come intestare la casa ai figli minorenni
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Come intestare la casa ai figli minorenni

Last Updated on Luglio 16, 2024

Come intestare la casa ai figli minorenni? Sono tantissime le persone che si pongono questa domanda. Normalissimo! Acquistare un immobile e intestarlo alla prole può voler dire, per esempio, impegnarsi per garantire ai propri figli un futuro sereno, al riparo dalla maggior parte delle difficoltà economiche. Grazie alla scelta poco fa citata, sia i genitori che acquistano sia la loro prole possono apprezzare dei vantaggi non indifferenti.

Se ti interessa sapere qualcosa di più in merito, non devi fare altro che seguirci nelle prossime righe di questo articolo, dove spiegheremo cosa si deve fare per intestare la casa ai figli che non hanno ancora compiuto 18 anni e cosa dice la legge in merito.

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Comprare casa ai figli minorenni: chi non ha ancora compiuto 18 anni può acquistare immobili?

Per capire bene come funzionano le cose dal punto di vista normativo quando ci si chiede come intestare la casa ai figli minorenni, ricordiamo che no, chi non ha ancora compiuto 18 anni, non essendo considerato per legge dotato della capacità di agire, non ha la possibilità di firmare atti di acquisto immobiliari.

Attenzione, però: la normativa italiana prevede la possibilità, da parte del genitore o del tutore legalmente nominato, di intestare la casa a un soggetto minorenne. In questa circostanza, ci si muove nel campo delle procedure di amministrazione straordinaria. Cosa implica ciò? Che i genitori intenzionati ad acquistare una casa per il figlio devono essere autorizzati dal giudice.

Quest’ultimo acconsente all’acquisto dell’immobile – che può essere sia a titolo oneroso, sia una donazione – nei casi in cui ne deriva un concreto vantaggio per il soggetto più debole, ovvero il minore.

Quanto appena ricordato è disciplinato dall’articolo 320 del Codice Civile. Quest’ultimo si focalizza su tutti gli aspetti relativi alla rappresentanza dei figli minorenni e all’amministrazione dei loro beni.

Tornando all’operato del giudice ricordiamo che la succitata autorizzazione deve essere inviata al notaio che si occupa del rogito. In mancanza di essa, i genitori che si chiedono come intestare la casa ai figli minorenni non possono procedere.

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Nelle circostanze a cui è dedicato questo articolo, è naturale chiedersi quale sia il giudice a cui ci si deve rivolgere per la sopra menzionata autorizzazione. Si tratta del giudice tutelare di riferimento del luogo di residenza della famiglia del minore.

Come specificato nelle righe precedenti, il giudice tutelare fornisce l’autorizzazione all’intestazione della casa a un soggetto che non ha ancora compiuto 18 anni nei casi in cui l’operazione risulta per lui vantaggiosa.

Nei frangenti in cui una coppia di genitori dovesse richiedere di intestare al figlio minorenne una casa su cui grava un’ipoteca o che risulta vincolata a un mutuo ancora in corso, il giudice potrebbe rifiutare. Lo stesso si può dire per gli immobili caratterizzati da palesi vizi strutturali.

Intestare casa ai figli minorenni con donazione: cosa dice la legge?

Quando ci si chiede come intestare la casa ai figli minorenni, è normale porsi domande in merito alle donazioni immobiliari dirette, situazioni frequenti nei casi in cui i genitori o i nonni decidono di fare un passo importante per la tutela del futuro del proprio erede.

Anche in questo frangente, entra in gioco la figura del giudice tutelare. Suo compito, infatti, è quello di vigilare sull’operato dei genitori o degli adulti aventi l’onere di tutelare legalmente gli interessi del minore. Ancora una volta, in assenza di un’autorizzazione non è possibile, per i genitori o per qualsiasi altra figura che rappresenta il minore, comparire davanti al notaio.

Quando si parla di donazione diretta di un immobile, è necessario aprire il capitolo delle spese. Le imposte a cui si va incontro sono le seguenti:

  • Ipotecaria, pari al 2% del valore catastale. Per la prima casa corrisponde a 50 euro nei casi in cui si compra da privato e a 200 se, invece, interviene una società;
  • Catastale, corrispondente all’1% del valore catastale. Per quanto concerne le differenze tra acquisti da privati e acquisti da società, vale quanto specificato sopra;
  • Imposta di registro di 200 euro nei casi in cui si ha a che fare con immobili del valore superiore al milione di euro.

Da considerare è ovviamente la parcella del notaio che si occupa di gestire la donazione immobiliare.

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Intestare casa al figlio minorenne con mutuo: è possibile?

No, non è possibile intestare casa al figlio minorenne con mutuo. Il motivo è legato al fatto che, per la legge italiana, il mutuatario deve avere per forza compiuto la maggiore età. Quello che si può fare, è intestare il mutuo ai genitori o al rappresentante legale del minore. Attenzione, però: nelle circostanze appena citate, non è possibile per chi ha sottoscritto il mutuo portare in detrazione gli interessi passivi di quest’ultimo. Come mai? Perché, come già accennato, l’immobile è intestato al minore.

I vantaggi dell’intestare una casa ai figli minorenni

Dopo aver visto come intestare una casa ai figli minorenni, vediamo un attimo perché si dovrebbe fare questa scelta. Come già accennato, si parla di diversi vantaggi sia per il minore, sia per i genitori. Il primo entra in possesso di un bene che è una maggior garanzia di tranquillità economica per il futuro. I secondi hanno la possibilità, per esempio di risparmiare tempo e denaro evitando gli step, spesso farraginosi, che caratterizzano i processi di successione ereditaria (l’immobile è stato intestato al figlio con i genitori ancora in vita).

Concludiamo rammentando che, nel caso in cui si dovesse decidere di vendere la casa acquistata, sarebbe ancora una volta necessaria l’autorizzazione da parte del giudice.

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