel momento in cui ci si chiede quanto costa comprare casa all’asta. Nell’elenco è possibile includere la marca da bollo virtuale pari a 16 euro, così come la registrazione dell’atto da depositare presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Da non dimenticare sono infine le spese finalizzate alla cancellazione delle trascrizioni e delle iscrizioni sull’unità immobiliare.