Calcolo canone minimo di locazione: come si fa?
Last Updated on Settembre 3, 2021
Hai un immobile da mettere in affitto ma non sai ancora quanto potresti ricavare dal canone di locazione. Magari è la prima volta che affitti, o sono cambiate le condizioni dell’immobile stesso: insomma, vuoi capire sotto quale soglia di denaro non puoi scendere quando affitti.
Come certo saprai, il canone di locazione può essere di due tipologie: canone libero o canone concordato. Entrambi sono ugualmente validi e rispondono a due tipologie di esigenze e situazioni differenti. Ma entrambi devono rispettare una soglia minima.
Per un corretto calcolo del canone d’affitto minimo ci sono delle procedure precise da seguire e dei limiti da rispettare, sotto i quali non si può scendere per nessun motivo. Ma andiamo con ordine: vediamo di cosa si tratta quando si parla di canone minimo, come calcolarlo e come tutelarsi da qualsiasi problema con gli affitti.
Cos’è il valore minimo del canone e perché esiste
Prima di mettere in affitto il tuo immobile, è necessario sapere qual è il reale valore della tua proprietà, in modo da sapere quanto puoi guadagnare con gli affitti.
Conoscendone il reale valore, non rischierai di inserire un prezzo troppo alto, in modo da poter trovare più rapidamente potenziali inquilini interessati. Ma soprattutto conoscerai la soglia minima sotto la quale non potrai obbligatoriamente scendere, quando deciderai il prezzo.
Il calcolo del canone minimo di locazione è necessario per non incappare in guadagni ridotti rispetto a quanto invece potrebbero valere e, soprattutto, per non rischiare di incorrere in sanzioni derivanti dai controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Il valore minimo del canone di locazione è stato infatti introdotto anche per limitare i casi di omissione di base imponibile al fine di pagare meno imposte sulla casa.
Come fare il calcolo del canone minimo di locazione
Veniamo quindi al nodo centrale della questione: capire come calcolare il valore minimo del canone di locazione del proprio immobile.
Questo valore deve essere pari, per non essere accertati automaticamente dal fisco ai fini delle imposte di registro, al 10% del valore catastale calcolato sulla base della valutazione automatica.
Esiste tuttavia un altro canone minimo che può aiutare nella valutazione corretta del proprio immobile. In linea di massima, è bene fare in modo che il canone di locazione ridotto del 15% non sia maggiore del 10% del valore dell’immobile locato e rivalutato in base alla rendita catastale
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Una volta scoperto qual è il vero valore del tuo immobile e, di conseguenza, quanto dovrai chiedere di canone minimo di locazione, potrai liberamente stabilire la somma che desidererai ricevere dall’affitto della tua proprietà.
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