Contratto Transitorio Cedolare Secca: Vantaggi e Normative 2023
Last Updated on Settembre 9, 2024
Guida Completa al Contratto Transitorio Cedolare Secca: Vantaggi e Normative
Indice
- Perché conviene il contratto di locazione transitorio
- Breve guida al contratto di affitto transitorio
- Conclusione
Perché conviene il contratto di locazione transitorio
Forse non tutti sanno che a partire dal 2017 è stata introdotta dall’Agenzia delle Entrate un’importante novità:
– L’aliquota ridotta del 10% risulta applicabile anche ai contratti transitori (cioè ai contratti di durata compresa tra un minimo di 1 mese e un massimo di 18 mesi) a condizione che il canone rientri tra i limiti minimo e massimo in base agli Accordi Territoriali del Comune di riferimento.
I contratti transitori d’affitto, meglio noti come contratti brevi, sono oggetto di molte richieste di approfondimento che riceviamo quotidianamente. Prima di quella data, l’unica possibilità per i proprietari di beneficiare di tale aliquota ridotta era quella di stipulare contratti lunghi 3+2 durata che al giorno d’oggi comunque spaventa i proprietari per la sua durata oltreché obbligarli a pretendere dagli inquilini che spostino nell’immobile la loro residenza (cosa non sempre facile) pena la perdita della riduzione IMU.
Quindi il contratto transitorio sembra rispondere al meglio alle esigenze di questi inquilini e naturalmente a quella dei proprietari di avere l’immobile impegnato per meno tempo e poter liberarsi eventualmente di inquilini non graditi.
Breve guida al contratto di affitto transitorio
Breve guida al contratto di affitto transitorio:
1. Durata e rinnovo. Il contratto transitorio ha una durata minima di 1 mese e massima di 18 mesi. Quindi un arco di tempo circoscritto a specifiche esigenze. Questo non vuol dire che si può iniziare con un contratto di due mesi e poi rinnovarlo fino a coprire la durata massima di 18 mesi; la durata va stabilita in partenza.
2. Canone. Poiché il contratto transitorio rientra tra i contratti a canone concordato o agevolato, introdotti come alternativa rispetto al contratto libero, il canone deve essere concordato, ovvero calcolato in base agli accordi territoriali del comune di riferimento.
3. Motivazione. Un contratto transitorio è regolare se a giustificarlo c’è una reale esigenza di transitorietà, di una delle due parti. Quindi il contratto deve riportare la motivo contratto transitorio per cui, ad esempio, un inquilino ha necessità di stipulare un contratto transitorio cedolare secca 10 di solo 12 mesi. Il caso più comune è quello di un lavoratore che ha un contratto per un solo anno nella città in cui si trova l’immobile preso in affitto. Oppure, l’immobile viene concesso per soli 6 mesi, perché allo scadere di questo periodo sarà il proprietario stesso a tornare in Italia e dover andare a vivere nella sua casa. Qui il motivo va riportato in contratto e confermato tramite lettera raccomandata prima dello scadere dei sei mesi da parte del proprietario, confermando la sua intenzione di andarci ad abitare.
4. Fiscalità. Nel caso di canone concordato il contratto transitorio con cedolare secca 10, il proprietario potrebbe quindi scegliere la cedolare secca al 10% o tassare il reddito con una deduzione IRPEF del 5%. Valgono anche eventuali agevolazioni IMU, se previste dal comune, che fanno espresso riferimento ai contratti concordati di 3 anni + 2.
5. Spese. Le spese accessorie, come gli oneri condominiali, rimangono a carico dell’inquilino. La questione potrebbe porsi rispetto alle bollette che spesso rimangono intestate al proprietario e soprattutto alla tassa sui rifiuti che per contratti fino a sei mesi rimangono di competenza della proprietà.
6. Disdetta. Considerando una durata relativamente breve, è corretto indicare e specificare nel contratto il periodo di preavviso con cui l’inquilino può lasciare l’immobile. Perché la facoltà per l’inquilino di lasciare l’immobile prima della scadenza rimane sempre valida, per gravi motivi, ma i sei mesi previsti dalla legge in questi casi risulterebbero eccessivi. Quindi è giusto accordarsi su un contratto affitto 1 anno con un periodo di 3 mesi.
7. Residenza. Anche se nel caso di contratto affitto transitorio e cedolare secca parliamo di affitti brevi e di esigenze abitative transitorie, non c’è comunque un’esclusione automatica della possibilità per l’inquilino di chiedere la residenza. In realtà il contratto uso transitorio cedolare secca era nato per inquilini che non hanno la residenza nel comune dove si trova l’appartamento scelto. Attualmente non esiste più questo tipo di limitazione e quindi se l’inquilino valuta più conveniente chiedere la residenza, se può dimostrare di abitare stabilmente nell’immobile in affitto, potrà ottenerla.
8. Arredamento. La maggior parte dei contratti affitto transitorio cedolare secca verrà stipulata su immobili arredati. Ma l’assenza del mobilio non esclude necessariamente e strettamente la possibilità di stipulare contratti transitori anche su immobili non arredati. Non ci sembra molto pratico, ma non possiamo escluderlo.
9. Deposito. Anche per i contratti transitori viene richiesto un deposito cauzionale che possa coprire eventuali danni arrecati all’immobile. Rispetto alla richiesta diciamo che potrebbe essere inferiore alle tre mensilità, mediamente ci si attesta sulle due mensilità, in ogni caso potrebbe arrivare fino alle classiche tre mensilità. Rimangono valide anche altre formule di garanzia, come affittosicuro, o la possibilità di inserire un garante esterno che assicuri il regolare pagamento del canone fissato.
10. Sfratto. Diciamo che è una casistica molto più rara però potrebbe comunque capitare! Per il contratto di locazione transitorio cedolare secca valgono le regole di tutti gli altri contratti abitativi.
Conclusione
In conclusione, i contratti transitori rappresentano una valida alternativa sia per proprietari che per inquilini. Con i loro vantaggi fiscali e flessibilità, sono una scelta eccellente per chi cerca di ottimizzare tempi e costi. Grazie alla cedolare secca, è possibile beneficiare di un’aliquota ridotta del 10%. Questo rende la locazione meno onerosa e più conveniente.
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