Casa accessibile: i migliori consigli per progettarla
Last Updated on Luglio 18, 2024
Oggi come oggi, quando si parla di arredamento e progettazione d’interni non si può non prendere in considerazione il capitolo della casa accessibile. Adattare gli spazi domestici alle esigenze di disabili o di persone che, per via del sopraggiungere della terza età, hanno difficoltà di movimento è un’esigenza sempre più diffusa (per rendersene conto, basta fermarsi un attimo a pensare all’altissima percentuale di soggetti over 65 che caratterizza la popolazione italiana rispetto alla media europea).
Quali sono i consigli più importanti da seguire quando si tratta di progettare una casa per disabili? Scopriamone alcuni nelle prossime righe di questo articolo.
Progettare una casa accessibile: da dove cominciare?
Chi ha la necessità di progettare una casa accessibile, ha oggi una possibilità in più, ossia il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, un vantaggio che è opportuno conoscere se si hanno anziani o disabili in famiglia. In cosa consiste? L’agevolazione può essere richiesta da tutti i contribuenti in grado di dimostrare, fatture alla mano, di aver proceduto all’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno o all’esterno della propria abitazione. Un aspetto indubbiamente positivo riguarda la possibilità di accedere all’agevolazione anche in assenza, nel nucleo familiare convivente, di soggetti disabili o di anziani di età superiore ai 65 anni.
Un altro aspetto di grande importanza da considerare riguarda la conformità dei lavori stessi al decreto numero 236/1989 del Ministero dei Lavori Pubblici. Su cosa si focalizza? Sull’ottimizzazione dell’accessibilità degli spazi, ma anche sulla loro adattabilità.
Il bonus, del quale si può usufruire considerando l’erogazione dell’importo in cinque quote annuali, può essere sostituito dallo sconto in fattura o dalla cessione del credito.
Chiarita questa premessa, doverosa per avere le idee chiare in merito a quello che il legislatore mette a disposizione, vediamo, stanza per stanza, quali sono i dettagli da prendere in esame quando si parla di progettazione di una casa accessibile.
Bagno per disabili e anziani: come realizzarlo
Nel momento in cui si definiscono i dettagli di una casa adatta a un soggetto disabile o a un anziano, il bagno è senza dubbio una delle prime stanze a cui si fa attenzione. Il motivo è facile da spiegare: parliamo infatti di una parte della casa che, per via del suo utilizzo, mette particolarmente a rischio per quanto riguarda gli infortuni.
Alla luce di ciò, è bene agire in ottica preventiva adottando alcuni semplici accorgimenti. Giusto per fare un esempio ricordiamo che nel bagno di una casa accessibile non dovrebbe mai mancare la doccia a filo pavimento e, all’interno di essa, un sedile ribaltabile.
Nel momento in cui si sceglie il lavabo, l’optimum prevede il fatto di concentrarsi sulle soluzioni sospese. Grazie ad esse, infatti, non si incontrano difficoltà nell’avvicinare la sedia a rotelle.
Living in una casa accessibile: che caratteristiche deve avere
Anche il living deve essere organizzato con attenzione quando si punta ad allestire una casa accessibile. Tra gli aspetti principali da considerare troviamo l’eliminazione dei tappeti. In una stanza con molte anime come il salotto – da quando l’emergenza sanitaria ha trasformato il nostro modo di fruire degli spazi domestici, lo si utilizza non solo per rilassarsi, ma anche per studiare e lavorare – è ancora più importante focalizzarsi sugli spazi di manovra.
Giusto per dare qualche numero in merito facciamo presente che, nei casi in cui si ha a che fare con una persona che ha la necessità di muoversi in sedia a rotelle, bisogna considerare i seguenti riferimenti:
- 150 cm x 150 cm circa: in questo modo, si permette la rotazione completa del dispositivo mobile e, di fatto, si dà modo al soggetto disabile o all’anziano di cambiare direzione;
- 140 cm x 170 cm circa: mettendo in primo piano questo spazio di manovra, si agevola l’inversione di direzione alla persona che utilizza la sedia a rotelle.
Cucina a misura di disabile: su cosa concentrarsi?
Passiamo ora alla cucina. Quali caratteristiche dovrebbe avere in una casa accessibile? Uno dei primi aspetti da prendere in esame riguarda lo spazio sotto al lavello e al piano cottura. La normativa vigente prevede che, al fine di agevolare al massimo la fruizione da parte di chi si muove in sedia a rotelle, ci siano almeno 70 centimetri dagli elementi sopra menzionati al pavimento.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle peculiarità della cucina in una casa accessibile! Nell’ambito degli altri aspetti da prendere in considerazione troviamo il fatto di orientarsi, se possibile, verso soluzioni estraibili. Grazie ad esse, è possibile avere una visione completa del contenuto dei vari mobili e accedere facilmente ai cibi e/o agli utensili per la preparazione di piatti.
La camera da letto senza barriere architettoniche
Cosa dire, invece, della camera da letto perfetta per la casa accessibile? Che tra gli aspetti a cui vale la pena fare attenzione troviamo innanzitutto lo spazio di manovra laterale rispetto al letto. Quest’ultimo, se possibile, non dovrebbe essere inferiore ai 150 centimetri.
Per rendere facile l’utilizzo degli spazi in un ambiente intimo come la stanza da letto, bisogna prendere in esame anche la distanza tra un mobile e l’altro. In questo caso, non si dovrebbe andare oltre ai 90 centimetri.
Cosa dire dell’altezza del letto? Innanzitutto che, se le capacità motorie dell’anziano o del soggetto disabile sono particolarmente ridotte, è il caso di affiancargli un sollevatore. Per quanto riguarda l’altezza, è bene non andare oltre ai 50 centimetri. Esattamente come in salotto, è opportuno eliminare i tappeti.
Concludiamo con un focus sul corridoio. In una casa perfetta per disabili o per persone con motilità ridotta a causa dell’età avanzata, le loro dimensioni dovrebbero essere tali da consentire la sopra menzionata rotazione della sedia a rotelle (deve quindi esserci uno spazio non inferiore ai 150 cm x 150 cm).