Casa in affitto con muffa: chi deve pagare?Zappyrent Ottieni Canone
Last Updated on Giugno 14, 2024
Quando si sottoscrive un contratto di locazione, il desiderio, comprensibilmente, è di non avere a che fare con problemi relativi all’integrità dell’immobile e con criticità come la casa in affitto con muffa. Chi paga nel caso in cui dovesse presentarsi questa evenienza? Se hai appena preso in affitto una casa, ma anche se sei un proprietario che vuole approcciarsi al mercato delle locazioni prendendo tutte le informazioni anche sulle possibili difficoltà, questo contenuto fa per te!
Muffa in casa in affitto: i rischi per la salute
La casa in affitto con muffa, oltre a essere poco piacevole dal punto di vista estetico, rappresenta un potenziale pericolo per la salute. Come ricordato anche dagli esperti del Ministero della Salute, l’esposizione a umidità e muffe può comportare una “maggior prevalenza di sintomi respiratori, asma e danni funzionali respiratori”.
Degna di nota è la gamma di possibili effetti sui bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni. Nei frangenti in cui si ha a che fare con una casa in affitto con muffa – ma anche con qualsiasi altro immobile con la medesima problematica – se la muffa è visibile è maggiore il rischio di avere a che fare con tosse sia notturna, sia diurna.
Ecco perché è particolarmente importante manutenere gli immobili e fare in modo che la problematica non si presenti. Nell’eventualità in cui dovesse riguardare i muri di una casa in affitto, di chi sarebbe la responsabilità? Vediamolo nel prossimo paragrafo!
Muffa in un appartamento in affitto: le responsabilità
Quando si parla di case in affitto, è necessario rammentare che si ha a che fare con un immobile a uso abitativo. Ciò significa che, come previsto dalla legge, il proprietario è obbligato a consegnarlo in buono stato e idoneo all’utilizzo per finalità abitative. A tal proposito, è necessario mettere a punto tutti gli interventi necessari a risolvere, qualora fossero presenti, problemi legati alla presenza di muffa.
La casa in affitto con muffa a causa di criticità strutturali dell’immobile prevede una responsabilità del locatore. Questa regola ha una sola eccezione. Quale di preciso? I frangenti in cui l’origine della problematica che ha provocato l’insorgenza di muffa va imputata al condominio. In queste circostanze, il proprietario dell’immobile/locatore ha la possibilità di richiedere un risarcimento danni.
Nelle situazioni in cui il problema che ha provocato la muffa è causato da una parte comune dell’edificio, non si considera una giustificazione la mancata convocazione dell’assemblea condominiale.
Posso non pagare affitto per muffa?
Quando si parla del tema della casa in affitto con muffa, è naturale chiedersi se sia o meno possibile non pagare il canone di locazione mensile per via della criticità oggetto di queste righe. Come previsto dagli articoli 1578 e 1581 del Codice Civile, qualora si dovessero riscontrare dei vizi all’immobile – non importa che sussistano al momento della conclusione del contratto di locazione o che risultino sopravvenuti in una fase successiva – in grado di compromettere la fruizione dell’unità stessa, il locatario avrebbe i seguenti diritti:
- Risoluzione contrattuale e possibilità di abbandonare l’immobile senza termini di preavviso;
- pagamento del canone di locazione in misura ridotta.
Da parte dell’inquilino, non è possibile esigere, da parte del proprietario dell’immobile e locatore, l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria come l’isolamento termico delle pareti o il cappotto. L’unica cosa che può fare è scegliere fra le due opzioni riportate nel paragrafo precedente. Nell’eventualità in cui il proprietario non dovesse acconsentire a una delle opzioni, il locatario avrebbe la facoltà di rivolgersi al giudice.
Attenzione, però: esistono casi in cui le sopra citate possibilità non possono essere prese in considerazione. Qualche esempio? Le situazioni in cui, al momento della firma del contratto, il conduttore risulta già edotto in merito ai vizi dell’immobile o questi ultimi risultano chiaramente visibili. L’eccezione non vale nei frangenti in cui, come previsto dall’articolo 1580 del Codice Civile, i vizi rappresentano un concreto pericolo per la salute del locatario e/o delle persone che con lui convivono.
Non è possibile, da parte del locatario, procedere alla richiesta di risarcimento del danno per la casa in affitto con muffa se, non appena entrato a conoscenza del problema, il proprietario si attiva subito contattando l’amministrazione di condominio, così da risolvere la situazione.
Non bisogna mai dimenticare che, per l’inquilino che ha firmato il contratto di locazione, sussiste l’obbligo di custodire l’immobile impegnandosi per mantenerlo in buono stato. Ciò vuol dire che, qualora dovesse notare problematiche come la casa in affitto con muffa, è tenuto a comunicare la cosa tempestivamente al proprietario.
Come viene specificato nell’articolo 1577 del Codice Civile, “Quando la cosa locata abbisogna di riparazioni che non sono a carico del conduttore, questi è tenuto a darne avviso al locatore. Se si tratta di riparazioni urgenti, il conduttore può eseguirle direttamente, salvo rimborso, purché ne dia contemporaneamente avviso al locatore”.
Qualsiasi conseguenza frutto di incuria, prevede il pagamento, in caso di necessità di lavori finalizzati alla risoluzione della situazione, esclusivamente da parte del locatario.
Muffa in casa in affitto: chi paga?
Quando si discute della problematica della casa in affitto con muffa e ci si chiede chi deve pagare per risolvere la situazione, è necessario ricordare innanzitutto l’importanza di un’indagine sulle cause.
Il proprietario deve rispondere e pagare in caso di muffa causata da difetti strutturali dell’immobile o di criticità provocate da disattenzione da parte dell’amministrazione di condominio. Nelle situazioni in cui, invece, la muffa dovesse essere frutto di incuria da parte del locatario, quest’ultimo sarebbe tenuto a imbiancare a sue spese le stanze interessate dal problema.