Registrazione tardiva contratto di locazione: cosa si rischia?
Last Updated on Settembre 28, 2021
La registrazione del contratto di locazione è un passaggio fondamentale nel processo di affitto di una proprietà. Dopo l’interesse iniziale, le visite e l’accordo tra le parti, suggellato dalla firma sul contratto, occorre obbligatoriamente registrare il tutto.
L’affitto in nero è una scelta molto rischiosa, perché comporta la possibilità di essere sottoposti a dei controlli da parte del fisco e, di conseguenza, venire sanzionati in maniera molto importante per le proprie inadempienze. C’è però un modo di rimediare: la registrazione tardiva del contratto di locazione che, seppur non metta totalmente al riparo da sanzioni, può evitare di peggiorare ulteriormente la situazione.
Quanto tempo ci vuole per registrare un contratto di locazione?
Le tempistiche previste dalla legge indicano un massimo di 30 giorni a disposizione del proprietario per poter registrare ufficialmente il contratto e pagare la conseguente imposta di registro. Successivamente si avranno altri 60 giorni per dare copia documentata sia all’inquilino sia all’eventuale amministratore di condominio, se l’immobile affittato si trova proprio in un condominio.
L’obbligo di registrazione è quindi a carico del proprietario. In caso di mancato versamento dell’imposta di registro, anch’essa a carico del locatore, potrà però essere sanzionabile anche l’inquilino.
Registrazione contratto locazione in ritardo: le conseguenze
Registrare un contratto in ritardo comporta delle sanzioni sia dal punto di vista fiscale e civile. Innanzitutto, se non registrato entro i 30 giorni previsti dalla legge, la mancata registrazione del contratto fa sì che questo venga considerato nullo. Questo significa che non viene prodotto alcun effetto tra le due parti, locatore e conduttore, escludendo quindi qualsiasi vincolo.
Secondo la giurisprudenza però questa nullità non è da considerarsi propriamente tale, ma in un certo modo “relativa”. Questo perché viene ritenuto responsabile della mancata registrazione colui che avrebbe il dovere di farla, ossia il proprietario. Di conseguenza l’inquilino, sempre secondo la giurisprudenza, potrebbe anche smettere di pagare il canone o andarsene di casa senza le giuste tempistiche di preavviso.
Calcolo della sanzione per tardiva registrazione del contratto di locazione
Ma in cosa consistono esattamente le sanzioni per la registrazione tardiva del contratto di locazione? Esistono diverse fasce e soglie nelle quali si può “ricadere”, in base a quanto tempo è trascorso dalla data della mancata registrazione.
Prima si sana l’evasione, con l’istituto del ravvedimento operoso, minori saranno le sanzioni:
- Con 30 giorni di ritardo: sanzione pari al 6% dell’imposta, più gli interessi di mora e imposta stessa. L’importo minimo della sanzione è di 20 euro;
- Con 90 giorni di ritardo: sanzione pari al 12% più interessi e imposta stessa;
- Con 1 anno di ritardo: sanzione al 15% più interessi e imposta stessa;
- Più di 1 anno ma non oltre 2 anni di ritardo: sanzione pari al 17,14% più interessi e imposta stessa;
- Oltre 2 anni di ritardo: sanzione pari al 20% più interessi e imposta stessa;
- Dopo la constatazione della violazione: sanzione pari al 24% più interessi e l’imposta omessa, per intero.