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Come si calcola l’IMU sulla seconda casa: tutto quello che devi sapere

Last Updated on Luglio 18, 2024

Come si calcola l’IMU sulla seconda casa? Sono tantissime le persone che, intenzionate ad acquistare una nuova proprietà magari per metterla in affitto, si pongono questa domanda. Dato che parliamo della prima imposta che viene in mente quando si parla delle tasse sugli immobili, l’interesse sul tema è molto alto. Inoltre, il periodo che stiamo attraversando è proprio quello a ridosso delle scadenze dei pagamenti e può capitare di non sapere da che parte cominciare, soprattutto se si è diventati da poco proprietari di un secondo immobile.

No problem! Nelle prossime righe di questo articolo, potrai trovare diverse informazioni preziose sull’argomento. Non ti resta che proseguire nella lettura per scoprirle!

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Imu su seconda casa: come si procede al calcolo?

Quando ci si chiede come si calcola l’IMU sulla seconda casa, è necessario ricordare innanzitutto l’importanza di procurarsi il dato sulla rendita catastale dell’immobile. Come entrare in possesso di quest’ultimo? A darci una risposta ci pensa il sito dell’Agenzia delle Entrate. Nella pagina dedicata viene ricordato che, fatta eccezione per gli immobili siti nelle province autonome di Trento e Bolzano, la visura catastale può essere richiesta facendo riferimento a:

  • Qualsiasi polo catastale sito sul territorio provinciale dove si trova l’immobile;
  • Qualsiasi sportello catastale decentrato;
  • I servizi telematici del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo essersi procurati la rendita catastale, bisogna considerare il coefficiente di riferimento per calcolare la base imponibile. Per le abitazioni di tipo civile, annoverate nella categoria catastale A2, si considera il coefficiente 160.

Con i dati in questione in mano, ci si trova davanti alla base imponibile. Va poi considerata l’aliquota comunale, che varia a seconda del centro urbano in cui si trova l’immobile.

Una volta che si hanno questi valori in mano, come bisogna procedere di preciso? Si somma la rendita catastale al 5% del suo valore e si moltiplica il risultato per il sopra menzionato coefficiente. Alla già menzionata base imponibile, si aggiunge l’aliquota che varia di Comune in Comune.

Seconda casa IMU: quando sono previste le esenzioni?

Quando si parla dei consigli su come si calcola l’IMU della seconda casa, un doveroso cenno va dedicato ai casi in cui sono previste le esenzioni, che vanno ovviamente tenute in considerazione. Sotto al cappello in questione vanno incluse, giusto per fare un esempio, le case concesse in comodato d’uso ai parenti godono di una riduzione del 50% dell’imposta a cui stiamo dedicando queste righe.

Chi decide di comprare una seconda casa e di metterla in affitto a canone concordato ha invece la possibilità di apprezzare una riduzione del 75% del pagamento dell’IMU. Un altro caso sul quale vale la pena soffermarsi è quello dell’immobile appartenente alle categorie catastali di lusso. In questo frangente, in sede di calcolo dell’IMU si applica una detrazione base dell’ammontare di 200 euro.

Doveroso è rammentare che, sulla base della Legge di Bilancio, è possibile, per i Comuni, aumentare la sopra citata detrazione.

Tassa IMU sulla seconda casa: come si paga?

Dopo aver capito cosa bisogna fare per calcolare l’IMU sulla seconda casa, ci soffermiamo sulle modalità di pagamento. Ecco le alternative possibili:

  • Bollettino postale;
  • Modello F24;
  • PagoPA.

Il destinatario dell’imposta è il Comune dove è situata l’unità immobiliare. Essenziale è ricordare che, nell’eventualità di variazioni relative allo stato dell’unità, il proprietario è tenuto a informare il Comune entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui è entrato in possesso dell’immobile o sono state concretizzate le variazioni.

IMU seconda casa: cosa succede in caso di mancato pagamento?

Dopo aver visto come si paga l’IMU per la seconda casa, è bene soffermarsi su cosa succede in caso di mancato pagamento. La prima cosa da dire in merito è l’esistenza della possibilità di godere del ravvedimento operoso. In cosa consiste? Nell’esecuzione del pagamento maggiorato di una sanzione che varia sulla base del numero di giorni di ritardo. Entriamo nel cuore dell’argomento facendo esempi concreti. Se si paga con 14 giorni di ritardo, la sanzione è pari allo 0,2% dell’imposta attorno alla quale ruotano queste righe.

Se si paga a 30 giorni, bisogna invece mettersi nell’ottica del versamento di un sovrapprezzo pari al 3% dell’imposta dovuta. Chi, invece, fa un ritardo di un anno, deve considerare una sanzione pari al 3,5% dell’IMU.

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IMU per la seconda casa: bisogna pagarla anche se si occupa l’immobile per pochi giorni all’anno?

La domanda “Come si calcola l’IMU sulla seconda casa?” è solo una delle tante da considerare quando si parla dell’imposta municipale propria. C’è chi – caso frequente soprattutto a seguito dell’eredità di immobili – si chiede, per esempio, se sia necessario pagare l’IMU per intero su case che si occupano per pochi giorni all’anno, per esempio nel periodo delle vacanze.

La risposta è una e una sola: in caso di possesso di una seconda casa, anche se si trascorre poco tempo presso l’immobile – p.e. 10/15 giorni all’anno giusto in occasione delle ferie – l’IMU deve essere pagata nella sua interezza.

Doveroso è sottolineare che il pagamento dell’IMU è dovuto anche se la casa è inagibile o non utilizzabile. In questo frangente, bisogna essere consapevoli della possibilità di usufruire di una riduzione del 50% dell’imposta. Non è possibile usufruire della succitata agevolazione nei casi in cui la casa risulta disabitata, ossia una situazione affine a quella descritta nelle righe precedenti.

La sopra citata riduzione del 50% vale anche nei casi in cui si ha a che fare con un’unità immobiliare di interesse storico – artistico.

Concludiamo rammentando che, per l’anno in corso, c’è un’importante novità relativa all’IMU sulla seconda casa: si tratta della riduzione dedicata ai pensionati residenti all’estero. Quest’ultima, per il 2022, passa infatti dal 50% dell’ammontare complessivo dell’imposta al 37,5.

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