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Mutui per la casa, crolla la domanda: tanti finanziamenti ai giovani e durata più lunga

Last Updated on Novembre 23, 2022

Cosa sta succedendo ai mutui per la casa? I dati del mese di ottobre 2022 restituiscono un quadro fortemente influenzato dall’inflazione e dall’incertezza economica conseguente. Scopriamo, nelle prossime righe, come sono andate le cose e come sta cambiando lo scenario dei finanziamenti per l’acquisto della casa, tra importo medio richiesto ed età di chi accede alle somme.

Mutuo per la casa: a ottobre 2022 calano le domande

L’inflazione e le incognite relative alla congiuntura economica stanno segnando profondamente le scelte degli italiani quando si parla dei mutui per la casa. A dimostrarlo ci pensano i dati Crif relativi al mese di ottobre 2022. Rispetto al medesimo mese del 2021, si parla di una riduzione delle richieste pari al 24.5%.

Degna di nota è anche la diminuzione dell’accesso alla surroga, ossa l’istituto che permette di trasferire il mutuo a un altro istituto di credito, a titolo gratuito, con la possibilità di migliorare le condizioni di rimborso.

Il decremento delle richieste di accesso alla surroga è un dato interessante in quanto, negli anni passati, la scelta di questa strada rappresentava un’importantissima fonte di crescita per il mondo dei mutui per la casa.

I dati rilasciati dalla Crif in merito al mese di ottobre 2022 ci restituiscono un altro dato interessante, ossia quello relativo all’aumento delle richieste di prestiti personali, ossia quelli non finalizzati. Da non trascurare è altresì il fatto che, dopo nove anni di calo della somma media richiesta, il valore in questione è tornato ad aumentare. Il valore medio attuale, infatti, è pari a 8.127 euro.

Rimanendo con il focus sulle richieste di finanziamenti diversi dai mutui per la casa ma comunque utili per far fronte alle spese quotidiane, citiamo il caso di prestiti personali finalizzati, le cui richieste sono aumentate del 5,3% nel corso del mese di ottobre 2022 (il dato in questione è ovviamente frutto di un confronto con quello di ottobre 2021).

Cosa indica tutto ciò? Che gli italiani sono sempre meno propensi a impegni finanziari a lungo termine come il mutuo – questo può rappresentare un vantaggio per chi ha immobili di proprietà e vuole affittare la propria casa – e che non hanno problemi a chiedere l’accesso al credito per far fronte a svariate spese quotidiane, dalla piccola ristrutturazione, all’acquisto dell’auto, fino alle cure mediche. I prestiti personali, essendo come già accennato non finalizzati, non obbligano chi li richiede a presentare giustificativi di spesa.

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Mutui per l’acquisto della prima casa: i giovani in prima fila

Dati alla mano, i mutuatari giovani pesano per circa un terzo sul numero delle domande di accesso ai mutui per la casa. Si tratta di un’informazione che non deve destare sorpresa se si pensa che, anche nel quadro d’incertezza che sta dominando lo scenario economico attuale, sono numerosi gli utenti che chiedono l’accesso al Fondo di Garanzia per i mutui sulla prima casa.

Quando si parla di questa situazione, è importante rammentare che si tratta di uno scenario destinato a cambiare a breve. A partire dal 1° dicembre prossimo, infatti, entrerà in vigore un emendamento al decreto Aiuti che, di fatto, obbliga gli istituti di credito a introdurre un limite di contenimento per quel che concerne i mutui per la casa concessi agli utenti più giovani, ossia quelli di età inferiore ai 36 anni.

Il quadro normativo che diventerà realtà di qui a pochi giorni è caratterizzato dall’obbligo, in capo agli istituti di credito, di concedere mutui per la casa più bassi rispetto al tasso effettivo globale medio. L’emendamento al decreto è da includere nelle conseguenze dell’approccio adottato negli ultimi mesi dalle banche, rivelatesi sempre più propense a mettere in secondo piano i finanziamenti vantaggiosi a tasso fisso per via delle decisioni della BCE in merito all’aumento dei tassi per far fronte all’inflazione.

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Mutui case: cosa sapere sulla durata e sulla finalità

Per avere un quadro chiaro relativo alla situazione dei mutui per la casa, è utile soffermarsi anche sui dati relativi alla durata media dei piani di ammortamento. In questo caso, ci vengono incontro i dati pubblicati da Kiron Partner, che fotografano un passaggio, per il 2022, a una media di 26 anni.

Si registra quindi un aumento in confronto al 2021, anno in cui la durata media dei piani di ammortamento legati ai mutui per la casa era pari a 24,7 anni. Secondo gli esperti del settore real estate, le misure di sostegno finalizzate a rendere più agevole l’accesso ai mutui per la casa da parte dei giovani hanno sortito un effetto positivo.

In linea generale, il grande passo dell’acquisto della prima casa rimane il principale motivo per cui le famiglie richiedono l’accesso ai mutui. Oltre il 94% delle richieste – numeri provenienti sempre dai dati Kiron Partner – riguardano proprio l’accesso al credito per il progetto di acquisto della prima abitazione.

La percentuale sopra menzionata riguarda i primi nove mesi dell’anno in corso. Se si confronta questo dato con quello legato al medesimo periodo del 2021, si può notare un aumento rispetto all’allora 87,6% dei mutui finalizzati all’acquisto della prima casa.

Rimane stabile il numero di richieste di accesso ai mutui per la casa accesi per acquistare la seconda. Parliamo in questo frangente di un 2,1%, dato del 2022 che si può tranquillamente sovrapporre a quello dell’anno precedente. Scendono come già detto le richieste di surroga, che si fermano all’1,8%, ma anche quelle di sostituzione dei mutui.

Concludiamo rammentando che, sempre secondo quanto specificato dai dati Kiron Partner, i mutuatari che hanno richiesto l’accesso al credito alle banche con l’intenzione di usare i soldi per ristrutturare casa hanno rappresentato, nel corso dei primi nove mesi del 2022, lo 0,9% di chi ha presentato l’istanza per l’accensione di un mutuo.