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Come compilare un bonifico parlante?

Last Updated on Luglio 17, 2024

Come compilare un bonifico parlante? Molte delle persone che scelgono di usufruire delle detrazioni legate ai bonus per la casa, si pongono questa domanda. Il bonifico parlante, infatti, è l’unico metodo di pagamento a disposizione dei contribuenti non percettori di reddito d’impresa per accedere alle agevolazioni fiscali. Non si compila come un bonifico ordinario. Per aiutarti a non fare errori, abbiamo preparato questa guida. Non ti resta che proseguire nella lettura per sapere qualcosa di più!

Bonifico parlante: di cosa si tratta?

Prima di entrare nel vivo degli step da seguire per la compilazione del bonifico parlante, è importante capire di cosa si tratta quando lo si chiama in causa. Il bonifico parlante, che può essere sia bancario sia postale, è una tipologia di bonifico caratterizzata dalla presenza dei dati sia del mittente, sia del destinatario, così da permettere la massima tracciabilità del pagamento.

Anche se, a fronte di errori, non sempre l’Agenzia delle Entrate impedisce di procedere con la richiesta di accesso all’agevolazione – negli ultimi tempi, sono frequenti i casi in cui viene dato modo al contribuente di concretizzare una revisione – è comunque bene essere consapevoli di come si compila. Scopriamolo assieme nel prossimo paragrafo!

Bonifico parlante: come si fa a compilarlo?appartamentoinaffitto

Quando ci si chiede come compilare un bonifico parlante, è necessario citare la necessità di inserire correttamente diversi dati. Ecco quali:

  • Causale: nel caso del bonifico parlante, bisogna inserire la seguente dicitura “Bonifico per detrazioni previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986”. Anche se non è strettamente richiesto, si consiglia di includere anche gli estremi della fattura – numero e data – in modo da permettere il reperimento preciso del documento;
  • codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione: se si ha a che fare con il pagamento di ristrutturazioni per bonus riguardanti il condominio, va inserito il codice fiscale dello stabile, oppure quello dell’amministratore o dell’inquilino che ha sostenuto personalmente la spesa. Nelle situazioni in cui, invece, il bonifico parlante viene utilizzato per pagare lavori in un appartamento che ha più proprietari, bisogna inserire il nome, il cognome e il codice fiscale di ciascuno di essi;
  • numero di Partita IVA o codice fiscale dell’azienda che si è occupata dei lavori;
  • riferimenti all’agevolazione fiscale.

Quando ci si domanda come compilare un bonifico parlante e si guarda nello specifico alla causale, è bene rammentare che, per ciascuna agevolazione, c’è un riferimento specifico. Se si ha intenzione di accedere all’ecobonus, bisogna inserire quanto segue nella causale: “lavori volti al risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296”.

Nei frangenti in cui, invece, l’agevolazione fiscale viene richiesta per il bonus mobili, bisogna riportare “Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell’art. 16, comma 2, DL 63/2013”. In questa situazione, bisogna tenere presente che l’agevolazione fiscale può essere richiesta anche se si sceglie il pagamento a rate. Cosa dire, invece, in merito ai riferimenti di causale per sisma bonus, bonus verde, bonus facciate? Che sono i seguenti:

  • art. 16-bis del D.P.R. 917/1986;
  • Legge Bilancio 2018, art.1, comma 12/15;
  • art. 1, commi 219-224, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019.

Nell’eventualità in cui, nella causale, dovesse rimanere dello spazio, si può inserire una breve descrizione prendendo quanto riportato in fattura dall’impresa che si è occupata dei lavori.

 

Compilazione del bonifico parlante: cosa fare in caso di errore?

Come accennato nelle righe precedenti, quando si deve compilare un bonifico parlante può capitare di fare errori. Cosa bisogna fare in tal caso? Innanzitutto ricordare che l’Agenzia delle Entrate dà modo di correggerlo, regolarizzando quindi la propria posizione di pagatore.

Nelle situazioni in cui si fanno degli errori in fase di compilazione, non bisogna preoccuparsi in quanto è comunque possibile accedere comunque alle agevolazioni fiscali. In che modo? Facendosi rilasciare, dall’impresa che si è occupata di effettuare i lavori, una dichiarazione sostitutiva. Il documento in questione è fondamentale per accertare la corretta e completa contabilizzazione delle somme accreditate.

appartamento-in-affittoMolto importante è specificare che la detrazione può essere fruita anche in caso di errore nel riportare il riferimento normativo relativo all’agevolazione fiscale. Non bisogna concretizzare alcun adempimento in quanto, per l’Agenzia delle Entrate, l’errore in cui è caduto il contribuente non impatta in alcun modo sull’applicazione, da parte degli istituti finanziari, delle ritenute d’acconto.

In caso di assenza del numero di fattura e della data della stessa, come già detto, non si parla di compilazione erronea. Secondo la circolare 19/2020 dell’Agenzia delle Entrate, la specificazione dei dati sopra menzionati nell’ambito di un bonifico parlante non è da considerarsi necessaria. Rammentiamo altresì che, nei frangenti in cui si compila un bonifico ordinario, pregiudicando di fatto la possibilità di applicare la ritenuta d’acconto, è necessario, se si intende fruire delle agevolazioni fiscali, ripetere il pagamento.

Come fare un bonifico parlante postale

Si può fare un bonifico parlante postale? Assolutamente sì! Per effettuarlo, bisogna solo recarsi presso il più vicino ufficio postale. Qui è possibile ritirare e compilare un modulo ad hoc per l’esecuzione di un bonifico parlante. Chi vuole, può anche recarsi presso la propria filiale bancaria di riferimento e procedere all’esecuzione rivolgendosi all’operatore di sportello.

 

 

Quali sono le spese che non si pagano con il bonifico parlante?

Dopo aver visto come compilare un bonifico parlante – a tal proposito, è bene specificare che molti istituti mettono a disposizione dei clienti che operano online una procedura specifica con causale già compilata – è naturale chiedersi quali siano le spese che non si pagano con la suddetta tipologia di bonifico. Ecco l’elenco:

  • Diritti di segreteria necessari al rilascio dei titoli autorizzativi;
  • oneri di urbanizzazione;
  • tasse per l’occupazione di suolo pubblico.

 

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