Guida alle imposte ipotecarie e catastali
Il trasferimento di un immobile comporta sempre il pagamento di imposte, sia che questo trasferimento sia a titolo oneroso che gratuito. In particolare, le imposte ipotecarie e catastali sono quelle che devono essere obbligatoriamente saldate, sia pure per ragioni diverse.
Con la guida di Zappyrent, potrai scoprire come districarti tra le imposte di trasferimento immobili e capire come sfruttare al meglio le agevolazioni previste! Nel caso tu ti stia occupando del trasferimento di un immobile, magari con un atto di successione, potresti pensare di affittare la tua nuova proprietà. Investire in immobili è sempre un’ottima idea, farlo con Zappyrent è la scelta migliore! Scopri come affittare casa!
Tassa ipotecaria e imposta catastale
Che si chiamino tasse o imposte, il significato resta sempre lo stesso: al momento del trasferimento di un immobile, bisogna pagare quanto dovuto.
Ma cosa sono esattamente le imposte ipotecarie e catastali? Quando devono essere pagate? Vediamolo:
- La tassa ipotecaria è un tributo che bisogna versare ogni volta che c’è bisogno di registrare un atto ufficiale presso i pubblici uffici immobiliari. Che sia una vendita, una donazione o una successione, l’atto deve essere obbligatoriamente registrato: questa registrazione ha un costo;
- L’imposta catastale è invece dovuta ogni volta che si effettua una voltura catastale in seguito a cessioni, donazioni e successioni.
Le eccezioni
Le imposte ipotecarie e catastali godono comunque di alcune eccezioni, in cui non devono essere saldate.
L’imposta ipotecaria non è dovuta nel caso l’atto riguardi trasferimenti nell’interesse dello Stato e donazioni a favore di Onlus, Regioni, Comuni o province. Se invece i trasferimenti in favore di questi ultimi enti sono onerosi, allora l’imposta sarà fissa nella misura di 200 euro.
Come l’imposta ipotecaria, anche il saldo dell’imposta catastale non è dovuto per le stesse precedenti casistiche.
Come si calcola l’imposta ipotecaria e quella catastale?
Innanzitutto, per calcolare le cifre delle imposte ipotecarie e catastali bisogna considerare la base imponibile di partenza. Questa è commisurata all’imposta di registro, o all’imposta di successione nel caso si tratti proprio di una successione.
Alcuni casi particolari riguardano l’imposta ipotecaria che, in caso di iscrizione d’ipoteca, è dovuta sull’ammontare del credito. Un altro invece è quello che copre i casi degli immobili rientranti nei beni aziendali, la cui base imponibile è rappresentata dal valore venale al lordo di passività o oneri eventuali.
Una volta chiarito il discorso della base imponibile, è il momento di vedere quali sono le cifre delle imposte ipotecarie e catastali, diverse sia in quantità che in percentuale di applicazione in base al tipo di immobile in questione. Il calcolo delle imposte di successione è diverso in base alle casistiche. Vediamo quali sono:
- Imposta catastale e ipotecaria prima casa: questo particolare caso si distingue sia per le agevolazioni previste (che tratteremo più avanti), sia perché si divide in due ulteriori situazioni.
- Nel caso si compri un immobile da destinare ad abitazione principale da un privato, sia l’imposta ipotecaria che quella catastale sono pari a 50 euro;
- Se invece l’immobile viene comprato da una ditta costruttrice, entrambe le imposte sono pari a 200 euro, più l’aggiunta di IVA al 4%;
- Imposta catastale e ipotecaria seconda casa: catalogabili tra le tasse sulla seconda casa, anche in questo caso le cifre e le agevolazioni seguono quelle della prima casa. Saranno quindi dovuti 50 euro per imposta nel caso si acquistasse da un privato, 200 nel caso di ditta. L’IVA, in questo caso, è al 10%;
- Imposta ipotecaria e catastale successione: nel caso di una dichiarazione di successione le imposte ipotecarie e catastali verranno calcolate con una percentuale e non saranno agevolate come invece accade nel caso dell’acquisto di una prima (o seconda) casa. Le aliquote saranno le seguenti:
- L’imposta ipotecaria sarà pari al 2% della base imponibile;
- L’imposta catastale, invece, sarà pari all’1%;
- Imposte ipotecarie e catastali donazione: in caso di donazione, le percentuali restano le medesime di quelle applicate alla successione. Sarà quindi il 2% per l’imposta ipotecaria e l’1% per quella catastale. Se l’immobile in donazione è una prima casa si applicheranno però le stesse condizioni viste in precedenza, con il pagamento della quota fissa di 200 euro.
Agevolazioni imposte ipotecarie e catastali sulla prima casa
Al contrario delle successioni e delle donazioni, l’acquisto di una casa destinata a diventare l’abitazione principale gode di agevolazioni.
Non sono previste infatti delle percentuali su una base imponibile, ma delle quote fisse da saldare. Le imposte ipotecarie e catastali, lo ripetiamo, saranno pari a 50 euro nel caso di acquisto da privato, con l’imposta di registro pari al 2%; a 200 nel caso di acquisto da ditta costruttrice, con l’IVA agevolata ridotta al 4%.
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