Donazione immobile: costi e modalità
Last Updated on Settembre 1, 2021
Donare una casa è un atto molto frequente tra parenti molto stretti. Genitori e figli, fratelli: è in questo tipo di rapporti che la donazione della casa si attua molto spesso. Un atto di generosità che è totalmente gratuito per il ricevente, ma che invece comporta delle spese per chi decide di farlo.
Si differenzia dal comodato d’uso gratuito della casa perché l’accordo non ha una scadenza temporale, nonostante condividano il non essere un contratto a titolo oneroso. Anche se i costi non sono propriamente nulli, specialmente per chi dona l’immobile.
Quanto costa una donazione di una casa? Quali sono le spese da considerare? C’è un modo per risparmiare? Vediamo come funziona la donazione immobile, i costi da affrontare e le condizioni da rispettare.
Donazione immobile: i controlli precedenti
Prima di procedere con la donazione bisognerà verificare le condizioni dell’immobile in questione, il suo stato giuridico e l’eventuale presenza di ipoteche o pregiudizievoli.
Per conoscere questo tipo di informazioni bisogna richiedere una relazione ipotecaria completa, che prevede lo sviluppo di cinque formalità tra trascrizioni e iscrizioni. Nel modulo di richiesta vanno indicati i dati catastali dell’immobile o quelli anagrafici del proprietario fisico o legale.
Oltre a questi dati, la relazione catastale comprende:
- Una relazione patrimoniale;
- L’elenco delle formalità;
- Lo sviluppo di cinque atti notarili;
- La visura storica catastale dell’immobile;
- La planimetria catastale.
Come donare un immobile?
Anche se a titolo gratuito, la donazione costituisce un vero e proprio contratto, grazie al quale un primo soggetto “arricchisce” un secondo a titolo totalmente gratuito. È un tipo di accordo molto frequente, si diceva, all’interno delle famiglie.
Nel caso di un immobile, si possono donare i diritti di:
- Proprietà
- Usufrutto
- Uso
- Abitazione
La donazione a sua volta può essere:
- Diretta, se prevede che si doni un bene in favore di un soggetto;
- Indiretta, se l’atto produce un effetto donativo a favore di chi lo riceve.
La donazione di un immobile deve obbligatoriamente essere trascritta nei registri pubblici immobiliari e al catasto, tramite voltura catastale. Così facendo verranno documentate e certificate tutte le modifiche dei dati anagrafici, inserendo quelli dei nuovi proprietari. La voltura catastale modificherà quindi la visura catastale.
Donazione immobile: costi
Arriviamo al punto centrale della questione: quanto costa una donazione di una casa? Nonostante il ricevente non debba ovviamente spendere niente per l’accordo, la donazione di un immobile ha costi legali e notarili inevitabili per chi dona, che varieranno a seconda del grado di parentela che intercorre tra le parti.
Il calcolo del costo della donazione di un immobile si fa a partire dalla base imponibile. Necessaria per calcolare le imposte, essa si otterrà moltiplicando la rendita catastale, rivalutata del 5%, per un coefficiente che varia a seconda dell’immobile in questione.
Le imposte da pagare saranno:
- Imposta di registro, che si può non pagare solamente se il valore non supera la franchigia prevista per legge;
- Imposte ipotecarie e catastali. La prima corrisponde al 2% del valore catastale dell’immobile; se si tratta di donazione della prima casa, sarà pari a 200 euro.
La seconda invece sarà pari all’1%, e a 200 euro se si tratta della prima casa;
- Imposta di bollo a forfait, pari a 230 euro;
- Visure ipotecarie e catastali;
- Diritti per la trascrizione ipotecaria, pari a 90 euro;
- Tassa per l’archivio notarile, che varia in base al valore che si dichiara;
- Il costo del notaio per la donazione dell’immobile.