Divisione delle spese: cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario
Last Updated on Luglio 18, 2024
Quando si decide di mettere a reddito un immobile di cui si è proprietari e locarlo, è naturale interrogarsi, soprattutto se è la prima volta che si fa questa scelta, su cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario dal punto di vista delle spese (relative alle riparazioni e non solo). Se hai dubbi in merito, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo, dove abbiamo raccolto alcuni consigli che potrebbero esserti utili, con riferimenti normativi annessi.
Cosa deve pagare l’inquilino e cosa il proprietario: cosa dice la legge?
Iniziamo a parlare di cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario dal punto di vista delle spese chiamano in causa un riferimento normativo specifico, ossia l’articolo 1576 del Codice Civile. Secondo quanto in esso riportato, al proprietario di un’unità immobiliare che decide di mettere in affitto la stessa spettano le spese finalizzate all’esecuzione di tutte le riparazioni necessarie nell’immobile. L’unica eccezione da considerare è data dai lavori di piccola manutenzione. Questi ultimi, infatti, devono essere pagati dall’inquilino. Le spese appena ricordate possono essere incluse sotto al cappello degli oneri ordinari, a carico come già accennato dell’inquilino. Il proprietario, dal canto suo, è tenuto a intervenire economicamente solo in caso di spese straordinarie.
Quando ci si chiede cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario nell’ambito delle spese di gestione di una casa e si ha intenzione di avere un riferimento normativo più preciso, si possono prendere in considerazione le indicazioni contenute tra le righe della Legge 392/78. Cosa dice questo testo? Che, salvo presenza di accordi che dicono il contrario, l’affittuario, ossia il conduttore, è tenuto a pagare le spese relative al servizio di pulizia e alla manutenzione dell’ascensore (stiamo ovviamente prendendo in considerazione il caso di un immobile che si trova all’interno di un condominio). Lo stesso si può dire per quel che concerne le spese relative alla fornitura dell’acqua e all’erogazione dell’energia elettrica.
Un doveroso cenno relativo al tema cosa aspetta all’inquilino e cosa al proprietario in campo di divisione delle spese va dedicato a quelle di portineria. Anche in questo caso, la legge è molto chiara: salvo accordi differenti tra le parti, il locatore è tenuto a pagare l’onere appena ricordato nella misura del 90%.
Casa in affitto: a chi spettano le riparazioni?
Nelle righe precedenti, abbiamo parlato di cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario in merito alle spese facendo un veloce cenno alle riparazioni. Come già accennato, il pagamento di quelle ordinarie e delle piccole manutenzioni spetta all’inquilino. Cosa si intende di preciso quando si utilizza il termine “piccole”? A tal proposito, ci si rimette al punto di vista del giudice, che tiene conto di aspetti come l’impegno economico – in rapporto al costo dell’affitto – e alla destinazione dell’immobile.
Quando ci si chiede cosa paga l’inquilino e cosa il proprietario e si guarda alle riparazioni straordinarie, può capitare di prendere in considerazione l’interrogativo relativo alla sospensione dei versamenti del canone nell’eventualità in cui, da parte del locatore, dovesse esserci un’inadempienza nel pagamento degli oneri sopra citati. In queste circostanze, l’affittuario non può sospendere il pagamento del canone.
Dalla sua ha però la possibilità di fare causa o, in alternativa, di procedere all’anticipo delle spese straordinarie sopra citate, richiedendo poi il rimborso.
Attenzione, però: un caso in cui la sospensione del pagamento del canone è considerata legittima c’è. Di quale circostanza parliamo di preciso? Delle situazioni in cui il locatore manca totalmente di adempiere ai suoi doveri riguardanti il pagamento delle spese straordinarie, rendendo di fatto impossibile la quotidianità nell’immobile. Un esempio utile da chiamare in causa a tal proposito è l’assenza di acqua o di riscaldamento. In tali circostanze, la sospensione del pagamento del canone – sia essa totale o parziale – è considerata legittima da parte dell’affittuario.
Ripartizione spese affittuario e proprietario: a chi spettano quelle per l’impianto di illuminazione e il videocitofono
Soprattutto quando si affitta una casa in un condominio, è naturale chiedersi cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario per quanto riguarda le spese di illuminazione e quelle relative al videocitofono. Come è chiaro dalle righe precedenti, dipende dalla natura delle spese stesse. Entrando nel vivo del tema, facciamo presente che l’installazione e la sostituzione dell’impianto di illuminazione comune spetta al proprietario dell’immobile. La manutenzione ordinaria, invece, deve essere pagata dal conduttore dell’immobile.
Per quanto riguarda i citofoni e i videocitofoni, la loro installazione deve essere pagata dal proprietario dell’unità immobiliare. Lo stesso si può dire per gli eventuali impianti d’allarme.
Riparto spese proprietario e inquilino: il nodo delle pulizie
Un argomento molto interessante da chiamare in causa riguarda le spese per la pulizia. In caso di assunzione di un professionista che si occupa di questo aspetto, le spese per concretizzare la stessa sono a carico del locatore. Quando ci si chiede cosa spetta all’inquilino e cosa al proprietario in merito a questo aspetto e si guarda nello specifico alle pulizie, è bene ricordare che i contributi previdenziali sono invece a carico dell’affittuario. Lo stesso si può dire per i materiali necessari per i lavori di pulizia e per le spese relative agli eventuali appalti a ditte.
A carico dell’inquilino ci sono anche le spese per la disinfestazione dei bidoni, così come quelle per la tassa rifiuti. Il proprietario di casa, invece, ha il dovere di pagare l’acquisto dei bidoni. Tornando agli oneri economici che sono a carico dell’affittuario ricordiamo che, nel novero di queste spese, è compreso anche il pagamento dei servizi per lo sgombero neve.