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Leasing immobiliare per la prima casa: guida completa

Last Updated on Novembre 25, 2022

L’acquisto della prima casa è un grande passo per chiunque. Non sempre, e i motivi dietro a tale situazione sono svariati, si ha la possibilità di accendere un mutuo. Nel momento in cui si chiamano in causa le modalità per comprare casa senza mutuo, non si può non citare il leasing immobiliare.

Nelle prossime righe di questo articolo, vediamo alcune cose che bisogna assolutamente sapere per valutare se sceglierlo o meno per l’acquisto della prima casa.

Leasing casa: di cosa si tratta?

Prima di entrare nel vivo degli aspetti tecnici relativi al leasing immobiliare per l’acquisto della prima casa, vediamo di preciso di cosa si parla quando lo si chiama in causa. Introdotto nell’ordinamento italiano con la Legge di Stabilità 2016, il leasing a scopo abitativo può essere definito dal punto di vista tecnico come un’operazione di finanziamento grazie alla quale un determinato soggetto, ossia l’utilizzatore, ha la possibilità di utilizzare un’unità immobiliare.

Una volta trascorso un determinato lasso di tempo, l’utilizzatore ha la possibilità di divenire proprietario dell’immobile tramite il pagamento di canoni periodici versati al soggetto concedente e previo versamento di una somma di riscatto.

Il leasing immobiliare, come è chiaro, ha con il mutuo l’aspetto comune della durata limitata nel corso del tempo.

Per quanto riguarda l’ammontare del canone mensile, quest’ultimo viene definito sulla base di diversi aspetti. Tra questi è possibile chiamare in causa innanzitutto il costo dell’unità immobiliare, senza dimenticare il prezzo pattuito per il riscatto e, ovviamente, dalla durata del contratto.

Per amor di precisione, ricordiamo che il leasing per l’acquisto della casa è diverso dal rent to buy. Nel caso che stiamo trattando in questo articolo, infatti, si ha a che fare con un contratto di finanziamento. Quando, invece, si parla del rent to buy, si inquadra una situazione in cui, invece, l’immobile viene concesso in godimento all’utilizzatore da parte del proprietario.

Dopo questa doverosa parentesi iniziale, possiamo entrare nel vivo degli aspetti da considerare nel momento in cui si parla di leasing immobiliare per l’acquisto della prima casa.

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Come funziona il leasing immobiliare per l’acquisto della prima casa?

Alternativa vantaggiosa al mutuo nei casi in cui non si ha la possibilità di impegnare capitali ingenti, il leasing immobiliari per l’acquisto della prima casa vede in primo piano due parti. Da un lato, come già accennato, c’è l’utilizzatore. Dall’altro, invece, c’è un intermediario finanziario, per esempio una banca, che acquista un’unità immobiliare per conto della persona che richiede l’accesso al finanziamento.

L’utilizzatore, a seguito del pagamento sopra citato di un canone a cadenza mensile, ha la possibilità di utilizzare l’immobile. Cosa succede alla fine del contratto. Si possono prendere in considerazione le seguenti strade:

  • procedere all’acquisto dell’immobile previo pagamento di una maxi rata finale. La somma di quest’ultima, chiaramente, deve tenere in considerazione la somma complessiva risultante dal pagamento dei canoni;
  • andare avanti con il contratto;
  • restituire il bene immobile.

Requisiti di accesso

L’accesso al leasing immobiliare per l’acquisto della prima casa, considerato più semplice rispetto al percorso che consente di accendere un mutuo, richiede la presenza di determinati requisiti. Ecco quali:

  • reddito complessivo dichiarato non superiore a 55.000 euro annui;
  • non risultare possesso di altri immobili registrati come abitazione principale;
  • immobile oggetto del finanziamento appartenente alle categorie catastali A1, A8 e A9.

Vantaggi

Per quale motivo il leasing immobiliare per la prima casa viene spesso preso in considerazione in alternativa al mutuo? I vantaggi che lo caratterizzano sono diversi. Tra questi, è possibile citare la già menzionata flessibilità. Come rammentato nei paragrafi precedenti, una volta terminato il tempo di durata del contratto è possibile scegliere, per esempio, di restituire il bene immobile. Non importa se si è deciso di optare per l’affitto o per il mutuo: si tratta di una possibilità che esiste.

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Le agevolazioni

Nel momento in cui si decide di chiedere il leasing immobiliare per procedere all’acquisto della prima casa, è bene informarsi anche sulle agevolazioni disponibili. Ecco quali sono:

  • possibilità di detrarre dal reddito imponibile IRPEF il 19 del canone pagato ogni anno fino a un massimo di 8.000 euro. Questa cifra vale per i soggetti che accedono al leasing a un’età inferiore ai 35 anni. Nei casi in cui, invece, si ha a che fare con soggetti over 35, il limite massimo per le detrazioni scende a 4.000 euro annui;
  • detraibilità del 19% della maxi rata di riscatto fino a un massimo di 20.000 euro. Anche in questo caso, si parla di una cifra valida per gli under 35. Per gli over 35 che chiedono il leasing immobiliare per la prima casa, invece, la detrazione IRPEF della maxi rata viene considerata sempre pari al 19%, ma di una somma massima pari a 10.000 euro;
  • imposta di registro ridotta pari all’1,5%. Questa agevolazione vale sia per gli under, sia per gli over 35;
  • riduzione dell’aliquota IVA al 4% nei frangenti in cui la società di leasing procede all’acquisto dell’abitazione.

Durata del leasing per la casa e banche che lo mettono a disposizione

Il leasing per la casa ha una durata compresa che può andare dai 12 ai 20 anni. In Italia viene messo a disposizione solo da alcune banche, tra cui Intesa San Paolo, Credem, BNL.

Quali sono gli svantaggi?

Il leasing immobiliare per l’acquisto della prima casa può avere degli svantaggi? La risposta è affermativa. Considerando che, come ricordato nelle righe precedenti, si parla di una durata media inferiore rispetto a quella del mutuo, sia i tassi d’interesse, sia le rate mensili risultano più alti.

Rammentiamo altresì che, nel caso in cui non dovesse andare a buon fine la vendita finale, l’utilizzatore si troverebbe costretto, davanti a un ricavato inferiore rispetto alla somma stimata dal mercato, a restituire all’intermediario che ha acquistato inizialmente l’immobile l’ammontare di denaro mancante. Inoltre, l’immobile in leasing, nel corso della durata del contratto, non può essere venduto.

Con tutte queste informazioni in mano, è possibile fare una scelta più consapevole per quanto riguarda l’abitazione principale. Si può optare per il leasing immobiliare nei casi in cui non si ha un grande capitale da immobilizzare, ma anche per l’affitto nelle situazioni in cui, preoccupati per la congiuntura economica, non si ha intenzione di impegnarsi con contratti a lungo termine.