Quante volte si può rinegoziare il mutuo?
Last Updated on Luglio 18, 2024
Quante volte si può rinegoziare il mutuo? Sono tantissimi gli utenti che, ogni giorno, si fanno questa domanda. Ridefinire le condizioni del mutuo, infatti, può rivelarsi fondamentale oggi come oggi, in un periodo in cui il carovita e l’incertezza economica possono influire fortemente sui bilanci delle singole persone e delle famiglie.
Se ti interessa scoprire qualcosa di più sul tema sopra citato, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.
Rinegoziazione del mutuo: di cosa si tratta?
Prima di entrare nel vivo della risposta alla domanda “Quante volte si può rinegoziare il mutuo?“, è opportuno capire con che cosa si ha a che fare. Quando si parla di rinegoziazione del mutuo, si intende la possibilità, in accordo con la banca, di modificare dettagli come l’entità economica della rata, la durata del piano di ammortamento, il tasso d’interesse.
Doveroso è ricordare che, negli ultimi anni, le richieste alle banche per la rinegoziazione del mutuo sono aumentate notevolmente anche per via dell’abbassamento notevole dei tassi d’interesse. Questi ultimi, per quanto riguarda l’Euribor, hanno anche toccato la negatività.
Entrando nel vivo di questo aspetto, è importante sottolineare che le richieste di rinegoziazione dei mutui sono arrivate di frequente da soggetti che avevano stipulato il contratto negli anni pre crisi del 2008, periodo in cui gli interessi sono scesi raramente sotto al 5%.
Il tasso d’interesse, come già detto, è solo uno degli aspetti che si possono ridefinire quando si procede alla rinegoziazione del mutuo. Si può procedere all’abbassamento della rata se si hanno problemi economici, ma anche all’aumento dell’entità della stessa se si è entrati in possesso di una cifra importante e, sfruttando questo vantaggio, si ha intenzione di accelerare il percorso di estinzione del debito.
Rinegoziazione del mutuo: dopo quanto tempo si può fare?
Un altro aspetto da sottolineare prima di entrare nel vivo della risposta all’interrogativo “Quante volte si può rinegoziare il mutuo?” riguarda il tempo che deve trascorrere tra l’inizio del piano di ammortamento e la presentazione della suddetta richiesta. La legge non prevede vincoli stringenti al proposito. Tutto dipende dall’istituto di credito che, nella maggior parte dei casi, richiede che si trascorso un tempo minimo di 2/3 anni prima di accogliere l’istanza di rinegoziazione del contratto di mutuo. A tal proposito, è doveroso sottolineare due cose:
- La banca non è in alcun modo obbligata ad accettare la richiesta di rinegoziazione. In caso di diniego, il cliente può procedere alla surroga;
- In molti casi, con lo scopo di non perdere i clienti gli istituti di credito tendono ad accogliere con un approccio accomodante le richieste di rinegoziazione.
Si può rinegoziare il mutuo per la seconda volta?
Sì, dopo la prima rinegoziazione si può procedere alla seconda senza problemi. Tutto, infatti, dipende dalle esigenze del mutuatario e dagli accordi che il soggetto in questione ha preso con l’istituto di credito con il quale ha stipulato il contratto. Entrando nel vivo di questo aspetto facciamo presente che, oggi come oggi, un mutuatario può rinegoziare il proprio contratto con la banca tutte le volte che vuole, sempre gratuitamente e senza bisogno di comparire davanti al notaio.
La banca è obbligata a rinegoziare il mutuo?
Dopo aver chiarito quante volte si può rinegoziare il mutuo ricordiamo ancora una volta che la legge non prevede, da parte della banca, l’obbligo di accogliere le richieste di rinegoziazione. Certo è che, in un panorama caratterizzato da una concorrenza sempre più spietata, qualsiasi istituto di credito fa le sue valutazione e riflette, per esempio, sulla convenienza tra l’abbassamento di un tasso d’interesse e la perdita del cliente.
Quest’ultimo, come precedentemente specificato, nel momento in cui non riesce ad accedere alla rinegoziazione può percorrere altre strade. Tra queste spiccano la surroga, ossia la portabilità del mutuo con suo trasferimento gratuito presso un’altra banca, e la sostituzione. Quest’ultima opzione consente, a differenza della surroga, di ottenere liquidità aggiuntiva. Prevede l’estinzione del primo mutuo e l’accensione di uno nuovo presso un diverso istituto di credito.
Conviene rinegoziare il mutuo oggi?
Chi si chiede quante volte si può rinegoziare il mutuo si interroga, per forza di cose, anche sulla convenienza di questa operazione. La prima cosa da dire al proposito è che l’operazione è a costo zero. Come già detto, parliamo di un’operazione che, nella maggior parte dei casi, gli istituti di credito concedono con lo scopo di evitare di perdere il cliente. Inoltre, è estremamente rapida dal punto di vista dell’investimento del tempo.
Il cliente che si è domandato quante volte si può rinegoziare il mutuo e ha deciso di procedere con la richiesta, deve infatti inviare al proprio istituto di credito una raccomandata A/R, nella quale esplicita le condizioni che ha intenzione di modificare.
Se la banca accetta, si procede alla redazione di una scrittura privata che, come già specificato, non richiede la presenza del notaio. Il cosiddetto accordo di rinegoziazione, infatti, prevede solo una modifica parziale del contratto di mutuo originario. La mancanza
Un altro motivo per cui conviene valutare la rinegoziazione del mutuo oggi è legato al fatto che, per richiederla, non è necessario presentare documenti d’istruttoria come la busta paga o il CUD. Proseguendo con i vantaggi da valutare dopo essersi chiesti quante volte si può rinegoziare il mutuo ricordiamo la possibilità, una volta ottenuto il cambiamento delle condizioni del mutuo, si può continuare a usufruire dei benefici fiscali legati al contratto originario.
Inoltre, tutte le polizze legate a quest’ultimo vengono mantenute senza alcun costo aggiuntivo a carico del mutuatario.