Bagno in resina: pro e e contro di una scelta sempre più di moda
Last Updated on Luglio 17, 2024
L’attenzione all’estetica del bagno rappresenta un aspetto essenziale di cui tenere conto nel momento in cui si decide di proporre il proprio immobile sul mercato delle locazioni. Sono numerose le scelte relative al suddetto ambiente che si possono chiamare in causa per stupire. Una delle più popolari del momento è il bagno in resina. Quali sono i pro e quali, invece, i principali contro? Se vuoi scoprire la risposta a questo interrogativo, non devi fare altro che proseguire nella lettura dell’articolo.
Bagni in resina: la scelta perfetta per le superfici continue
Quando si parla dei vantaggi del bagno in resina, un cenno doveroso deve essere dedicato al loro essere la scelta ideale nei casi in cui si ha intenzione di mettere in primo piano, nel suddetto ambiente, delle superfici continue. Queste ultime sono delle alleate preziose della pulizia essendo prive di fughe dove, giorno dopo giorno, si accumulano residui di sporco.
Inoltre, la resina è un materiale che si adatta alla perfezione alle situazioni in cui, in bagno, si ha a che fare con la presenza di nicchie e angoli. In generale, ma nei casi appena menzionati ancora di più, è importante, per la posa, affidarsi a professionisti altamente specializzati. Quando si parla del bagno in resina, infatti, il margine di errore è minimo.
Un altro aspetto sul quale vale la pena soffermarsi quando si parla dei vantaggi della scelta del bagno in resina riguarda la possibilità di abbinare il suddetto materiale con soluzioni come la ceramica, che ha l’indiscusso pro di essere facile da pulire e resistente a urti ed erosioni.
Anche la resina si contraddistingue per un livello notevole di resistenza. Quando la si paragona ad altri materiali, si tende a chiamare spesso in causa il microcemento. Rispetto ad esso, la resistenza è oggettivamente più alta. Se si deve, nel confronto, trovare un punto a sfavore della resina, questo riguarda il suo essere, dal punto di vista estetico, meno vivace.
Resina nei bagni: una nuova storia per i vecchi pavimenti
Quando si ristruttura casa, capita spesso di vivere momenti di crisi chiedendosi che veste dare al bagno. Se si valuta la resina, è bene essere consapevoli del fatto che si tratta di un materiale che può essere posato senza problemi su vecchie pavimentazioni di diversi materiali, per esempio in ceramica. Nei frangenti in cui non si può “giocare” molto con lo spessore, la resina è la risposta perfetta per scrivere una nuova storia per il proprio bagno.
Tutto questo è possibile scegliendo tra un’ampia gamma di cromie. Se, fino a qualche anno fa, le soluzioni dal punto di vista cromatico erano davvero poche e orientate soprattutto sul grigio, oggi la situazione è ben diversa e ci sono colori per tutti i gusti e tutti gli stili.
Bagno con resina: la gestione della posa
Come accennato nelle righe precedenti, quando si tratta di realizzare un bagno in resina è necessario rivolgersi a un professionista qualificato, che sappia il fatto suo per quanto riguarda la tecniche di posa.
Tra i motivi per cui non si può improvvisare la posa della resina in bagno troviamo la presenza di numerosi strati. Alla luce di ciò, il fondo deve essere in stato perfetto. In linea di massima, per completare il lavoro ci vuole circa una settimana. In questo lasso di tempo, è nodale che il team di professionisti che si occupa della posa faccia attenzione pure a non danneggiare il materiale. Durante la fase a cui sono dedicate queste righe, infatti, la resina può danneggiarsi per via di urti o per la sollecitazione di trascinamenti.
Bagni resinati: viva la versatilità
Il bagno in resina è sinonimo di meravigliosa versatilità. Basta, infatti, rivolgersi a un bravo architetto per rendersi conto del fatto che questo materiale si presta a un’infinità di configurazioni. Lo si può scegliere per uniformare il pavimento e le pareti, ma anche, se lo si desidera, unicamente per rivestire il lavabo. Chi ama quei piccoli dettagli capaci di regalare fascino a qualsiasi ambiente della casa può, per esempio, scegliere la resina per il piatto doccia, così da creare un’affascinante continuità con la pavimentazione. In quest’ultimo caso, è necessario fare attenzione alla pendenza. Il rischio, trascurando questo aspetto, è che i ristagni d’acqua possano creare macchie di calcare.
Come pulire il bagno in resina
Nel momento in cui si opta per il bagno in resina, è importante informarsi su come pulirlo. Il materiale attorno al quale ruotano queste righe può essere pulito in diversi modi. Si possono utilizzare acqua e un detergente neutro, ma anche acqua e ammoniaca o, se è necessario, intervenire con lo sgrassatore. Da evitare categoricamente, invece, sono i prodotti anticalcare.
I costi da affrontare
Il capitolo dei costi è, come in tutti i casi, uno dei più richiesti. Nel caso del bagno in resina, non ci sono cifre di riferimento valide per tutte le situazioni. Sono diversi, infatti, i fattori in gioco.
Il prezzo può variare sulla base di numerosi fattori. Tra questi spicca il tipo di resina scelta – le resine ad acqua in quest’ultimo periodo stanno acquisendo una grande popolarità in virtù della loro sostenibilità e della possibilità di scegliere superfici anti macchia – ma anche l’ampiezza della superficie da ricoprire. In media, è difficile spendere meno di 100 euro al metro quadro. In virtù di ciò – ma anche per farsi consigliare le lavorazioni giuste, in modo da preservare più a lungo il risultato – è opportuno rivolgersi a professionisti qualificati.