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Gestione Aumenti Affitto con Zappyrent e Cedolare Secca

Last Updated on Febbraio 28, 2025



Zappyrent e la Gestione degli Aumenti di Affitto

Zappyrent e la Gestione degli Aumenti di Affitto

In questo articolo esploreremo le diverse dinamiche legate all’aumento del canone di locazione. Partiremo dai fondamenti giuridici per passare a strategie pratiche e terminare con i servizi offerti da Zappyrent per agevolarti in queste procedure.

Indice

Quando si Può Richiedere un Aumento dell’Affitto?

Chiedere un aumento affitto cedolare secca non è una procedura semplice. La legge italiana è chiara nel voler proteggere gli inquilini da aumenti ingiustificati, consentendoli solo in determinati casi. Prima di fissare il canone di locazione, è importante valutare variabili quali ubicazione, condizioni dell’immobile e classe energetica. Tuttavia, dopo un periodo di tempo, queste condizioni potrebbero cambiare ed è lecito chiedere un aumento.

Secondo la normativa attuale, le occasioni in cui puoi concretamente ritoccare il canone sono limitate:

  • Periodo di rinnovo del contratto
  • Rivalutazione basata sull’indice ISTAT
  • La possibilità di un aumento dell’affitto si riduce quindi a queste due situazioni specifiche, a meno che tu e il tuo inquilino non decidiate di risolvere anticipatamente il contratto in essere e stipularne uno nuovo.

    Rinnovo del Contratto e Aumento dell’Affitto

    Prima di tutto, è fondamentale comprendere che l’aumento del canone di locazione durante il periodo di validità del contratto è vietato. La legge non consente di incrementare il canone salvo rinnovi contrattuali. In pratica, ogni modifica deve avvenire in occasione del rinnovo. Quindi, come gestire un affitto in attesa di rinnovo? Ecco un dettaglio delle tipologie contrattuali comuni e le loro implicazioni:

  • Contratto Affitto 4+4
  • – Un contratto a canone libero prevede una proroga dopo i primi 4 anni, con successiva estensione per altri 4 anni. L’aumento potrà essere proposto dopo otto anni.

  • Contratto Affitto 3+2
  • – La prima scadenza si verifica dopo 3 anni e il rinnovo porterà ad altri 2 anni di locazione. Puoi aumentare il canone dopo 5 anni.

  • Contratto di Affitto Transitorio
  • – Non vi è possibilità di proroga automatica nei contratti transitori. Alla scadenza, sei libero di stipulare un nuovo contratto.

  • Contratto di Affitto per Studenti Fuorisede
  • – Queste locazioni, di durata compresa tra 6 mesi e 3 anni, prevedono un rinnovo automatico allo scadere del periodo iniziale con possibilità di rinegoziazione solo al secondo termine contrattuale.

    Per procedere all’aumento del canone di locazione, è pertanto indispensabile rispettare le suddette condizioni. In mancanza di consenso o modifica registrata presso l’Agenzia, l’accordo risultante può essere considerato nullo.

    Aumento del Canone di Locazione per Rivalutazione Istat

    Una delle modalità per incrementare il canone è attraverso la rivalutazione ISTAT, in linea con l’aumento del costo della vita. Il calcolo dell’adeguamento Istat del canone si basa sugli indici del potere d’acquisto per operai e impiegati, noti come indice FOI. Nel 2023 è stato osservato un aumento dello 0,6%.

    È importante sapere che la rivalutazione Istat non avviene automaticamente. Deve essere prevista esplicitamente nel contratto di affitto:

  • Non è obbligatoria, se non esplicitamente specificata nel contratto.
  • Per i contratti a canone libero, l’adeguamento è pari al 100% dell’indice Istat.
  • Per i contratti a canone concordato, l’adeguamento è ridotto al 75%.
  • Optando per il regime della cedolare secca, rinunci alla facoltà di applicare l’adeguamento Istat, anche in caso di cedolare secca per tutta la durata del contratto. Essendo una scelta vantaggiosa in termini fiscali, si rinuncia volontariamente all’aumento per compensare il vantaggio di tassazione agevolata.



    Comunicare l’Aumento del Canone

    Quando hai deciso di aumentare il canone, la fase successiva è comunicare efficacemente l’aggiornamento all’inquilino e formalizzarlo presso le autorità competenti. Ecco alcune linee guida:

  • Lettera di Aumento Canone
  • – Una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC deve essere inviata almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto. L’inquilino ha 60 giorni per accettarla, rifiutarla o fare una controproposta.

  • Comunicazione di Adeguamento Istat
  • – In genere non è necessaria una raccomandata, salvo diversa indicazione contrattuale. Invia una mail o lettera ordinaria indicando il nuovo importo da pagare.

  • Registrazione dell’Aumento
  • – Qualsiasi modifica al contratto, inclusi gli aumenti, deve essere registrata all’Agenzia delle Entrate tramite il modello RLI. La registrazione conferma legalmente l’accordo tra le parti.

    La trasparenza nella comunicazione rafforza la fiducia con il tuo inquilino, rendendo l’interazione più armoniosa.

    Conclusione

    In sintesi, gestire gli aumenti del canone di locazione richiede attenzione alle normative e comunicazione chiara. La rivalutazione Istat e il rinnovo contrattuale sono le uniche strade perseguibili per un aumento legittimo del canone. Nel panorama immobiliare moderno, Zappyrent rappresenta un alleato prezioso per chi desidera affittare con semplicità. Offriamo una piattaforma che rende il processo immediato, eliminando complessità burocratiche e garantendo pagamenti sicuri. Semplifica la tua vita da locatore con Zappyrent, il partner ideale per una gestione efficiente degli affitti.

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