Passaggio di proprietà di un immobile: cosa sapere sui costi
Last Updated on Luglio 18, 2024
Quanto costa il passaggio di proprietà di un immobile? Sono tantissime le persone che si fanno domande in merito. Come vedremo nelle prossime righe, l’eventualità sopra citata è molto frequente e può coinvolgere anche familiari. Se anche tu ti sei posto domande in merito, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare diverse informazioni preziose con tutti i riferimenti normativi.
Passaggio di proprietà immobiliare: di cosa si parla?
Prima di entrare nel vivo dell’argomento relativo ai costi che si sostengono in caso di passaggio di proprietà di un immobile, vediamo di cosa si parla di preciso quando si chiama in causa la situazione appena ricordata.
Il passaggio di proprietà di un immobile è un atto ufficiale attraverso il quale la proprietà di una determinata unità immobiliare passa da una persona a un’altra. Può essere di diverse tipologie. Ecco quali:
- Successione ereditaria
- Donazione
- Passaggio di proprietà a titolo oneroso
La principale differenza tra le varie tipologie riguarda il fatto che, quando si ha a che fare con il primo caso, è necessaria una dichiarazione di successione (il catasto concretizza poi l’effettivo passaggio di proprietà). Una volta che si ha in mano quest’ultima, il catasto procede al passaggio di proprietà effettivo.
Quando, invece, si ha a che fare con un passaggio di proprietà tramite donazione o a titolo oneroso – la classica compravendita – è necessario il coinvolgimento del notaio per l’esecuzione del rogito. Detto questo, entriamo nel vivo dei costi.
Passaggio di proprietà di una casa tra familiari: i costi da affrontare
Quando si parla di passaggio di proprietà di un immobile e dei costi legati all’atto, è naturale chiedersi quali siano quelli da sostenere in caso di coinvolgimento di familiari. Come ci si muove, per esempio, in caso di passaggio di proprietà tra fratelli? Esattamente come nel caso in cui le due parti coinvolte fossero due estranei. Il motivo è legato al fatto che, per la legge italiana, la procedura sopra citata ha un iter che prescinde dal grado di parentela.
Ciò vuol dire che, nel caso della donazione o del passaggio di proprietà a titolo oneroso, è necessario sostenere i costi di un notaio che, attraverso il suo lavoro, certifica innanzitutto l’identità dei soggetti che chiedono il passaggio di proprietà dell’immobile.
A questo punto, è naturale chiedersi quale sia il costo dell’onorario notarile. I professionisti in questione, quando devono formulare una proposta economica per il loro lavoro, devono fare riferimento a dei minimi e a dei massimi tabellari. Il parametro da cui partire è il valore dell’immobile. Giusto per dare qualche numero, rammentiamo che si va dallo 0,14% del sopra citato valore – in caso di immobile compreso fra 3,5 e 5 milioni di euro – fino al 7,66%. Quest’ultima percentuale va considerata quando si ha a che fare un immobile di valore compreso tra i 5000 e i 25000 euro.
Passaggio di proprietà della casa: il prezzo delle imposte
Quando si parla dei costi da sostenere in caso di passaggio di proprietà di un immobile, è doveroso chiamare in causa le imposte. Queste ultime variano a seconda di un aspetto: l’unità immobiliare oggetto del passaggio di proprietà è la prima o la seconda casa. Ecco i dettagli in merito:
- Imposta di registro pari al 2% del valore catastale dell’immobile in caso di prima casa. La percentuale sale al 9 se, invece, si tratta di una seconda casa;
- Imposta ipotecaria pari a 50 euro in caso di prima casa. Se, invece, il passaggio di proprietà di un immobile riguarda la seconda casa, l’onere fiscale in questione corrisponde al 2% del valore dell’immobile;
- Imposta catastale pari a 50 euro in caso di passaggio di proprietà che coinvolge una prima casa. Nell’eventualità di un atto che, invece, riguarda la seconda casa, si ha a che fare con un’imposta pari all’1% del valore dell’immobile.
Doveroso è citare anche l’imposta sulle donazioni, regolamentata dal Testo Unico del 31/10/1990 n° 346. Anche in questo caso, la discriminante principale è il valore dell’immobile. Nei casi in cui quest’ultimo supera il milione di euro, l’imposta di successione è pari al 4% del valore dell’immobile.
Nel frangente della donazione, si ha a che fare con una piccola differenza rispetto alle altre situazioni se a essere coinvolti sono i fratelli/sorelle. Nelle situazioni in cui il passaggio di proprietà di un immobile attraverso donazione coinvolge un’unità del valore superiore a 100.000 euro, l’imposta è pari al 6%.
Donazione di un immobile: chi sostiene i costi?
Rimaniamo nell’ambito del passaggio di proprietà di un immobile tramite donazione considerando un interrogativo molto importante: chi sostiene gli oneri? La legge prevede che a pagarli sia il donatario, ossia la persona che riceve in dono il bene immobile.
Ecco l’elenco dei costi:
- Imposta di registro: per calcolarla, è necessario moltiplicare il 5% della rendita catastale per il coefficiente fisso. Quest’ultimo varia sulla base della categoria catastale a cui l’immobile appartiene;
- Imposta ipotecaria pari a 200 euro in caso di passaggio di proprietà di un immobile registrato come prima casa;
- Imposta di bollo forfettaria pari a 230 euro;
- Diritti sulla trascrizione ipotecaria corrispondenti a 90 euro;
- Imposta catastale pari a 200 euro.
Concludiamo rammentando che, in linea generale, in caso di successione si pagano dagli 800 ai 1800 euro. Se, invece, il passaggio di proprietà di un immobile è una donazione, si andrà a spendere una cifra compresa tra i 900 e i 2000 euro. Gli atti in cui il passaggio di proprietà immobiliare prevede una vendita, le spese complessive andranno dai 1500 ai 7000 euro. I numeri in questione sono frutto di stime che vedono in primo piano un immobile dal valore catastale di 100.000 euro registrato come prima casa.