Impianto solare termico domestico: cos’è e come funziona
Last Updated on Luglio 17, 2024
La ricerca di soluzioni sostenibili per riscaldare la casa e produrre acqua calda sanitaria è sempre più centrale al giorno d’oggi, anche in vista delle evoluzioni normative del prossimo futuro (una su tutte, la direttiva sulle case green). L‘impianto solare termico domestico, alla luce di ciò, è molto richiesto. Come funziona? Quali sono i costi da affrontare? L’impianto solare termico funziona in inverno? Per rispondere a questi e altri interrogativi, abbiamo creato questo articolo. Seguici nelle prossime righe per scoprire qualcosa di più sul tema!
Solare termico: di cosa si tratta?
L’impianto solare termico domestico, che rientra fra gli interventi le cui spese sono ammesse per l’accesso al bonus ristrutturazione e all’ecobonus, deve il suo funzionamento all’energia prodotta dai raggi del sole, una fonte di energia rinnovabile gratuita e sostenibile. Fondamentale è avere chiara la differenza con i pannelli fotovoltaici. In questo caso, infatti, si parla di energia termica. Quando, invece, si ha a che fare con i pannelli fotovoltaici, si inquadrano degli strumenti che permettono la trasformazione dell’energia prodotta dai raggi del sole in elettricità utilizzabile in contesto domestico.
In casa, l’energia termica può essere impiegata sia per il riscaldamento degli spazi domestici sia, come già accennato, per la produzione di acqua calda sanitaria.
Schema impianto solare termico: come funziona?
Vediamo ora come funziona l’impianto solare termico domestico. Tutto si basa sul contatto tra i raggi del sole e pannelli ad hoc caratterizzati dalla presenza, all’interno, di quello che è noto tecnicamente come fluido termovettore, che viene riscaldato. Grazie a una pompa, il fluido termovettore viene trasportato fino allo scambiatore di calore.
A questo punto, l’energia termica prodotta viene trasmessa verso un serbatoio con funzioni di stoccaggio. Qualora non dovesse risultare sufficiente l’energia prodotta dalle radiazioni solari, entrerebbe in gioco un sistema di riscaldamento con funzionamento convenzionale, in grado di riscaldare il sopra citato serbatoio di stoccaggio fino al raggiungimento della temperatura desiderata.
Con un impianto solare termico domestico medio, è possibile apprezzare circa il 60% dell’energia necessaria, ogni anno, per la produzione di acqua calda sanitaria.
Le caratteristiche dei pannelli
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla presenza, in ogni impianto solare termico domestico, di pannelli solari. Questi ultimi, sono definibili dal punto di vista tecnico con l’espressione “collettori solari” (la tipologia principale è il collettore solare a lastra piana, con una superficie progettata in modo da assorbire la maggior quantità possibile di radiazioni e caratterizzato dall’utilizzo della lana di roccia come materiale isolante). Si tratta di pannelli contraddistinti da un rivestimento in vetro, dalla presenza di materiali isolanti e da quella di tubi in metallo, rame nello specifico, che hanno il compito di trasportare il fluido termovettore.
Sono in tanti a chiedersi se il solare termico funziona anche in inverno. La risposta è affermativa. Per quando le temperature sono basse, si possono utilizzare i cosiddetti pannelli sottovuoto. Realizzati con componenti minerali pressate successivamente messe sottovuoto tramite un involucro ad hoc.
Questi pannelli, quasi sempre, sono composti in fibra di vetro e ricoperti da una incamiciatura realizzata nel medesimo materiale e in alluminio. Grazie a questa peculiarità, il pannello risulta particolarmente resistente al taglio e agli agenti di erosione. In media, rispetto a un pannello solare tradizionale, il pannello solare sottovuoto ha una durata temporale doppia, il che lo rende anche più costoso.
Se si ha intenzione, invece, di orientarsi verso soluzioni economiche, si possono scegliere, per il proprio impianto solare termico domestico, dei pannelli con rivestimento plastico. Ovviamente, oltre a essere più economici delle opzioni precedentemente elencate, sono anche meno efficienti.
Solare termico per riscaldamento termosifoni e produzione di acqua calda sanitaria: le tipologie
Quando si parla di impianto solare termico domestico, è necessario ricordare l‘esistenza di diverse tipologie di sistemi. Vediamo quali nelle prossime righe di questo paragrafo.
Impianto termico a circolazione naturale
In questo caso, si ha a che fare con una tipologia di impianto solare termico domestico in cui a determinare il moto del fluido termovettore che passa dal pannello solare al serbatoio sono due fattori, ossia la differenza di densità e di temperatura. Il movimento, come è chiaro dal nome stesso dell’impianto, avviene in maniera naturale. Il fluido termovettore va incontro a una riduzione di densità, si riscalda e si muove verso l’alto, così da riuscire a raggiungere il serbatoio. Con il raffreddamento, avviene il movimento in senso opposto.
I vantaggi di questa tipologia di impianto solare termico domestico sono la semplicità e l’accessibilità economica. In virtù del primo dei due aspetti, si tratta di un’opzione che non è adatta a contesti diversi dalla casa privata, come per esempio i ristoranti o le strutture ricettive.
Impianto termico solare a circolazione forzata
L’impianto solare termico domestico a circolazione forzata è considerato la migliore alternativa in assoluto per la produzione di acqua calda sanitaria. Come funziona? In questo caso, si ha a che fare con un sistema che, attraverso una pompa, permette l’attivazione del fluido termovettore. Rispetto all’impianto a circolazione naturale, è possibile procedere all’installazione del serbatoio in ambiente indoor.
Fra i principali vantaggi di questa tipologia di impianto solare termico domestico rientra il funzionamento ottimale in tutte le stagioni dell’anno. L’efficienza è garantita a prescindere dalla temperatura esterna. Anche in caso di intemperie, non ci sono problemi che possono compromettere il funzionamento dell’accumulo.
Se si deve trovare un aspetto positivo rispetto alla tipologia a circolazione naturale, questo riguarda indubbiamente la coibentazione migliore. L’efficienza, in generale, è eccellente. I costi, come accennato nel paragrafo precedente, sono decisamente alti per un contesto domestico piccolo. Si tratta, infatti, di una tipologia di impianto più adatta a strutture ricettive.