Canone Rai sulla seconda casa
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Canone Rai e seconda casa: come non pagare due volte

Il canone Rai è una delle imposte più conosciute e discusse nel nostro paese. La tassa è indirizzata a tutti coloro che posseggono un apparecchio radiotelevisivo, nonostante il nome sia legato all’emittente di Stato.

Da qualche tempo, per evitare l’enorme quantità di evasione fiscale del canone Rai, quest’ultimo è stato inserito direttamente nella bolletta della luce. Ciò però ha scaturito diverse domande e problemi, soprattutto tra quelle persone che hanno una seconda abitazione e si trovano così nella situazione di dover capire se pagare il canone Rai anche sulla seconda casa.

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Il canone TV si paga anche sulle seconde case?

All’interno dell’ambito delle tasse sulla seconda casa, il canone Rai è un caso molto particolare. Per comprendere meglio la questione e capire se il canone Rai va pagato sia per la prima che per la seconda casa, è fondamentale fare due premesse.

La prima è che il canone Rai è una tassa sul nucleo familiare: per questo non può essere addebitata due volte. La seconda premessa è che il canone Rai viene addebitato sulla bolletta della luce solamente quando c’è un’utenza domestica residente.

Com’è possibile quindi che una famiglia si ritrovi a pagare due volte il canone Rai, sia sulla prima casa che sulla seconda? Spesso e volentieri questa situazione accade per un errore in fase di comunicazione e compilazione dei vari contratti.

Per evitare di pagare due volte il canone Rai sarà quindi necessario verificare quale tipologia di cliente è indicata nel contratto di fornitura energetica della tua seconda casa. Se per sbaglio l’utenza domestica è inserita come “residente”, allora bisognerà necessariamente cambiarla in “non residente“.

Così facendo automaticamente non riceverai più alcun addebito in bolletta sul canone TV per la seconda casa. Il canone Rai in bolletta per un non residente non è quindi da pagare, previa apposita dichiarazione.

Chi è esente dal canone Rai?

Ci sono anche altre situazioni particolari in cui un nucleo familiare può essere esentato dal versamento del Canone Rai sulla seconda casa.

Il primo caso è quello che vede due coniugi condividere la stessa residenza ma essere titolari di due contratti energetici diversi. In questa situazione a rigor di logica il versamento del canone Rai dovrebbe essere effettuato due volte, visto che il contratto energetico è doppio.

In realtà è però possibile richiedere l’esenzione dal versamento del canone Rai sulla seconda casa compilando il Quadro B del modulo di esenzione apposito, nel caso sia dimostrabile che un membro nel nucleo familiare, in questo caso il coniuge, stia già pagando l’imposta sulla prima abitazione.

Un altro caso molto più semplice nella risoluzione riguarda la situazione in cui in una seconda casa, anche se con utenza domestica residente, non è presente alcun apparecchio radiotelevisivo. In questo caso, compilando l’apposito Quadro A del modulo di esenzione, sarà possibile non pagare il canone Rai sulla seconda casa.

Due residenze diverse: chi deve pagare il canone Rai?

L’ultimo caso, diverso dagli altri, riguarda invece quei nuclei familiari in cui i coniugi sono intestatari di due utenze energetiche diverse ma, questa volta, siano anche residenti in due abitazioni diverse: uno nella prima casa e uno nella seconda casa.

In questo caso sarà quindi obbligatorio il pagamento del canone Rai sia sulla prima che sulla seconda casa. Questo perché il pagamento è dovuto per l’abitazione di residenza.

Se questa è la stessa, come abbiamo visto nel caso precedente, allora sarà possibile richiedere l’esenzione con l’apposito modulo. Se invece le residenze sono diverse, allora si è tenuti al doppio versamento del Canone Rai.

Chi paga il canone Rai in una casa in affitto?

Un altro caso particolare è quello riguardante il canone Rai e gli affitti. La regola principale è solo una: il pagamento spetta sempre all’inquilino.

Ovviamente, il versamento spetta a colui cui è intestata l’utenza energetica. Se il contratto è a nome del proprietario, allora l’inquilino deve effettuare il pagamento utilizzando il modulo F24. Altrimenti, più semplicemente, se l’utenza energetica è a carico dell’inquilino stesso, il canone Rai sarà pagato direttamente da quest’ultimo con la bolletta.

Affittare resta quindi sempre e comunque una scelta molto redditizia: eventuali spese, come quella del canone Rai, sono sempre a carico dell’inquilino. L’entrata fissa garantita dall’affitto è sempre una scelta ottimale.

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