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Affitti a Milano: come stanno cambiando i prezzi?

Last Updated on Luglio 18, 2024

Archiviata l’emergenza Covid, che ha posto un forte freno all’interesse da parte degli acquirenti e dei locatari, tantissime persone hanno ripreso a scegliere il capoluogo lombardo come città dove vivere e lavorare. In questi giorni, si parla tanto di affitti a Milano anche per via di novità importanti riguardanti i prezzi. In un periodo in cui il carovita sta pesando non poco sui bilanci familiari, è stato lanciato un vero e proprio allarme per quel che concerne le quotazioni delle locazioni sotto la Madonnina.

Affitto a Milano: di quanto è aumentato?

Per capire meglio la situazione degli affitti a Milano, è bene fare un esempio concreto. Immaginiamo il caso del locatario che ha stipulato, nel 2018, un contratto 4+4. In sede di primo rinnovo, potrebbe ritrovarsi davanti a una sorpresa poco gradevole. Secondo i più recenti dati di mercato, si parla di aumenti fino al 17,4%. Prendendo come parametro un bilocale di 70 metri quadri, si può arrivare, in alcuni casi, a canoni mensili pari a 1.300 euro.

In confronto ad altre città metropolitane del Paese – tra cui Roma – che mettono in primo piano un rincaro superiore al 25%, Milano non è in prima posizione quando si parla di caroaffitti. Attenzione, però: la situazione del capoluogo lombardo cambia molto a seconda della zona in cui ci si trova.

L’aumento degli affitti a Milano è particolarmente accentuato nel centro storico, dove si può apprezzare un rincaro medio del 24%. I dati in questione sono frutto di un’analisi condotta dal centro studi di Abitare.Co e non riguardano solo Milano. Complessivamente, infatti, sono state prese in considerazione otto città italiane.

Gli esperti di real estate hanno confrontato i prezzi delle locazioni liberi guardando alle quotazioni odierne e paragonandole a quelle del 2015, anno d’oro per l’immagine e l’economia di Milano per via di Expo.

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Appartamenti in affitto a Milano: i rincari peseranno sempre di più sulle tasche delle famiglie

I rincari relativi agli affitti a Milano, pur essendo come già accennato più contenuti rispetto a quelli di altre grandi città, peseranno molto in termini assoluti sulle tasche delle famiglie. Da tenere presenti sono anche gli aumenti relativi alle spese condominiali, soprattutto nei contesti caratterizzati dalla presenza del riscaldamento centralizzato. In questi casi, si parla addirittura di un raddoppio delle spese a carico delle famiglie rispetto all’esercizio precedente.

Sotto la Madonnina aumenta la morosità condominiale

L’aumento delle locazioni sotto la Madonnina si sta già facendo sentire. Dati alla mano, in città è sempre più diffuso il fenomeno della morosità condominiale. Gli operatori del mondo real estate sono concordi su un aspetto: questi aumenti avranno, a breve, un effetto concreto sul mercato immobiliare.

A tal proposito, si parla di un numero sempre più alto di famiglie che potrebbero scegliere di comprare o affittare casa fuori dai confini urbani del capoluogo lombardo.

Il punto di vista dei proprietari

Quando si tocca l’argomento degli affitti a Milano, è opportuno considerare anche il punto di vista dei proprietari che vogliono affittare la propria casa. A detta dei player del settore real estate, se l’inflazione dovesse continuare a viaggiare su aumenti a due cifre non risulterebbero più convenienti come un tempo le locazioni con la cedolare secca.

L’alternativa è il ricorso al regime ordinario Irpef. Quando lo si chiama in causa, è necessario ricordare che, lato proprietario, è più oneroso. Ha però un vantaggio indiscusso, ossia la possibilità di aumentare il canone sulla base dei cambiamenti del costo della vita rilevati dall’Istat.

Per far fronte al problema della morosità esistono, per fortuna, diverse soluzioni a disposizione dei locatori. Nell’elenco è possibile includere lo strumento di credit screening di Zappyrent, formulato proprio con lo scopo di fare un check del merito creditizio dei potenziali inquilini interessati ad affittare una determinata unità immobiliare.

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Appartamenti in affitto a Milano: il caso dei neo locatari

Un altro caso che merita approfondimento quando si discute di affitti a Milano riguarda la situazione di chi si trova, partendo da zero, a cercare un immobile dove vivere. Le persone che si trovano in questa condizione rischiano, nella maggior parte dei casi, di pagare di più. Per quale motivo? Perché, nelle situazioni in cui ha a che fare con un contratto di locazione da rinnovare, il proprietario può essere disposto, di fronte a un inquilino che nel corso degli anni si è sempre dimostrato puntuale nei pagamenti, a sacrificare parte delle entrate con lo scopo di avere la certezza dell’introito proveniente dal canone di affitto.

L’allarme degli operatori del settore immobiliare riguarda anche le difficoltà nel trovare concretamente casa per chi è al primo affitto; non bisogna infatti dimenticare che, sotto la Madonnina, ci sono zone caratterizzate da una forte penuria di immobili liberi per via del notevole interesse sia da parte dei turisti alla ricerca di affitti brevi, sia da parte degli studenti fuori sede.

Tra le zone in questione è possibile citare il centro storico, dove il fattore che influisce maggiormente è il prezzo, che può sfiorare i 2.000 euro al mese, ma anche Bicocca, Città Studi, Bovisa. Trovare immobili in affitto per locazioni di lunga durata può rivelarsi impresa difficile anche quando si parla della zona che va da Via Ripamonti a Piazza Napoli.

Parliamo infatti di un’area della città particolarmente richiesta dagli studenti che frequentano lo Iulm e la Bocconi. Degna di nota è altresì la difficoltà nel trovare locazioni a lungo termine all’Isola o in zona Tortona. In questo caso, a influire sono gli importanti incassi – spesso pari a due mesi di locazione normale in una sola settimana – derivanti da eventi come la Design Week.

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