Locazioni a Milano: boom di richieste di mini appartamenti
Last Updated on Maggio 29, 2024
Il quadro delle locazioni a Milano sta vedendo in primo piano una richiesta sempre più consistente di mini appartamenti, soluzioni immobiliari la cui estensione, in media, è compresa fra i 30 e i 60 metri quadri. Il secondo dato è fortemente collegato ai prezzi al metro quadro, alti come in nessuna città in Italia.
Il dato in questione si discosta rispetto a quello del resto della nazione, che vede in primo piano, invece, la richiesta di appartamenti di estensione compresa tra i 60 e i 100 metri quadri, range che copre il 42,3% delle richieste di case in affitto.
Per quanto riguarda le locazioni a Milano, ribadiamo, a prevalere è la richiesta di monolocali, che rappresenta il 40% circa delle preferenze di chi firma un contratto di locazione nel capoluogo lombardo.
I micro-appartamenti, ossia le soluzioni caratterizzate da un’estensione inferiore ai 30 metri quadri, vengono preferiti da circa il 3,6% di chi affitta casa a Milano.
Secondo i dati raccolti dall’ufficio studi di Idealista, circa l’11% degli immobili in affitto a Milano ha una metratura compresa tra i 100 e i 150 metri quadri. Oltre questa soglia si colloca, invece, circa il 6,3% delle case in affitto all’ombra della Madonnina.
Appartamenti medio-grandi: i numeri delle richieste a livello nazionale
Come già accennato, la situazione a livello nazionale è molto diversa rispetto a quella del capoluogo lombardo, in linea con dati che abbiamo imparato a conoscere nell’immediato post pandemia, e focalizzata sulla ricerca di immobili di ampia metratura, di estensione compresa tra i 60 e i 100 metri quadri. Tipologia di immobile scelta dal 42,3% dei locatari in Italia, è seguita dagli appartamenti di taglio medio-piccolo, preferiti dal 31,3% degli affittuari.
Quelli che scelgono unità di estensione inferiore ai 30 metri quadri, invece, sono solo il 3%.
Aumenta l’offerta di immobili per gli affitti a lungo termine
Un altro dato interessante oltre alla già citata prevalenza degli immobili di metratura contenuta tra le locazioni a Milano riguarda l’aumento, riscontrato sempre dall’ufficio studi di Idealista, dell’offerta di case in affitto a lungo termine.
Nel corso dell’ultimo trimestre del 2023, l’incremento è stato del 5%, segno del fatto che, nonostante il più che consistente aumento degli affitti brevi nelle città turistiche – Roma in primis – le locazioni a lungo termine stanno riacquisendo il loro appeal.
Degno di attenzione in merito è il capitolo delle morosità, considerate un problema, come ricordato a ottobre dello scorso anno dal Presidente di Nomisma in occasione di un’intervista al Corriere della Sera, da numerosi proprietari.
Un motivo in più per prendere in considerazione l’affitto a lungo termine è legato alla possibilità di eliminare questa preoccupazione grazie a soluzioni come Protezione Zappyrent, la nostra formula che garantisce il pagamento del canone tutti i mesi.
L’inversione di tendenza è consistente soprattutto in confronto al 2019, anno in cui si è verificato un vero e proprio tonfo, una flessione del 42% dell’offerta degli immobili in locazione a lungo termine.
In diversi hanno salutato con favore il sopra menzionato incremento di fine 2023, parlando di un segnale positivo per il comparto degli affitti “tradizionali” e di numeri che fanno capire che, sia quando si parla di locazioni a Milano, sia quando si guarda alle proposte di altre città, è notevolmente migliorato il livello di accessibilità.
Case in locazione a Milano: i progetti per renderle economicamente più accessibili
L’aumentata richiesta di mini-appartamenti nel capoluogo lombardo è dovuta al fatto che, come sopra accennato e come da molto tempo si sa, le locazioni a Milano hanno prezzi con vette che non si vedono in nessuna altra parte del Paese.
Sono diversi i progetti che, nel corso degli ultimi anni sono stati messi in campo per cercare di renderli più accessibili, in particolare al ceto medio che sta guardando sempre di più all’hinterland quando deve cercare una casa da prendere in locazione.
Tra le idee messe in campo è possibile citare quella del leader di Cgil Milano che, nei primi giorni dell’anno e dalle pagine del Corriere, ha rilanciato l’idea della creazione di alloggi da affittare a 10 euro al giorno in città, obiettivo realizzabile, a suo dire, partendo dalla discussione già avviata sul Piano di Governo del Territorio e ricorrendo allo strumento della proprietà condivisa.
A prescindere dai mezzi, l’obiettivo di rendere più accessibili i canoni delle locazioni a Milano va perseguito rapidamente. A ricordarlo – e non sono certo i primi numeri a farlo in questi anni – ci pensano i risultati di un recente studio di Idealista, che inquadra, come sforzo medio per l’affitto nel territorio della città metropolitana, circa il 46% del reddito familiare.
Per comprare casa sotto la Madonnina, invece, lo sforzo economico è pari al 40,7% in media.