Calcolo IUC: ecco come effettuarlo
Last Updated on Novembre 22, 2021
Se stai leggendo queste righe, significa che vuoi saperne qualcosa di più in merito al calcolo IUC (Imposta Unica Comunale). Perfetto! Nelle prossime righe, ti spiegheremo come farlo, senza dimenticare le novità normative che, negli ultimi anni, hanno coinvolto questa imposta.
Calcolo della IUC: le novità normative
Mentre stiamo scrivendo questo articolo, il calcolo IUC vero e proprio non si può più fare. L’imposta appena citata, è stata infatti abolita per quanto riguarda due delle sue componenti. Parliamo di preciso dell’IMU e della TASI, che sono state sostituite dalla nuova IMU. Per quel che concerne invece la TARI, ossia la tassa sui rifiuti, le disposizioni in vigore sono state confermate.
La dicitura corretta è quindi quella che chiama in causa il calcolo della nuova IMU online. Scopriamo come si fa nelle prossime righe di questo articolo.
Calcolo IMU on line: come effettuarlo
Come appena specificato, quello che fino a qualche anno fa era conosciuto come calcolo IUC è, oggi come oggi, il calcolo della nuova IMU (deve essere pagata dai possessori di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli e non è dovuta per l’abitazione principale, fatta eccezione per i casi in cui questa è un immobile di lusso).
Per effettuare il calcolo è necessario partire con in mano la rendita catastale dell’immobile, che si può reperire presso il catasto o facendo riferimento agli uffici dell’Agenzia delle Entrate). Ecco cosa si deve fare una volta che si ha in mano il dato appena menzionato:
- Procedere a una rivalutazione della rendita del 5%;
- Prendere il risultato della rivalutazione e moltiplicarlo per il coefficiente del singolo immobile a cui il versamento dell’imposta fa riferimento;
- Con il risultato in mano, moltiplicarlo per le aliquote deliberate dal Comune in cui è situato l’immobile.
IMU 2021 calcolo: cosa sapere sui coefficienti
Abbiamo appena visto che per procedere al calcolo dell’IMU è necessario conoscere i coefficienti degli immobili. Ecco l’elenco completo:
- Coefficiente corrispondente a 160: in questo caso, bisogna fare riferimento agli immobili di categoria A, fatta eccezione per la categoria A/10, che indica gli studi privati, ma anche ai fabbricati appartenenti alle categorie C/2, C/6 e C/7;
- Coefficiente pari a 140: gli immobili da associare a questo coefficiente sono i fabbricati di categoria B (bisogna includere anche le case di cura senza fini di lucro e gli uffici pubblici), quelli appartenenti alle categorie C/3, C/4 e C/5;
- Coefficiente corrispondente a 80: questo valore va associato ai fabbricati di categoria D/5 e A/10;
- Coefficiente 65: in questo caso, il coefficiente va associato ai fabbricati di categoria D (esclusi i D/5 appena citati) e di categoria C/1.
Calcolo IMU 2021: il caso delle aree fabbricabili
Quando si parla delle operazioni che hanno sostituito il calcolo IUC e ci si focalizza sulla nuova IMU, è doveroso soffermarsi sul caso particolare delle aree fabbricabili. Nella circostanza appena citata, bisogna prendere in considerazione i seguenti criteri:
- Base imponibile costituita dal valore venale in comune commercio al 1° gennaio;
- Indice di edificabilità;
- Zona in cui l’area è ubicata;
- Destinazione d’uso consentita.
Inoltre, è necessario prendere in considerazione gli oneri necessari per gli eventuali lavori di adattamento funzionali alla costruzione sul terreno, così come i prezzi medi di mercato di aree edificabili aventi le medesime caratteristiche.
Un altro caso da guardare con occhi diversi rispetto a quelli dei fabbricati è relativo ai terreni agricoli e non coltivati. In questo frangente, la base imponibile si ottiene applicando all’importo del reddito dominicale che risulta in catasto un moltiplicatore corrispondente a 135.
Calcolo IMU e TASI: le agevolazioni
Dalle righe precedenti, è chiaro che, oggi come oggi, la TASI di fatto non esiste più e che si paga la cosiddetta super IMU (o nuova IMU), imposta che unisce due dei balzelli annoverati, fino al 2020, nel calcolo IUC.
Quando si parla della nuova IMU, è necessario ricordare che, in caso specifici, sono previste delle agevolazioni. Quali di preciso? In questo novero è possibile citare l’eventualità del comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado, eventualità che consente di accedere a una riduzione del 50% dell’imposta.
Un’agevolazione è prevista anche nelle situazioni in cui si ha a che fare con un immobile locato a canone concordato. In questo caso specifico, il proprietario può accedere a una riduzione del 75% dell’imposta dovuta.
Calcolo IMU e stampa F24: a chi rivolgersi?
Tutto quello che ruota attorno all’ex procedura di calcolo IUC, oggi nuova IMU, è comprensibilmente complesso. Questo vale soprattutto per chi non ha competenze in materia di imposte. Naturale è quindi chiedersi dove trovare dei calcolatori online e dove stampare i modelli F24.
Un punto di riferimento indubbiamente utile è il sito del Comune dove è sito l’immobile per il quale si paga l’imposta. Tutti i portali ufficiali delle amministrazioni comunali sono infatti caratterizzati dalla presenza di una pagina ad hoc dove è possibile trovare:
- Le aliquote e le detrazioni vigenti con riferimento alle varie categorie di immobili;
- Chi deve pagare;
- Le specifiche delle situazioni in cui la rata IMU non è dovuta;
- Le novità normative nazionali;
- I tempi e le modalità di pagamento;
- Le modalità di calcolo con tutte le casistiche possibili;
- Le varie basi imponibili.
Sempre dalle pagine sopra citate, è possibile scaricare sia i modelli F24 ordinari, sia quelli semplificati. Per quanto riguarda i calcolatori online, è bene specificare che i siti dei Comuni sono un riferimento sì valido, ma non l’unico. Il web, infatti, offre tantissime risorse di qualità. A tal proposito, è bene citare il calcolo IMU Riscotel, effettuabile su uno dei portali web più celebri in assoluto per quanto riguarda i tributi locali (compresi i ravvedimenti operosi).