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Casa in affitto con infiltrazioni: l’inquilino può presentare richiesta di risarcimento?

Last Updated on Maggio 31, 2024

Quando si ha a che fare con una casa in affitto con infiltrazioni, a chi spetta pagare i danni? L’inquilino può presentare richiesta di risarcimento o deve attende che a muoversi sia il proprietario? Se hai immobili di proprietà che stai pensando di proporre sul mercato delle locazioni, senza dubbio ti sarai postə almeno una volta questa domanda.

Nulla di strano! Nel momento in cui si decide di mettere a reddito uno o più immobili, è naturale prendere in esame le possibili problematiche. Nelle prossime righe, entreremo nel vivo di una molto frequente. Seguici per saperne di più!

Risarcimento per danni da infiltrazioni: a chi deve rivolgersi l’inquilino?

Quando si presenta il problema della casa in affitto con infiltrazioni, l’inquilino può rivalersi direttamente contro il responsabile o deve aspettare che proceda al proposito il proprietario dell’immobile?

Ad aiutarci a rispondere a questa domanda ci pensano due sentenze della Corte di Cassazione. Si tratta di preciso della sentenza 12220/2003 e della sentenza 17881/2011.

In entrambi i casi, gli ermellini hanno stabilito che, nell’eventualità di una casa in affitto con infiltrazioni, l’inquilino può agire personalmente contro il responsabile in condominio, chiedendo il risarcimento che gli spetta. Può procedere senza bisogno che il locatore faccia il primo passo.

Dal punto di vista legale, si può parla del possesso, da parte dell’inquilino, della cosiddetta legittimazione processuale attiva. Con questa espressione tecnica, si inquadra la possibilità di rivolgersi all’autorità competente, il giudice nello specifico, per far valere il proprio diritto a godere dell’immobile locato in uno stato ottimale.

Può chiedere il risarcimento per la casa in affitto con infiltrazioni al soggetto terzo responsabile della perdita d’acqua in quanto quest’ultimo gli sta procurando un danno relativamente all’utilizzo e al godimento della cosa locata (il riferimento normativo in questo caso è il comma 2 dell’articolo 1585 del Codice Civile).

Infiltrazioni in appartamento: l’inquilino può rivolgersi anche al locatore?

Chiarito che sì, in caso di casa in affitto con infiltrazioni il locatario può procedere alla richiesta di risarcimento rivolgendosi direttamente al responsabile, ricordiamo che ha anche la possibilità di rivolgersi al locatore. 

Quest’ultimo, infatti, è obbligato a mettere a disposizione dell’inquilino un immobile atto all’uso previsto nel contratto di locazione regolarmente registrato. Tenendo sempre fermo il divieto, per il locatario, di procedere di propria iniziativa alla sospensione del pagamento del canone mensile, rammentiamo il diritto di ottenere una riduzione dell’ammontare dello stesso.

Qualora il proprietario non dovesse accordarla, l’inquilino che soggiorna in una casa in affitto con infiltrazioni ha la possibilità di far valere il proprio diritto rivolgendosi al giudice.

In merito alla possibilità di procedere alla richiesta della riduzione del canone di locazione in caso di casa in affitto con infiltrazioni e di parziale inagibilità dell’immobile si è espressa la Suprema Corte con questa sentenza.

Un altro caso da prendere in considerazione è quello della casa in affitto con infiltrazioni minime. In tali situazioni, il locatario avrebbe la facoltà di agire legalmente impugnando l’inadempimento contrattuale. In alternativa, avrebbe la possibilità di presentare denuncia per danno temuto. Quest’ultimo è disciplinato dall’articolo 1172 del Codice Civile.

Cosa dice? Che chiunque, sia esso proprietario, possessore o titolare di un diritto di godimento, abbia ragione di temere un danno a carico della cosa oggetto del suo diritto o del possesso, può presentare denuncia all’autorità competente e chiedere che si intervenga sulla situazione di potenziale pericolo.

Nei casi in cui la fruizione dell’immobile dovesse rivelarsi concretamente impossibile, con eventuali pericoli per l’incolumità del locatario, quest’ultimo avrebbe la facoltà di recedere anche se il contratto non è ancora scaduto. Può altresì, sempre dopo aver fatto riferimento all’autorità competente, sospendere il pagamento del canone fino al ripristino di una situazione di sicurezza presso l’immobile.

Nell’eventualità in cui si dovesse verificare una delle evenienze appena menzionate, il locatore avrebbe la facoltà di rivalersi, in fase successiva, contro il responsabile diretto delle infiltrazioni idriche.

Casa in affitto rovinata: cosa succede se l’infiltrazione arriva dai tubi condominiali?

Quando si parla di casa in affitto con infiltrazioni, sono due le situazioni che possono causare la problematica. In un frangente, il danno è causato dal condominio. Nel secondo, invece, da un condomino. In entrambi i casi, la Cassazione ha riconosciuto la possibilità, da parte del conduttore, di rivalersi e di chiedere il risarcimento.

Facciamo l’esempio concreto del danno causato da una parte condominiale. In questo frangente, le infiltrazioni possono partire da un terrapieno, ma anche da un locale idrico.

In tali situazioni, è necessario fare riferimento all’articolo 1117 del Codice di Procedura Civile. Nel suo testo, si sottolinea l’esistenza di una presunzione di comunione riguardante i beni condominiali. Ciò vuol dire che il condominio diviene, di fatto, responsabile dei danni e obbligato a intervenire sui fattori che li hanno provocati. In virtù di quanto appena specificato, anche il conduttore ha la facoltà di agire richiedendo i danni per la casa in affitto con infiltrazioni.

Danni da allagamento e infiltrazioni: cosa succede se la casa è affittata in nero?

Un aspetto importante da ricordare quando si discute di casa in affitto con infiltrazioni – e conseguenti danni – riguarda il fatto che, per poter procedere legalmente, al locatario è sufficiente dimostrare di avere il controllo materiale dell’unità immobiliare.

Non risulta necessario possedere ufficialmente il bene o vantare un diritto sullo stesso. A stabilire questo principio è stata la Corte di Cassazione. Gli ermellini hanno stabilito che, con la sola esistenza di un potere di fatto sull’unità immobiliare, è possibile procedere, al netto della necessità di denunciare la situazione di irregolarità del nero, alla richiesta di risarcimento per la casa in affitto con infiltrazioni anche se non è stato regolarmente registrato il contratto.

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