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Inquilini morosi e immobili fantasma: il punto di vista del sindacato Asppi

Last Updated on Aprile 19, 2023

Il sindacato dei piccoli proprietari immobiliari

Articolo di Ippazio Carbone

 

Al lavoro per la tutela dei diritti dei proprietari immobiliari. Da oltre 50 anni il sindacato nazionale Asppi offre ai proprietari soci servizi relativi alle problematiche in materia immobiliare, grazie anche al supporto di professionisti affermati che collaborano con l’associazione: dalla consulenza in materia di locazione e condominiale ai servizi in ambito amministrativo e di gestione dei contratti. 

 

«A livello nazionale siamo uno dei sindacati maggiormente rappresentativi e questo ci permette di arrivare ai tavoli ministeriali per discutere delle convenzioni nazionali, degli accordi locali e anche delle modifiche di alcune leggi», spiega l’avvocato Silvio Scarsi, presidente della provincia di Milano dell’Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari, che è diffusa in tutto il territorio nazionale con le sue 160 sedi.

 

Quanti associati hanno avuto problemi con inquilini morosi?

 

Nella città di Milano i soci di Asppi sono circa 2000 e in molti negli ultimi anni hanno riscontrato problematiche relative alla presenza di inquilini morosi. L’impatto della pandemia, infatti, ha da un lato obbligato i proprietari a rinegoziare il canone quando non hanno optato per lo sfratto: circa il 35% degli associati ha scelto questa strada. Dall’altro lato, invece, il 15% dei soci Asppi ha citato in giudizio l’inquilino moroso: nella maggior parte di questi casi si tratta di persone che hanno avuto difficoltà economiche dovute alla perdita del lavoro o al ridimensionamento delle entrate. 

Il sindacato immobiliare può tutelare un proprietario in caso di presenza di un inquilino moroso? 

 

Come spiega l’avvocato Scarsi, il sindacato non può intervenire concretamente se non facendo attività laterale, come lobbismo sui gruppi parlamentari o dal punto di vista mediatico con la pubblicazione di comunicati stampa rivolti agli organi competenti. Focalizzandosi, dunque, sulla questione degli inquilini morosi, dal punto di vista di Asppi le problematiche sono relative ad alcune leggi che non tutelano il proprietario. L’avvocato Scarsi infatti pone l’accento sul fatto che quando un proprietario si trova di fronte a un inquilino moroso e ci mette molto tempo a riprendere possesso dell’immobile, la conseguenza è che o non affitta più o se lo fa esige delle garanzie tali che lo pongono fuori mercato.

 

«Bisognerebbe informare meglio gli inquilini sull’esistenza di fondi dedicati al pagamento dell’affitto e alla morosità incolpevole – continua Scarsi -. Ma se queste misure arrivano quando lo sfratto è già in corso non sono sufficienti a tutelare il danno subito dal proprietario. Si perde il rapporto di fiducia con l’inquilino e inoltre bisognerebbe garantire un tempo ragionevole per l’esecuzione degli sfratti, altrimenti il proprietario è tentato a non affittare più». Il punto cruciale, quindi, secondo la ricostruzione del sindacato Asppi, è quello di agevolare i proprietari immobiliari nell’esecuzione dello sfratto o nelle garanzie e sostegni che si possono dare agli inquilini, onde evitare che ci siano immobili sfitti che fanno schizzare i prezzi sul mercato immobiliare.

 

«I sindacati degli inquilini sottolineano a ragione che ci sono tante case a Milano vuote e sfitte. Ma la soluzione non è costringere i proprietari ad affittare a equo canone», continua il presidente Asppi della provincia di Milano. In questo senso, l’avvocato Scarsi evidenzia che quando un proprietario impiega due anni a liberare un appartamento, preferisce tenerlo vuoto, pagando le tasse e spese condominiali, invece di rischiare di incorrere in un nuovo iter giudiziario per un possibile inquilino moroso. L’incertezza, dunque, sui tempi di riappropriazione dell’immobile mette in seria difficoltà i proprietari, che non hanno la sicurezza di poter riaffittare in tempi brevi. Data una risposta concreta e una soluzione sicura a queste esigenze, sul mercato arriverebbero tantissimi immobili che possono rendere il mercato della locazione molto più aperto e fluido.

 

«La soluzione per calmierare i prezzi sul mercato immobiliare è di rimettere nel mercato gli immobili fantasmi: aumentando l’offerta i prezzi si abbassano – puntualizza l’avvocato Scarsi -. Oggigiorno un bilocale a Milano possono permetterselo solo persone facoltose. Se invece aumenta il numero di appartamenti, i prezzi si abbassano: ma le premesse per far questo sono due, strumenti adeguati a sostegno degli inquilini in difficoltà e tempi brevi in caso di sfratto, in modo tale che l’appartamento non diventi un immobile fantasma come troppo spesso avviene oggi».

Articolo di Ippazio Carbone