Detrazione dell’affitto per studenti fuori sede: ecco cosa sapere
Last Updated on Luglio 17, 2024
Scegliere di iscrivere i propri figli presso un’università situata in una città diversa da quella in cui si vive è una decisione di svolta per qualsiasi famiglia. Si tratta, infatti, di un momento a seguito del quale si aggiungono diverse voci di spesa in più. Tra queste, rientra senza dubbio la locazione. Non importa che si tratti di una stanza singola piuttosto che di un appartamento: soprattutto in città come Milano, i prezzi possono rivelarsi onerosi. Per fortuna, quest’ultima spesa può essere resa più sostenibile tramite alcuni vantaggi fiscali. Se stai cercando maggiori informazioni sulla detrazione dell’affitto per studenti fuori sede, non devi fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.
Detrazione dell’affitto per studenti: quando si può chiedere
La detrazione dell’affitto per studenti fuori sede non può essere fruita in tutti i casi. L’immobile locato dove si stabilisce lo studente, infatti, deve avere un particolare requisito. Quale di preciso? La distanza rispetto alla residenza anagrafica del nucleo familiare. Ecco i parametri da considerare:
- Distanza inferiore a 100 km;
- distanza di almeno 50 km quando si parla di comuni montani.
Detrazione dell’affitto per universitari: quanto si può scaricare?
Quanto si può scaricare dell’affitto pagato per l’alloggio di un universitario fuorisede? Si può detrarre dal reddito imponibile Irpef il 19% del canone pagato per un massimo di 2.633 euro annui. Per amor di precisione, è bene ricordare che, quando ci si approccia alla detrazione del canone di affitto per studenti universitari fuorisede, è necessario considerare anche alcuni requisiti di reddito. L’agevolazione fiscale, infatti, può essere richiesta da chi ha un reddito annuo inferiore ai 240.000 euro. Ricordiamo altresì che è possibile arrivare fino a un massimo di 500 euro.
Tipologia di contratto
Anche la tipologia di contratto ha un ruolo quando si parla di detrazione dell’affitto per studenti fuori sede. Ecco quelle ammesse per poter procedere alla richiesta di agevolazione fiscale:
- Contratto di ospitalità, ma anche atto di assegnazione in godimento. Valgono altresì i contratti di locazione stipulati da enti per il diritto allo studio come le università, i collegi universitari, le cooperative e gli enti no profit;
- contratti di locazione facenti riferimento alla legge 431 del 1998. Si parla quindi di contratti di affitto, anche transitorio, a uso abitativo.
La detrazione può essere richiesta in caso di affitto cointestato?
In caso di affitto cointestato – evenienza comune nelle situazioni in cui più studenti decidono di dividere la casa – è possibile richiedere la detrazione? Assolutamente sì. Bisognerà chiaramente considerare il limite dei 2633 massimi annui per ogni intestatario.
Detrazione affitto giovani: quali studenti possono richiederla?
La detrazione dell’affitto per studenti fuori sede può essere richiesta da iscritti alle università pubbliche come da studenti che, invece, stanno frequentando atenei privati. L’agevolazione fiscale a cui è dedicato questo articolo può essere altresì richiesta da studenti di ITS, da quelli del Conservatorio e dai soggetti iscritti a istituti musicali pareggiati come previsto dal DPR 212 del 2005. Non sono ammessi all’agevolazione sull’affitto gli studenti fuori sede iscritti a corsi post laurea. Lo stesso vale per quelli che frequentano dottorati di ricerca o corsi di specializzazione.
Ci sono spese escluse?
La risposta è affermativa. Quando si parla di detrazione dell’affitto per studenti fuori sede, esistono delle spese non comprese nell’agevolazione. Tra queste è possibile includere, per esempio, il deposito cauzionale. Non è altresì possibile scaricare le spese eventualmente versate come onorario per l’agenzia immobiliare. Lo studente o l’intestatario del contratto di affitto dell’immobile presso il quale il suddetto vivo non può scaricare le spese condominiali, se presenti, e neppure le utenze incluse nell’affitto. Nelle circostanze in cui lo studente soggiorna presso un collegio o una residenza universitaria, le spese per la pulizia del suo alloggio e quelle per i pasti non possono essere portate in detrazione.
I documenti necessari alla richiesta
Quali sono i documenti dei quali bisogna disporre per procedere alla richiesta dell’agevolazione fiscale? Ecco l’elenco:
- Copia del contratto di affitto, che deve essere regolarmente registrato;
- attestazioni dei pagamenti effettuati (ovviamente con metodo tracciabile);
- autocertificazione dell’iscrizione presso una delle tipologie di istituto sopra elencate.
Una volta raccolti tutti i documenti necessari, per procedere all’istanza di accesso alla detrazione bisogna inserire il codice 18 in corrispondenza del rigo E8/E10.
Detrazione dell’affitto in caso di studi all’estero
A questo punto, ti starai senza dubbio chiedendo se la detrazione sopra citata vale anche nei casi in cui lo studente è iscritto a una realtà accademica o a un istituto con le caratteristiche sopra menzionate che, però, si trova all’estero. La risposta è affermativa. L’importante è che la situazione sia caratterizzata dai requisiti elencati nelle righe precedenti. Nei casi in cui lo studente fuori sede ha aderito al programma Erasmus, è necessario che la realtà accademica presso la quale segue i corsi si trovi in un Paese dell’Unione Europea.