Contratto di locazione con garante
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Contratto di locazione con garante: guida completa

Last Updated on Febbraio 18, 2025

Sono tantissime le persone che scelgono di ricorrere al contratto di locazione con garante. Se stai cercando casa e vuoi saperne di più, ma anche se hai un immobile che vuoi mettere a reddito ed è la prima volta che ti approcci al mondo delle locazioni, l’articolo nelle prossime righe fa per te. Continua a leggere per saperne di più!

Garante per affitto: come funziona il contratto

Il contratto di locazione con garante prevede il coinvolgimento di tre parti. La prima è il locatore, la seconda il locatario, la terza, invece, il garante, altrimenti noto come fideiussore. Siamo abituati a pensare a questa figura come a una persona, ma non è sempre così. A ricoprire il ruolo di garante, infatti, può esserci anche un istituto bancario o assicurativo.

In tutti i casi, il fideiussore ha il compito di intervenire quando l’inquilino non ha modo di provvedere al pagamento del canone mensile o al versamento delle cifre necessarie per il risarcimento di eventuali danni provocati all’immobile. L’inserimento della clausola relativa al garante nel contratto di locazione, consente al proprietario di rivolgersi direttamente alla figura oggetto di questo articolo per recuperare la somma del debito.

In questi casi, il locatario si trova in una posizione di debito nei confronti del garante. Dovrà, infatti, restituirgli le somme versate. Questo è il motivo per cui il contratto di locazione con garante non può essere visto, lato locatario, come una soluzione per riuscire a “scappare” dall’obbligo di pagamento del canone. Le somme dovute al locatore, infatti, vanno versate al garante intervenuto al momento della firma del contratto.

Contratto di locazione con garante fac simile: i dettagli

A questo punto, è naturale chiedersi quali siano i dettagli che caratterizzano il contratto di locazione con garante. Tutto è uguale al contratto d’affitto previsto dalla legge, fatta eccezione per la presenza di un testo in cui si mettono in primo piano i dati anagrafici del garante.

Nel contratto di locazione con garante, si specifica altresì che il garante è tenuto a “impegnarsi puntualmente e senza condizioni per le obbligazioni assunte con il contratto di affitto stipulato al conduttore in favore del proprietario dell’immobile, in particolare per il pagamento del canone di locazione che ammonta a xxx euro mensili“. Il testo in questione è tecnicamente definito, come già ricordato nel paragrafo precedente, clausola del garante nel contratto di locazione. La legge prevede che, nel contratto, vengano dettagliate in maniera completa tutte le obbligazioni nelle quali è coinvolto il contraente.

Come si registra all’Agenzia delle Entrate il contratto di locazione con garante

Il contratto di locazione con garante deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate. Il locatore, in questo caso, è tenuto a versare una somma di denaro. A quanto ammonta? Tutto dipende dal regime fiscale scelto in sede di redazione e firma del contratto. Le alternative, come ben si sa, sono due:

Nel primo caso, il locatore che registra il contratto all’Agenzia delle Entrate è tenuto a pagare una cifra corrispondente allo 0,5% del canone di affitto. In questo caso, bisogna considerare una cifra minima, pari a 200 euro. Se, invece, si opta per il ricorso al garante in un contratto di locazione con cedolare secca, non è necessario, in fase di registrazione, pagare alcuna somma.

Questo vale a prescindere che si ricorra al regime con tassazione al 21 piuttosto che al 10%. In tali frangenti, infatti, il regime ha il fine di sostituire l’IRPEF, l’imposta di registro e quella di bollo. Essenziale è rammentare l’impossibilità di usufruire del suddetto regime agevolato nei casi in cui si ha a che fare con contratti d’affitto a realtà che esercitano attività d’impresa.

Come si disdice il contratto

Cosa si può dire, invece, in merito alla disdetta del contratto di locazione con garante? Prima di tutto che il fideiussore non ha la facoltà, in qualsiasi momento, di recedere dal contratto. La sua presenza, infatti, costituisce una garanzia molto importante per il proprietario.

Attenzione: questo non vuol dire che non esistano dei riferimenti normativi grazie ai quali il garante può liberarsi anticipatamente dalle obbligazioni. Ecco tutte le informazioni in merito:

  • Presenza, nel contratto, di dettagli specifici nei quali si sottolinea che il fideiussore ha la possibilità di liberarsi, prima della scadenza, dai vincoli delle obbligazioni. Fondamentale, però, è che vengano inserite tutte le informazioni sulle tempistiche e sulle modalità alle quali il garante deve fare riferimento per comunicare le sue intenzioni di recedere dal contratto;
  • posizione favorevole del locatore in merito alla negoziazione dell’accordo;
  • soggetto pronto a sostituirsi al garante;
  • garante incluso nel contratto contro la sua volontà;
  • contratto di affitto dichiarato nullo.

Tornando ai frangenti in cui il garante decide di recedere perché è nella posizione di farlo, è necessario che comunichi la cosa agli altri due soggetti coinvolti, ossia il proprietario e il locatario, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Fideiussione assicurativa o bancaria

In alternativa alla persona fisica pronta a fungere da garante, il proprietario dell’immobile può chiedere all’aspirante conduttore la garanzia fornita da una banca, tecnicamente nota come fideiussione bancaria, o da un’assicurazione. Entrambe le tipologie di realtà forniscono questo servizio ai propri clienti – solo a soggetti selezionati – dietro pagamento di un compenso. Quest’ultimo corrisponde al 3% della somma garantita.

In alcuni frangenti, il locatore può chiedere il ricorso a cambiali a garanzia dell’eventuale inadempimento da parte del conduttore. Le cambiali in questione devono essere prive di data di scadenza. Il loro importo può essere pari a 6 o a 12 mesi di canone.

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