Affitti un immobile? Ecco di quanto potrebbero alzarsi i costi energetici
Last Updated on Luglio 18, 2024
Se hai degli immobili che hai intenzione di mettere a reddito e affittare, ti sarai almeno una volta posto domande, in questi mesi, in merito al rialzo dei costi energetici. Anche se questi oneri economici, qualora le bollette dovessero essere intestate al proprietario, possono essere poi richiesti al conduttore, è sempre bene informarsi sul tema. Vediamo, nelle prossime righe, qualche preziosa informazione in merito.
Caro energia: che cosa potrebbe succedere nei condomini con luce e gas
Quando si parla di costi energetici per chi possiede una casa – e magari ha in progetto di locarla per rientrare nell’investimento dell’acquisto – bisogna considerare non solo i consumi del singolo appartamento, ma anche quelli del condominio dove quest’ultimo è collocato.
Cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi in uno scenario inedito e difficoltoso per quanto riguarda il caro energia? A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato nei giorni scorsi Confedilizia. Lo ha fatto lanciando un appello al Parlamento e all’esecutivo con lo scopo di arrivare a provvedimenti di aiuto come le rateizzazioni delle spese, considerate decisive in considerazione dell’impatto che gli aumenti di luce e gas avranno sugli oneri condominiali (già interessati, in questi ultimi anni, da un incremento dei casi di morosità).
Dal momento che le spese condominiali sono direttamente collegate ai costi del gas e della luce, diversi amministratori stanno lanciando un vero e proprio allarme per l’autunno e l’inverno che ci apprestiamo ad accogliere tra poco.
Degna di nota a tal proposito è la posizione di Aiac Roma. Come si può leggere su diverse testate che raccontano l’attualità della Capitale, da gennaio 2021 a settembre 2022 il costo dell’energia elettrica per i fornitori è andato incontro a un raddoppio. Cosa implica questo? Prendendo come esempio quello di un bilancio condominiale nel quale non è compreso il riscaldamento, si andrebbe incontro, a chiusura anno, a un incremento dei costi pari al 15% circa solamente per gli oneri relativi all’elettricità. Per quanto riguarda il gas, sempre secondo le rilevazioni di Aiac, la situazione si prospetta ancora più grave per i bilanci delle famiglie.
Con un prezzo del gas che, nel corso del mese di agosto, ha superato i 240 euro al megawattora – un aumento a dir poco notevole se si considera che, nel 2021, il prezzo era pari a 90 euro – le aziende hanno già iniziato a chiedere anticipi sulle forniture, rendendo la situazione ulteriormente più difficile.
Quali sono gli interventi previsti? Secondo chi lavora nel campo dell’amministrazione dei condomini, dipende molto dalle caratteristiche degli impianti. La prospettiva più probabile è però quella di una riduzione degli orari.
L’appena citata richiesta di anticipi da parte delle aziende va a impattare su una situazione problematica anche per via della liquidità già scarsa e della già menzionata situazione della morosità. Numeri alla mano, le società che si occupano di fornire il gas e la luce stanno mandando agli amministratori di condominio prospetti dei possibili costi dei consumi per il 2023. Gli aumenti? Pari a un terzo circa rispetto all’ammontare medio delle spese dei consumi energetici nel 2021.
Tutto questo, ribadiamo, è una scure che si abbatte su un contesto che, già a seguito delle chiusure causate dalla pandemia, era caratterizzato da numerosi casi di morosità e da persone e famiglie costrette a scegliere se pagare i costi energetici o altri oneri.
Rincari: cosa aumenterà oltre ai costi energetici
Chi possiede un immobile in un condominio e sta facendo il punto della situazione sui costi pensando di affittarlo, deve mettersi nell’ottica di altri rincari oltre a quelli relativi ai costi energetici. Si spenderà infatti di più anche per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. La previsione per il 2023 è caratterizzata infatti da un aumento del 30% circa.
Ancora una volta, alla base, c’è il maggior costo dell’energia. Le realtà che si occupano delle mansioni sopra citate, andando incontro a spese maggiorate, devono mettere in campo dei rincari nelle fatture presentate ai clienti.
Per capire in che modo questo influisce sulle tasche dell’utente finale, è utile chiamare in causa l’esempio di uno dei tanti condomini che, a Roma, hanno rapporti diretti con Condexo, una delle società che si occupano di fornire servizi agli studi di amministrazione.
In un condominio tipo della Capitale, la rata mensile media è aumentata passando dai 180 ai 210 euro. Dietro a questo aumento ci sono diverse voci di spesa. Il maggior peso è dovuto alle spese energetiche. Oltre ad esse, vanno considerati i costi relativi all’efficientamento energetico e alla coibentazione.