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Illuminazione del bagno: gli errori da evitare

Last Updated on Dicembre 19, 2022

Quando ci si occupa dell’arredamento della casa, un’attenzione particolare deve essere dedicata al bagno. Stanza dedicata al relax e al benessere fisico e mentale, deve essere organizzata senza lasciare nulla al caso. Ciò vuol dire, per forza di cose, concentrarsi sull‘illuminazione del bagno consapevoli dei principali errori da evitare. Quali sono? Nelle prossime righe di questo articolo, ne abbiamo elencati alcuni. Cosa aspetti a scoprirli?

Idee di illuminazione per il bagno: cosa non fare

Quando ci si occupa dell’estetica del bagno e ci si concentra sull‘illuminazione, è fondamentale essere consapevoli dell’esistenza di alcuni errori che è bene evitare se si punta, comprensibilmente, a creare un’atmosfera all’insegna del comfort. Ecco i principali a cui è bene porre attenzione nel momento in cui cisi concentra sull’illuminazione del bagno.

Utilizzare un’unica fonte di luce

Non importa che si arredi una casa da zero per viverci o per renderla appetibile in quanto intenzionati a metterla in affitto: l’illuminazione del bagno, in tutti i casi, è di fondamentale importanza. Per curarla al meglio, è essenziale evitare di concentrarsi su un’unica fonte di luce. Invitare a non incorrere in questo errore può risultare banale al primo impatto. Se ci si ferma un attimo a pensare, però, non lo è così tanto. Troppo spesso, infatti, non ci si rende conto che, soprattutto in bagno, ogni tipologia di luce deve avere la sua funzione pratica.

Ricordiamo, per esempio, l’importanza di soffermarsi sulla luce diffusa, che deve essere il più possibile omogenea. Stiamo parlando della classica luce posizionata al centro del soffitto, che in bagno dovrebbe essere il più possibile soft (l’ambiente, come già accennato, è un luogo dedicato al relax.

Nel momento in cui si progetta l’illuminazione del bagno e si prendono in considerazione le varie fonti di luce, è nodale concentrarsi sullo specchio. In questa zona, è fondamentale evitare luci dirette. La cosa migliore da fare è posizionarne un paio ai lati dello specchio, non dimenticando i paralumi in modo da evitare, come già accennato, che il viso di chi si specchia venga investito troppo dal fascio luminoso.

Un dettaglio che ha sempre il suo perché nell’illuminazione del bagno di design è l’aggiunta di luci attorno alla vasca, se presente. Con questo espediente semplice ma di grande impatto estetico, si crea un’atmosfera a dir poco piacevole, ideale per i momenti in cui si ha intenzione di staccare la mente e di concedersi un po’ di tempo per sé.

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Trascurare l’intensità luminosa

Mettere in secondo piano l’intensità luminosa quando ci si occupa della definizione delle luci nella stanza da bagno è un altro grave errore. Per evitare di rendere l’ambiente sgradevole perché troppo illuminato o eccessivamente scuro, i light designer consigliano di basarsi su un parametro: la quantità di lumen ideale per un’estensione di 5 metri quadri è pari a 900.

Con questi numeri in testa, ci si può poi destreggiare come si preferisce e, per esempio, scegliere luci d’accento come quelle citate alla fine del precedente paragrafo.

L’attenzione all’intensità luminosa riveste un’importanza particolare quando si ha a che fare con la poco fa menzionata zona dello specchio. In quest’area, la quantità di lumen giusta è compresa tra 1500 e 2000.

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Scegliere luci troppo calde

Sono tante le persone che, quando si occupano dell’illuminazione del bagno, con la convinzione di creare un ambiente accogliente si focalizzano verso luci eccessivamente calde. Si tratta di un errore da non compiere nella stanza da bagno. Come mai è bene evitarlo? Innanzitutto perché, nel momento in cui ci si guarda allo specchio, una luce troppo calda può regalare al volto una cromia a dir poco sgradevole.

Per scongiurare questo effetto fastidioso, una buona idea prevede il fatto di orientarsi verso luci con temperatura neutra. In questo caso, si deve fare riferimento a un’altra unità di misura, ossia il grado Kelvin. L’optimum per l’illuminazione del bagno sono le luci con una temperatura attorno ai 4000 Kelvin.

Luci eccessivamente dirette

Non c’è che dire: gli errori da evitare quando si punta a organizzare al meglio l‘illuminazione del bagno sono diversi. Un altro molto frequente – al quale abbiamo indirettamente fatto cenno nelle righe precedenti – vede in primo piano la scelta di luci eccessivamente dirette. Perché andrebbero messe al bando? Per un motivo molto semplice: favoriscono la creazione di ombre che non sono certo funzionali, soprattutto nei momenti in cui si passa il tempo davanti allo specchio.

Se si ha il dubbio che una determinata lampadina posizionata nel bagno emani una luce troppo diretta, si può ricorrere a dei diffusori ad hoc, grazie ai quali è possibile aumentare l’opacità.

Poca attenzione al colore delle pareti

Quando ci si dedica ai dettagli dell’illuminazione del bagno, si tende, quasi sempre, a ragionare focalizzandosi unicamente sulla scelta delle lampadine. Sono importanti, su questo non ci sono dubbi. Non sono però l’unico aspetto al quale dedicare impegno nel momento in cui si parla di luce nel bagno. Anche il colore delle pareti ha il suo perché e trascurarlo è sbagliato.

Nei casi in cui la metratura del bagno non è ampia, scegliere con attenzione la cromia per le pareti è ancora più importante. Il fatto di orientarsi verso un colore piuttosto che verso un altro, infatti, può fare la differenza per quanto riguarda la resa estetica della luce (attenzione: sia quella naturale, sia quella derivante da fonti artificiali).

Quali colori scegliere, quindi, per le pareti di un bagno piccolo? Tinte soft e pastello. Un suggerimento da professionisti? Evitare il verde, che può compromettere la qualità della visione dei volti quando ci si guarda allo specchio.