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Bonus prima casa per under 36: agevolazioni e requisiti

Last Updated on Luglio 18, 2024

L’acquisto della prima abitazione è un momento emozionante per chiunque. Nei casi in cui si fa questo passo da giovani, è possibile usufruire di diversi vantaggi che il legislatore ha messo a disposizione. Se sei qui, significa che vuoi sapere qualcosa di più in merito e che ti interessa approfondire tutto quello che riguarda il bonus prima casa per under 36. Perfetto! Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare diverse specifiche utili in merito. Non ti resta che proseguire nella lettura di questo articolo per scoprirle.

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Bonus under 36 per la prima casa: cos’è di preciso?

Come si può leggere sul sito dell’Agenzia delle Entrate, quando si parla di bonus prima casa per under 36 si inquadra una soluzione finalizzata a favorire l’autonomia abitativa dei giovani. Contenuti nel decreto legge 73/2021, conosciuto anche come Decreto Sostegni Bis, riguarda agevolazioni che si applicano agli atti di acquisto stipulati nel lasso di tempo compreso tra il 26 maggio e il 31 dicembre 2022.

Inizialmente il limite massimo previsto corrispondeva al 30 giugno 2022. Con l’approvazione della Legge di Bilancio dell’anno in corso, è stata ufficializzata una proroga di 6 mesi.

Chiarita questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo delle agevolazioni prima casa per gli under 36 che fanno il grande passo di diventare proprietari immobiliari.

Prima casa under 36: in cosa consistono le agevolazioni

In cosa consiste di preciso il bonus prima casa per under 36? Ecco tutti i dettagli in merito:

  • Nei casi in cui si ha a che fare con una compravendita non soggetta a IVA, si è esenti dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;
  • Nelle situazioni in cui, invece, la compravendita è soggetta a IVA, si è esenti dal pagamento delle imposte sopra citate. Inoltre, si può apprezzare un credito d’imposta corrispondente alla somma dell’IVA versata al venditore.

In merito all’appena citato credito d’imposta bisogna ricordare i seguenti aspetti:

  • Se si vuole, lo si può portare in diminuzione dalle imposte sopra citate. In alternativa, si può fare lo stesso sulle successioni e le donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati a seguito dell’acquisizione del credito stesso;
  • Lo si può utilizzare in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (la dichiarazione va ovviamente presentata dopo la data dell’acquisto dell’immobile con le agevolazioni);
  • Lo si può, in alternativa, utilizzare in compensazione tramite F24. In questo frangente, va inserito il codice tributo 6928.

L’ultimo punto da considerare riguarda la possibilità di trattare il credito come un’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti relativi sia all’acquisto, sia alla ricostruzione, sia alla ristrutturazione di unità immobiliari a uso abitativo.

Acquisto casa under 36: i requisiti per l’accesso al bonus

Parlare di bonus prima casa per under 36 vuol dire, per forza di cose, considerare anche i requisiti di accesso alle agevolazioni. Di seguito, tutti i dettagli in merito:

  • Avere un’età inferiore ai 36 anni nell’anno di stipula dell’atto di acquisto della casa;
  • Avere un ISEE inferiore ai 40.000 euro.

Entrando nel vivo di quest’ultimo punto facciamo presente che, quando si ha a che fare con gli atti relativi al 2022, l’ISEE a cui fare riferimento è quello relativo al 2020.

Bonus giovani prima casa: per quali tipologia di abitazione si può richiedere?

Quando si discute di requisiti per il bonus prima casa per under 36, non bisogna considerare solo gli aspetti relativi all’età e alle condizioni economiche dei firmatari del contratto, ma anche le caratteristiche dell’immobile. Alla luce di ciò, elenchiamo le categorie catastali che sono ammesse all’agevolazione:

  • A2
  • A3
  • A4
  • A5
  • A6
  • A7
  • A11

Doveroso è sottolineare che il bonus prima casa per under 36 riguarda anche le pertinenze dell’immobile. Per quanto riguarda queste ultime, le categorie catastali da considerare sono le seguenti:

  • C2: magazzini;
  • C6: rimesse e autorimesse;
  • C7: tettoie.

Esistono delle categorie catastali per le quali non è ammesso l’accesso alle agevolazioni previste dal bonus prima casa? Assolutamente sì. Si tratta di preciso della categoria A1, che corrisponde agli abitazioni signorili, della A8, le abitazioni in villa e della A9, ossia i castelli e i palazzi di particolare pregio storico.

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Agevolazioni under 36 per la prima casa: quando decadono?

Parlare di bonus prima casa per under 36 vuol dire soffermarsi anche sulle situazioni in cui le agevolazioni sopra citate decadono. L’eventualità appena citata si può verificare, per esempio, nell’eventualità del rilascio, in sede di atto di acquisto, di una dichiarazione mendace relativamente al possesso dei requisiti summenzionati.

Non si ha più diritto al bonus prima casa giovani riservato agli under 36 anche in caso di ritardo nel trasferimento della residenza. La legge prevede che il suddetto venga formalizzato entro e non oltre i 18 mesi dall’atto di acquisto dell’immobile.

Nell’elenco delle situazioni che possono portare alla perdita delle agevolazioni per la prima casa dedicate ai giovani al di sotto dei 36 anni troviamo altresì il mancato acquisto entro l’anno a seguito dell’alienazione infraquinquennale, così come la mancata alienazione di un immobile registrato come prima casa entro i 12 mesi dall’acquisto di uno nuovo anch’esso successivamente utilizzato come prima casa d’abitazione.

Nei frangenti in cui si verificano le condizioni per la perdita del bonus prima casa per under 36 si procede a:

  • Recupero delle imposte;
  • Applicazione degli interessi;
  • Applicazione di sanzioni.

Nei casi in cui è prevista l’imposta di registro, l’onere in questione viene recuperato ed è pari al 2%. L’imposta ipotecaria e quella catastale sono invece considerate pari a 50 euro ciascuna. Quando si ha a che fare con le compravendite soggette a IVA, si perde il diritto al precedentemente descritto credito d’imposta.

Se dovesse essere già stato utilizzato, si procede al suo recupero e all’applicazione, anche in questa circostanza, di interessi di mora e sanzioni.

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